paolo_b3 ha scritto:
Il sintetizzatore nasce come strumento "originale", ossia faceva suoni che altri strumenti non facevano, in quel contesto ci stava che non avesse memorie, Oggi i sintetizzatori sono spesso emulatori, le memorie sono quasi imprescindibili.
In realtà se si escludono i primi esperimenti rumoristici il sintetizzatore sarebbe nato proprio come emulatore; di strumenti a fiato per la precisione (theremin, ondes martenot),proprio come tutti i generatori di sinusoide tra cui la famiglia degli organi a canne e a ruote foniche (vedasi i nomi dei vari registri, flute, reed, strings, ecc)
in un secondo momento sono diventati degli strumenti a sè stanti.
Cmq suonare live senza preset non è così complesso se si usano più macchine dedicate, lo faccio con MS20 e Pro1 + pedalini vari. Ovvio la varietà dei suoni usabili è ridotta e deve andare in una direzione precisa valutata con la scaletta, per non trovarsi in mezzo al set a dover effettuare cambi troppo complessi (che comunque ho sempre annotato);
Mi sono accorto che anche il cambio del suono può essere interessante per il pubblico (che sentirà il suono plasmarsi in tempo reale) magari durante un pedale di intro, anche scoperto, diventa proprio parte della performance e alla gente piace. Ma non sono cose per tutti i generi e tutte le situazioni.