E dunque ho tradito Nord...

d_phatt 20-10-21 17.11
emidio ha scritto:
da assoluto profano del mondo organistico, vi sto leggendo volentieri.

Idem: io con l'Hammond vero ho una esperienza molto limitata, quasi nulla. Mi sono informato molto, ho letto, ho ascoltato, e ho ben presente il suono dei dischi, cosa che però, come è stato già fatto notare, non può essere considerata una vera esperienza con lo strumento. Ho avuto l'occasione di mettere le mani su una spinetta donata da qualcuno alla scuola di musica della mia città...ma purtroppo non funzionava, da chissà quanti anni.

Da quello che ho capito dalle parole di persone sicuramente più esperte di me, per quando riguarda la simulazione dell'Hammond, inteso come organo elettromeccanico in senso stretto, siamo lì, mentre le simulazioni Leslie in genere sono più o meno un compromesso.

Il che, se fosse vero, in fondo non mi sorprenderebbe.
Perché una cosa la posso dire...molte cose al riguardo degli strumenti possono essere misurate in maniera oggettiva, in particolar modo riguardo agli strumenti che "escono" con uno o due cavi...basta prelevarne il segnale in uscita, analizzarlo con un'oscillopio e confrontare le forme d'onda ottenute nelle varie configurazioni con quelle della simulazione digitale...non c'è praticamente nulla di soggettivo nel processo.
Il discorso cambia se entra in gioco l'acustica di un ambiente, tramite un amplificatore appunto...o peggio ancora tramite uno strumento acustico... lì la forma d'onda possiamo analizzarla solo con i microfoni...che riprendono solo da un particolare punto dell'ambiente. Quello che ne risulta non è il suono dello strumento, è il suono dello strumento così come è ripreso da quel microfono in quel punto di quella stanza...non è la stessa cosa penso. E quando si va a simulare con un software, entra in gioco tutta una modellazione acustica che inevitabilmente porta a compromessi più evidenti.

Sempre se non mi sono perso niente...emo
d_phatt 20-10-21 17.20
Per quanto riguarda il discorso "pianoforte e oggettività": parecchi anni fa vidi un documentario sulla S&S. Una volta finito di costruire un pianoforte, lo sottoponevano a una sorta di "test suite" volta a verificarne le caratteristiche... c'erano tecnici specializzati e molto esperti che facevano varie prove, prove che il pianoforte doveva superare per poter essere etichettato come "finito" e vendibile. Le micro-differenze tra un esemplare e un altro dello stesso modello ci saranno pure, ma devono rimanere entro certi intervalli di tolleranza, non tutto è soggettivo, anzi...
FranzBraile 20-10-21 17.30
RudiRioli 20-10-21 19.08
@ FranzBraile
Pat Bianchi
Pat Bianchi
si poi è passato per hammond per viscount e adesso siamo su quelli celesti !! pensa un po !!
markelly2 20-10-21 19.14
È buffo questo scaldarsi per sostenere o demolire tesi che poi vanno a vantaggio non nostro, ma di altri (i produttori di questo o quello strumento, nella fattispecie) emo
giosanta 20-10-21 19.39
Guardate che non c'è molto da girarci intorno,
I cloni digitali sono gli Hammond Suzuki SK X, XK5, B/C3 Mk2, B3Mk2 P. Mojo Classic e Suitcase (bellissimo e coerente con lo scopo). Mag P2 e C2. Viscount Legend e Live. Si puo senz'altro considerare tale anche un SMC 122 con modulo Gemini interno o esterno.
Il Nord C2D risulta fuori produzione.
Faccio anticipatamente ammenda se ne ho dimenticato qualcuno.
New B3, XK5 in configurazione completa, MAG P2 e Viscount Legend hanno anche la stessa interfaccia di una Console. Il New B3 ha anche l'emulazione dei busbar.
TUTTI hanno eccellenti utilizzatori, endorser piu o meno occulti che siano, motivo per il quale PERSONALMENTE, stimo il parere di tutti ma, conoscendo il prototipo con il tasso di variabilità che puo offrire, nonchè le diversità di prezzo / peso / ingombro dei cloni, sono convinto che la scelta, in questo range, debba giocoforza essere personale.

RudiRioli ha scritto:
si poi è passato per hammond per viscount e adesso siamo su quelli celesti !! pensa un po !!

Vero, per lui come per altri, motivo per cui è bene non pendere dalle labbra di nessuno, e gli endorser occulti sono peggio dei manifesti.
Ma, specularmente, proprio per il livello, la visibilità che hanno non credo, o perlomeno è tale la mia convinzione, che si propongano in pubblico con uno strumento scadente che peraltro e limitandomi a quanto sopra, secondo me e per fortuna, non esiste.

markelly2 ha scritto:
È buffo questo scaldarsi per sostenere o demolire tesi che poi vanno a vantaggio non nostro, ma di altri (i produttori di questo o quello strumento, nella fattispecie)

Hai ragione, ed il motivo per il quale, pur alla luce dello scarso valore che possono avere, preferisco offrire argomenti che motivino scelte consapevoli piuttosto che millantare certezze assolute che non mi competono e reputo infondate a prescindere.
marcoballa 21-10-21 11.18
perdonate la "multi-risposta": come sempre si fa fatica a star dietro a tutto emo
(grazie a Emidio che mi ha "citato" emo )

emidio ha scritto:
Insopportabile rumore di fondo ogni volta che c’è il leslie inserito.

eh, quella è la simulazione che contempla i rumori vari che ottieni quando microfoni un leslie (si possono regolare nell'intensità, se non ricordo male).
per me era un "plus", nonostante la simulazione non propriamente all'altezza.
i difetti percepibili sono altri, parlando di clone hammond, ma se lo usi in maniera "limitata" (soprattutto con tasto pesato) allora va più che bene. nei miei famigerati video demo si apprezzano le qualità dei piani elettrici e della sezione synth decisamente immediata e gestibile con estrema facilità.

paolo_b3 ha scritto:
il miglior clone è quello che piace a te

ehm... veramente il miglior clone è quello che somiglia maggiormente allo strumento originale, in una serie di caratteristiche "fisse" dello strumento così com'è "al naturale", e il campo si restringe emo
(poi se andiamo a sentire come viene ripreso/registrato nei dischi dagli anni '50 ad oggi allora si apre un "cinema" infinito emoemoemoemo).

toniz1 ha scritto:
e io allora?? che un Hammond vero non l'ho mai provato...

ecco, e allora invece io che ho fatto la cazzata di prendere un hammond vero 10 anni fa e da allora TUTTI i cloni mi provocano fastidi mentali e intestinali emo

wildcat80 ha scritto:
Comunque il vero problema del clone Hammond è che molti sono abituati al suono delle incisioni e non al suono che esce dal Leslie a pochi metri dall'organo.
Molti giudizi sono inficiati da questo bias

ecco, esatto... vedi sopra emoemoemo

giosanta ha scritto:
alcuni sono sordi, o cretini al punto di spingere il loro "endorsismo" all'autolesionismo.

questo è il punto, purtroppo...
(visto e sentito demo di pseudo endorser - non solo italiani - che spiegavano a memoria la lezione - senza conoscere lo strumento vero - e poi mettevano le mani sulla pianola di turno facendo sentire l'esatto contrario di ciò che avevano appena spiegato... senza rendersene conto...).

giosanta ha scritto:
Emulazione del sistema dei busbar. PERSONALMENTE lo reputo un aspetto marginale. La fenomenologia si manifesta in uno spazio di pochissimi millimetri ed è percepibile con differenze di pressione irrisorie. Quale "peso"possa avere in termini pratici, perlomeno a me, sfugge.

diciamo che nel NewB3 (per fare esempio estremo) la contattiera VERA fa la differenza, generando il keyclick "giusto".
nessuno tra gli altri cloni ha il click nemmeno lontanamente paragonabile, e si sente eccome emoemoemo
poi lavorando con l'editing si arriva, per ogni clone, a un risultato più o meno vicino, ma sempre irrimediabilmente diverso da "quello là"...
e quello (almeno per me) fa già il 50% (o anche più) del risultato complessivo.
alcuni cloni hanno click che con vero leslie suona DECISAMENTE credibile, altri al contrario con un vero leslie vedono/sentono esaltare la caratteristica "digital".
no, non vi dico quali emoemo (con orecchie funzionanti lo si capisce subito, ma qui si ritorna al punto precedente...).

giosanta ha scritto:
Il New B3 ha anche l'emulazione dei busbar

ecco, no emo
Il NewB3 HA proprio la contattiera VERA coi 9 contatti analogici sotto ogni tasto e le busbar, come nello strumento vintage. ecco perchè pesa 60 kg e perchè costa uno sproposito e, sopratutto, perchè genera il suono complessivo (NON solo il click) in maniera totalmente differente da ogni altro clone.
la differenza (soprattutto per chi è abituato allo strumento vero) si percepisce al primo tocco della tastiera (ma ovviamente al prezzo del nuovo è impensabile un acquisto del genere).
poi che anche sul nuovo Mojo e su HX3 si sentano "cose belle" questo è fuori discussione...
marcokey 21-10-21 12.57
@ emidio
Ebbene si: dopo tanti anni di "nordismo" assoluto l'ho fatto: ho venduto la mia NS3 88 per comprare una Yamaha YC73.
E l'ho fatto da innamorato, ma innamorato deluso. Per tutta una serie di esigenze, avevo (e ho) necessità di una tastiera che avesse suoni al top, ma con una meccanica pesata che fosse però compatta nelle dimensioni (73/76 tasti). E Nord - come tutti sappiamo - sulla 76 tasti pesata monta la famigerata TP100.
Io ho posseduto per un periodo la NS3 76HP; ci ho provato, ve lo giuro... Ma a un certo punto non ce l'ho fatta più. Sicuramente un limite mio (che non eccello in tecnica pianistica), ma ho dovuto ripiegare "ob torto collo" sulla 88 HA, sapendo benissimo (così come poi è stato) che l'avrei utilizzata pochissimo, e quasi sempre a casa.
Io in questo momento sono ETICAMENTE incazzato con Nord: non trovo giusto che una macchina del genere, a mio parere straordinaria, possa letteralmente sminuirsi montando una meccanica del genere.
Tornerò alle rosse di casa Clavia? Certamente, ne sono sicuro; l'amore è ancora totale, malgrado l'incazzatura del momento.
Ciao innazitutto un saluto a te e tutto il forum, vi seguo sempre anche se non intervengo quasi mai... emo volevo sapere se quando hai deciso per la YC73 avevi prima valutato anche la CP73, nel senso se hai preferito comunque una tastiera più versatile con drawbars fisici ( non so esattamente se la keybed è uguale identica fra le due ), oppure se ci sono altre motivazioni anche non strettamente tecniche. Avevi provato e/o pensato anche ad altri marchi/modelli? Ti ringrazio e complimenti per la scelta.
giosanta 21-10-21 13.12
marcoballa ha scritto:
... sul nuovo Mojo e su HX3 si sentano "cose belle" questo è fuori discussione...

Io anche su altri. Bellissime.
emidio 21-10-21 18.02
@ marcokey
Ciao innazitutto un saluto a te e tutto il forum, vi seguo sempre anche se non intervengo quasi mai... emo volevo sapere se quando hai deciso per la YC73 avevi prima valutato anche la CP73, nel senso se hai preferito comunque una tastiera più versatile con drawbars fisici ( non so esattamente se la keybed è uguale identica fra le due ), oppure se ci sono altre motivazioni anche non strettamente tecniche. Avevi provato e/o pensato anche ad altri marchi/modelli? Ti ringrazio e complimenti per la scelta.
ciao Marco, ricambio con affetto il tuo saluto e ti dico pure che la tua domanda non è affatto banale, anzi...
Effettivamente ad un non organista, cosa può dare di più un YC rispetto a un CP, considerando che la meccanica è identica?
Ci ho pensato tanto anch'ìo.
E' che la YC è più versatile... E' più "tastiera" rispetto al CP che rimane più "pianoforte". La sezione organo ti permette di pensare anche a un pad in maniera diversa, liberando di fatto le altre due sezioni.
Esempio: voglio sulla parte sinistra un piano con pad che sale all'occorrenza controllato dal pedale del volume, e sulla parte destra un synth lead: posso costruire il pad con un organo molto effettato (a proposito: la sezione effetti di YC è molto più completa) e liberare la parte destra per il synth, cosa che non posso fare su un CP.
Per contro il CP ha avuto il nuovo Steinway, che non siamo sicuri che verrà implementato anche su YC.
zaphod 21-10-21 18.29
wildcat80 ha scritto:
Riguardo la busbar probabilmente non te ne accorgi perché sei abituato al reale, ma posso garantirti che un clone e un vero Hammond nei passaggi veloc con accordi pieni o a block chords con il settaggio classico 800006886, o ancora meglio con il tutti suonano molto diversi.

ecco, una cosa che mi chiedo: dando per scontato che un clone al giorno d'oggi dovrebbe avere l'attacco 'alto', ma trattandosi comunque di tastiere che in genere trasmettono la velocity (le Nord, ma anche il mio Legend, per fare qualche esempio); hanno quindi il doppio sensore obbligatorio per rilevare la velocity.
Sarebbe un'idea strampalata implementare in un clone la possibilità che il primo sensore attivi, che so, 5 armoniche e l'altro 4? Devono essere per forza attivate tuttte insieme?
giosanta 21-10-21 18.41
zaphod ha scritto:
Sarebbe un'idea strampalata implementare in un clone la possibilità che il primo sensore attivi, che so, 5 armoniche e l'altro 4? Devono essere per forza attivate tuttte insieme?

Non è probabilmente un problema di "strampalato" ma di rapporto costo beneficio. Evidentemente le tastiere commerciali adoperate da tutti tranne, credo, da HS perlomeno sui modelli di punta, non lo consentono.
maxpiano69 21-10-21 18.47
@ zaphod
wildcat80 ha scritto:
Riguardo la busbar probabilmente non te ne accorgi perché sei abituato al reale, ma posso garantirti che un clone e un vero Hammond nei passaggi veloc con accordi pieni o a block chords con il settaggio classico 800006886, o ancora meglio con il tutti suonano molto diversi.

ecco, una cosa che mi chiedo: dando per scontato che un clone al giorno d'oggi dovrebbe avere l'attacco 'alto', ma trattandosi comunque di tastiere che in genere trasmettono la velocity (le Nord, ma anche il mio Legend, per fare qualche esempio); hanno quindi il doppio sensore obbligatorio per rilevare la velocity.
Sarebbe un'idea strampalata implementare in un clone la possibilità che il primo sensore attivi, che so, 5 armoniche e l'altro 4? Devono essere per forza attivate tuttte insieme?
Si potrebbe fare certo, mi pare di ricordare che alcuni cloni SW (VB3 di sicuro) usano la velocity per simulare il "rake" delle 9 busbar ovvero variare il keyclick di conseguenza, non so se sul Mojo (potendo leggere direttamente i due trigger) abbiamo ulteriormente espanso questo concetto ma sicuramente è tecnicamente fattibile, basta che il firmware di scansione della tastiera generi i due trigger separatamente (ovvero high trig e poi il low = di note on + velocity e non solo quest'ultimo)
Roberto_Forest 21-10-21 18.50
Ricordo comunque che nel Cp, nelle tre sezioni, con l'advanced mode, si possono caricare i suoni che vuoi nelle varie sezioni. Tipo puoi caricare un pad a dx e un lead a dx. Cosa che in realtà non puoi fare con Yc.
Certo nel Cp non c'è la funzione mono nei synth,quindi non puoi farci tutto. Come mancano sample decenti di hammond.
zaphod 21-10-21 18.56
giosanta ha scritto:
Non è probabilmente un problema di "strampalato" ma di rapporto costo beneficio.

A livello hardware non cambierebbe niente, però. Sarebbe solo una questione di programmazione.

maxpiano69 ha scritto:
Si potrebbe fare certo, mi pare di ricordare che alcuni cloni SW (VB3 di sicuro) usano la velocity per simulare il "rake" delle 9 busbar ovvero variare il keyclick di conseguenza

vero! ...però sarei curioso di provare il feel che darebbe la soluzione che ho proposto io... di fatto, premendo il tasto appena sotto il primo trigger, avresti un suono più povero; il problema è che nell'hammond l'attacco dei 9 trigger è graduale, con il mio "metodo" avresti un attacco più traumatico, se così si può dire.
maxpiano69 21-10-21 18.58
@ Roberto_Forest
Ricordo comunque che nel Cp, nelle tre sezioni, con l'advanced mode, si possono caricare i suoni che vuoi nelle varie sezioni. Tipo puoi caricare un pad a dx e un lead a dx. Cosa che in realtà non puoi fare con Yc.
Certo nel Cp non c'è la funzione mono nei synth,quindi non puoi farci tutto. Come mancano sample decenti di hammond.
Sul CP hai comunque meno libertà nella gestione effetti ovvero ogni sezione ha i suoi e non puoi condividerli o averne più istanze, credo che il tutto sia studiato da Yamaha per dare un target diverso (di prezzo ed utilizzatore) ai due modelli.
marcokey 21-10-21 19.09
@ emidio
ciao Marco, ricambio con affetto il tuo saluto e ti dico pure che la tua domanda non è affatto banale, anzi...
Effettivamente ad un non organista, cosa può dare di più un YC rispetto a un CP, considerando che la meccanica è identica?
Ci ho pensato tanto anch'ìo.
E' che la YC è più versatile... E' più "tastiera" rispetto al CP che rimane più "pianoforte". La sezione organo ti permette di pensare anche a un pad in maniera diversa, liberando di fatto le altre due sezioni.
Esempio: voglio sulla parte sinistra un piano con pad che sale all'occorrenza controllato dal pedale del volume, e sulla parte destra un synth lead: posso costruire il pad con un organo molto effettato (a proposito: la sezione effetti di YC è molto più completa) e liberare la parte destra per il synth, cosa che non posso fare su un CP.
Per contro il CP ha avuto il nuovo Steinway, che non siamo sicuri che verrà implementato anche su YC.
Grazie per la risposta, allora sì sono d'accordo con te hai fatto non bene, benissimo un saluto Ciao emo
Raptus 22-10-21 19.42
@ maxpiano69
Sul CP hai comunque meno libertà nella gestione effetti ovvero ogni sezione ha i suoi e non puoi condividerli o averne più istanze, credo che il tutto sia studiato da Yamaha per dare un target diverso (di prezzo ed utilizzatore) ai due modelli.
Ma alla fine quale sarebbe il target del CP e quello dell'YC? Quello del CP88 e del YC73 l'ho capito. Non capisco quello del CP73 e del YC88....

maxpiano69 22-10-21 20.13
@ Raptus
Ma alla fine quale sarebbe il target del CP e quello dell'YC? Quello del CP88 e del YC73 l'ho capito. Non capisco quello del CP73 e del YC88....

Il CP73 è per il "pianista elettrico" che può fare a meno degli 88 tasti, accettando un keybed meno "pregiato"comunque valido ma risparmiando su peso e dimensioni; YC88 secondo me va a creare un concorrente per la famiglia Nord Piano/Electro ponendosi come quel "1/2 Nord Stage 88" di cui spesso alcuni lamentano l'assenza.
benjomy 22-10-21 22.49
@ maxpiano69
Il CP73 è per il "pianista elettrico" che può fare a meno degli 88 tasti, accettando un keybed meno "pregiato"comunque valido ma risparmiando su peso e dimensioni; YC88 secondo me va a creare un concorrente per la famiglia Nord Piano/Electro ponendosi come quel "1/2 Nord Stage 88" di cui spesso alcuni lamentano l'assenza.
Cp 73 è ahche per il pianista che necessita di leggerezza , trasportabilità e suoni, non troppi, ma belli