Esatto, uno dei discriminanti principali è proprio quello della necessità di microfonazione.
Innanzitutto c'è da dire che i posti più adatti per fare musica dal vivo sono i teatri (quelli veri, con un'acustica come minimo decente), e gli auditorium (quelli veri, con un'acustica come minimo decente). Inoltre ovviamente ci sono altri luoghi (con acustica come minimo decente), locali, studi, ecc.
Un buon gran coda messo in un buon ambiente non ha bisogno d'altro e rimane irraggiungibile.
Poi certo che se per usarlo bisogna microfonarlo, anche lì le condizioni devono essere adeguate...magari poi il pianoforte è messo male, lo si microfona male, con un impianto scadente, magari in un posto che suona malissimo ed ecco fatta la frittata, se poi bisogna pure suonare in una band rock, allora tanto vale usare un digitale, risparmiarsi un sacco di beghe e probabilmente avere una resa sonora migliore (ma non una resa pianistica migliore, il pianista si esprime al meglio sul pianoforte vero).
Però insomma, nella mia città c'è un Fazioli gran coda, pianoforte che tra l'altro ho suonato più volte anch'io.
Lo suonò Vladimir Ashkenazy e mi io ero infiltrato alle sue prove, mi ero messo in seconda fila (giusto per nascondermi un minimo
)..beh quel pianista con quel pianoforte era uno spettacolo di potenza umana e sonora, una cosa del genere non la dimenticherò mai, e in nessun'altra condizione sono mai riuscito a ritrovarla. Anche se un bravissimo studente di conservatorio che conosco, suonando sul gran coda del conservatorio, ci andò molto vicino, ma anche lì... bravo pianista, gran pianoforte, bell'ambiente in cui suonare, questo trittico è insostituibile.