Fine del lockdown

anonimo 20-05-20 15.31
A scanso di equivoci: è chiaramente una cosa intelligente evitare al massimo le occasioni di prossimità sociale.

Su questo non ci piove.
alemar78 20-05-20 15.42
Cyrano ha scritto:
Continui a fare, a mio modesto avviso, un errore metodologico: la gente non si salva per il lockdown, ma per il distanziamento sociale.
Il lockdown è solo uno tra i tanti metodi possibili per ottenere il distanziamento sociale.


Quindi diciamo che in Finlandia, Norvegia e Danimarca si sono "salvati meglio" rispetto alla Svezia perchè hanno mantenuto in modo più efficace il distanziamento sociale. Tu sostieni che il lockdown non c'entra, permittimi di non avere tutta questa certezza.

In ogni caso le nostre posizioni cominciano ad avvicinarsi, a parte sul fatto che io stia commettendo un errore metodologico. emo
L'ho scritto chiaramente: distanziamento sociale + DPI non consentono il contagio, e qui siamo d'accordo, ma questo avviene in un mondo ideale che non tiene conto del margine di errore e dell'inaffidabilità umana.
Inaffidabilità umana che non è una critica, ma un dato di fatto, confermato anche dalle immagini di questi giorni (persone assembrate, senza mascherina).
In questo contesto quindi, distanziamento sociale + DPI non sono misure sufficienti.
Il lockdown quindi rappresenta un metodo che contribuisce al distanziamento sociale e anche su questo sono d'accordo. Ma proprio per questo non si può sostenere che "non serve" come hai detto tu poco fa
anonimo 20-05-20 15.42
Comunque:

Qui

Concerti estivi da mille persone, le agenzie live controcorrente. OTR: “Manifesto di Assomusica arrogante. Ok artisti come Vasco o Ferro ma noi più “piccoli” non ci vogliamo fermare”

Non tutte le agenzie hanno firmato il manifesto di Assomusica “Estate 2020 Insieme ci fermiamo, Estate 2021 insieme ripartiamo”, che ha visto bloccare oltre 100 tour per un anno.

Ad esempio, Color Sound e ORT Live dicono no e si sono rimboccate le maniche, in queste ore, per far sì che questa estate artisti da Diodato a Daniele Silvestri, passando per Patty Pravo e Le Vibrazioni, possano andare in tour e quindi portare con loro centinaia di lavoratori, che aspettano solo di tornare operativ
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“Estate 2020 Insieme ci fermiamo, Estate 2021 insieme ripartiamo” è lo slogan del manifesto di Assomusica che racchiude le principali agenzie live (Friends & Partners, Live Nation, Magellano, Vertigo, Vivo Concerti, Comcerto, D’Alessandro e Galli, Daze) che hanno comunicato di aver posticipato tutti i grandi eventi dell’estate (oltre cento) e molti Festival al 2021.

Ma non tutti hanno firmato quel manifesto. Strutture indipendenti come OTR Live, Imarts, Ponderosa e altre non vogliono gettare la spugna, anzi stanno già lavorando per presentare un progetto che comprenda un tour ragionato da sviluppare su luglio, agosto e settembre. Sempre rispettando le direttive del governo: massimo mille persone per eventi all’aperto, con tutte le misure di sicurezza del caso. Una scelta coraggiosa, ma necessaria.

Antonio Colombi di Color Sound (che conta artisti come Ornella Vanoni, Patty Pravo, Le Vibrazioni e Michele Zarrillo) non si è allineato al manifesto. “Sono favorevole alla ripartenza, dobbiamo vedere il come e dove attuare i live perché non è così semplice.- ci racconta – Io con il mio staff stiamo facendo le giuste valutazioni del caso, da condividere con gli artisti, a livello di costi e gestione, pensando a soluzioni anche diverse.

La musica deve andare avanti, cambiando e andando incontro alle necessità e alle esigenze di tutti. Se solo riuscissimo a realizzare anche solo il 30% degli obbiettivi, che avevamo per questa stagione, sarà un grande successo anche per tutti i lavoratori che collaborano con noi”.

Abbiamo incontrato Francesco Barbaro, fondatore di ORT Live, una delle agenzie live più longeve e importanti in Italia, che ha nel suo carnet nomi come Daniele Silvestri, Max Gazzè, Carmen Consoli, Carl Brave, Diodato, Levante e Irene Grandi, per citarne alcuni.

Perché non vi fermate?

Quello che stiamo attraversando è un momento difficilissimo per il settore. Sembrava fosse arrivata la fine del mondo, molti già da giorni parlavano di concerti spostati al 2021, altri hanno ipotizzato il 2022, in attesa del vaccino. Quando è uscito il dpcm io ho intravisto una luce piccola piccola in fondo al tunnel.

SEGUE
anonimo 20-05-20 15.43
Quale?

La possibilità di sfruttare gli eventi all’aperto con massimo mille persone dal 15 giugno. Non me la sono sentita di sottoscrivere il manifesto di Assomusica e di tutte le altre agenzie perché io voglio lavorare e posso lavorare. Non discuto che artisti del calibro di Vasco, Tiziano Ferro, Laura Pausini, Ultimo, Cremonini e tanti altri debbano rimandare i loro grandi eventi. Ci sta, è logico. Ma ho trovato un po’ arrogante quel manifesto perché mi sono chiesto subito, noi che facciamo? Stiamo fermi per un anno? Oltre agli artisti ci sono anche tantissimi tecnici, maestranze e persone che non hanno nemmeno ricevuto il bonus dei 600 euro. Famiglie disperate, conosco situazioni davvero di disperazioni e dolore.

Quindi la soluzione è rimboccarsi le maniche. Cosa fare?

Dobbiamo sfruttare con intelligenza le direttive che il governo e il comitato tecnico scientifico ci hanno dato. Su quello dare un messaggio di speranza anche ai fan e lavorare per far sì che ci sia un progetto condiviso e realizzabile. In queste ore frenetiche sto cercando di chiudere delle pratiche per poi fare delle proposte concrete agli artisti con calendari che si espandano su luglio, agosto e settembre. In base alle loro risposte cercheremo di muoverci di conseguenza.

Hai già in mente delle location?

Capisco che nelle grandi città sia poco pratico mettere su un evento di mille persone, ma concentriamoci sulla provincia. Sulle montagne, penso ad esempio all’evento che Neri Marcorè organizza sempre nelle campagne nelle Marche, ma ci sono anche le Dolomiti e la Valle D’Aosta. E ancora al sud ci sono degli anfiteatri meravigliosi. Penso a eventi speciali. come quando Daniele Silvestri ha cantato al teatro greco di Tindari all’alba. Insomma lavoriamo, sfruttando la creatività.

E in autunno cosa accadrà?

Per come stanno adesso le cose non prevediamo concerti in teatri da 200 posti. La situazione è un po’ più complicata, anche dal punto di vista burocratico ed economico. Poi le cose possono cambiare. Abbiamo visto che i bar e ristoranti dovevano aprire il primo giugno e si è anticipato tutto al 18 maggio. Siamo fiduciosi, ma per adesso riusciamo a organizzare live estivi. Si dovrà i fare i conti con i biglietti da vendere, con i cachet degli artisti da ridurre, con minori contributi delle amministrazioni locali, con scenografie più essenziali. Ma non è un problema! Procediamo lo stesso. Riusciremo così anche ad aiutare i tantissimi professionisti che lavorano per mettere in piedi lo show, se non hanno ricevuto il bonus, almeno facciamo in modo che possano guadagnare uno stipendio dignitoso, in questi mesi che verranno. Il ministro Franceschini sta facendo il possibile. Bene i finanziamenti previsti per il mondo dello spettacolo. Ma noi saremo gli ultimi degli ultimi a beneficiarne. Ci sono prima gli enti lirici, poi il cinema e altre categorie di settore. Quindi rimbocchiamoci le maniche.
paolo_b3 20-05-20 16.33
@ alemar78
paolo_b3 ha scritto:
Intanto il direttore di Istat è apparso al TG1 un paio di settimane fa, ha detto che l'istituto ha fatto i "doppi turni" per avere il dato sulla mortalità del primo trimestre 2020, poi ha fatto un giro di parole sulla media degli ultimi 5 anni, ma il numero esatto dei deceduti nel primo trimestre non lo ha detto. Però ha detto che secondo le proiezioni Istat al termine del 2020 i morti saranno tra 30.000 e 70.000 in più dello scorso anno. Ora ai primi di aprile con solo i dati delle città campione era avventuroso fare una stima dei morti nei primi 3 mesi, ma a fine aprile la proiezione sui dati al 31 dicembre è un dato rassicurante che può essere diffuso a milioni di ascoltatori.

C'è il rapporto ISTAT, leggilo e confutalo.
Puoi mandarmi il link, lo cercavo e non l'ho trovato.
alemar78 20-05-20 16.36
paolo_b3 ha scritto:
Puoi mandarmi il link, lo cercavo e non l'ho trovato.

ISTAT
Conta che sono dati che riguardano 6.866 comuni su 7.904 quindi circa l'87% una percentuale direi più che sufficiente per poter azzardare delle proiezioni affidabili
paolo_b3 20-05-20 16.39
@ alemar78
paolo_b3 ha scritto:
Comunque i morti della Svezia sono percentualmente la metà di quelli Italiani, di quelli Francesi e di quelli Spagnoli.


Come dicevo prima, che senso ha confrontare mele con pere?
Certo che i morti in Svezia sono meno di quelli che ci sono stati in Italia, ma dimentichi che l'epidemia è partita da qui con chissà quante migliaia di casi latenti non individuati perchè nessun caso in Europa si era verificato prima...casi che hanno determinato un serbatio immenso di contagio.
In Svezia, come negli altri paesi europei è arrivata successivamente e non a sorpresa. E comunque chiedo di nuovo: perchè tutti e tre gli altri paesi scandinavi hanno numeri di tutt'altro tenore? Svezia 0,037% Finlandia 0,005% Danimarca 0,009%, Norvegia 0,004%? Non è dimostrabile che sia stato grazie al lockdown? Si può sostenere senza ombra di dubbio che non c'entra il lockdown?
L'epidemia sarebbe partita dalla Cina a quanto si dice. Io non so spiegare perchè sia arrivata nel sud Europa e non in Scandinavia.

Ma guarda, i numeri lasciano il tempo che trovano, in Germania per un periodo hanno conteggiato solo i morti per Covid e non quelli con Covid.
alemar78 20-05-20 16.52
paolo_b3 ha scritto:
L'epidemia sarebbe partita dalla Cina a quanto si dice. Io non so spiegare perchè sia arrivata nel sud Europa e non in Scandinavia.

Ma guarda, i numeri lasciano il tempo che trovano, in Germania per un periodo hanno conteggiato solo i morti per Covid e non quelli con Covid.


Può essere stato anche solo per sfiga, ma nell'analisi dei numeri (e nell'analisi della gestione del problema) non si può non tenere conto del fatto che sia scoppiata qui, cogliendo tutti di sorpresa.
Mi sconcerta molto di più il fatto che altri paesi europei, che hanno avuto diversi giorni se non settimane di vantaggio, abbiano numeri uguali o addirittura peggiori dei nostri: penso alla Spagna e al Regno Unito, ma anche la stessa Francia che ha numeri leggermente migliori.
Poi è ovvio, sono d'accordo, i numeri reali li sapremo tra un anno, però al momento l'unica base di discussione può essere quella che verte sui numeri ufficiali
paolo_b3 20-05-20 17.26
@ alemar78
paolo_b3 ha scritto:
Puoi mandarmi il link, lo cercavo e non l'ho trovato.

ISTAT
Conta che sono dati che riguardano 6.866 comuni su 7.904 quindi circa l'87% una percentuale direi più che sufficiente per poter azzardare delle proiezioni affidabili
Ti ringrazio, ma il dato che cerco io è un altro.

Nel primo trimestre 2019 sono morte in Italia in totale circa 186000 persone ed il dato era disponibile nel sito ISTAT. Nel primo trimestre 2020 quante ne sono morte? Io non riesco a capirlo.

E poi scusami, ma in tutta onestà, quel rapporto che hai allegato ti sembra un modo trasparente per comunicare un dato alla popolazione?

Io credo che solo andando a fare i conteggi sul numero totale di deceduti si capisca quale è stato il vero impatto dell'epidemia sulla popolazione, perchè se il Covid, come è probabile, ha solo accelerato i decessi di coloro i quali avevano brevi aspettative di vita, al termine di un anno l'eventuale incremento di marzo - aprile si vederebbe riassorbito.

Termino con la questione della proiezione: con il margine di incertezza che tutti, epidemiologi in testa, attribuiscono al decorso della pandemia, su cosa ti basi per fare una proiezione ad 8 mesi? Detto così sembrerebbe che possiamo andare in giro tranquilli, sappiamo già in quanti moriremo.


ahivela 20-05-20 17.29
alemar78 ha scritto:
ISTAT
Conta che sono dati che riguardano 6.866 comuni su 7.904 quindi circa l'87% una percentuale direi più che sufficiente per poter azzardare delle proiezioni affidabili


Gia'. Peccato solo che conti il 99% dei comuni di Bergamo, Brescia e Cremona, e solo il 50-60% di quelli di Catania, Agrigento, Roma... solo per citare alcuni esempi.
Sembrerebbe un po'... come dire... di parte. Se pretendiamo di darle valore di "dato nazionale".
anonimo 20-05-20 17.36
@ ahivela
alemar78 ha scritto:
ISTAT
Conta che sono dati che riguardano 6.866 comuni su 7.904 quindi circa l'87% una percentuale direi più che sufficiente per poter azzardare delle proiezioni affidabili


Gia'. Peccato solo che conti il 99% dei comuni di Bergamo, Brescia e Cremona, e solo il 50-60% di quelli di Catania, Agrigento, Roma... solo per citare alcuni esempi.
Sembrerebbe un po'... come dire... di parte. Se pretendiamo di darle valore di "dato nazionale".
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ahivela 20-05-20 17.37
paolo_b3 ha scritto:
Nel primo trimestre 2019 sono morte in Italia in totale circa 186000 persone ed il dato era disponibile nel sito ISTAT. Nel primo trimestre 2020 quante ne sono morte? Io non riesco a capirlo.


Non lo puoi sapere, perche' l'ISTAT aggiorna le tabelle ufficiali, con i decessi reali acquisiti dalle anagrafi di TUTTI i comuni solo con parecchi mesi o addirittura qualche anno di ritardo, da sempre.
wildcat80 20-05-20 17.47
Scusate ma l'impatto non va valutato suo numeri e stop.
Il primo dato da valutare è la popolazione: dal punto di vista demografico è sovrapponibile a quella di chi muore di influenza. L'influenza non è una malattia così banale, lo è diventata per via delle campagne di vaccinazione (quando funzionano, attenzione).
Quindi, si muore di influenza o con influenza?
Il secondo dato è che facilmente gli ultra90enni sarebbero probabilmente morti durante l'anno, ma non sono morti solo questi.
Il terzo dato è che arriverà, e in parte è arrivata, un'ondata di mortalità conseguente alla paralisi del SSN.
Arca Liguria, una società scientifica di cardiologi ambulatoriali, ha fatto uno studio preliminare sulla mortalità cardiovascolare da cui è emerso che il dato di mortalità per infarto miocardico nel trimestre nero è triplicato rispetto alla media nazionale.
A questo punto si devono fare due ragionamenti.
Il primo è che occorre una finestra temporale che parta dal caso zero a fine contagi e svuotamento ospedali per poter avere dei numeri concreti.
Il secondo è che occorre chiudere l'anno per vedere quanto ha inciso, direttamente o indirettamente, la Covid sulla mortalità globale.
wildcat80 20-05-20 17.49
@ ahivela
paolo_b3 ha scritto:
Nel primo trimestre 2019 sono morte in Italia in totale circa 186000 persone ed il dato era disponibile nel sito ISTAT. Nel primo trimestre 2020 quante ne sono morte? Io non riesco a capirlo.


Non lo puoi sapere, perche' l'ISTAT aggiorna le tabelle ufficiali, con i decessi reali acquisiti dalle anagrafi di TUTTI i comuni solo con parecchi mesi o addirittura qualche anno di ritardo, da sempre.
Al 31 dicembre 2019 era chiuso il 2017.
Quest'anno sicuramente faranno di più.
Bob_Braces 20-05-20 17.50
paolo_b3 ha scritto:
Nel primo trimestre 2019 sono morte in Italia in totale circa 186000 persone ed il dato era disponibile nel sito ISTAT. Nel primo trimestre 2020 quante ne sono morte? Io non riesco a capirlo.

Secondo me il dato che cerchi è nell'ultimo paragrafo a pagina 2, che cita proprio il totale dei morti, indipendentemente dalle cause, di marzo 2020 rispetto alla media dei 4 anni precedenti. Al nord a me sembrano numeri impressionanti, anche se ancora oggi c'è qualcuno che parla del Covid come normale influenza:
- Bergamo (568%)
- Cremona (391%)
- Lodi (371%)
- Brescia (291%)

A pag.8 c'è la tabella con il numero dei morti divisi per regione

Su scala nazionale, in diverse località del sud i morti sono addirittura diminuiti per cause ancora da individuare con precisione, presumibilmente per un numero molto più basso di incidenti stradali o sul lavoro e perché il lockdown ha bloccato comunque la diffusione di altre malattie meno gravi, come appunto la normale influenza.

In ogni caso, pur con differenze tra una località e l'altra, la mortalità in marzo in Italia ha avuto un aumento del 50%
Visto che si tratta di un semplice conteggio dei morti, senza legami con cause, tamponi, diagnosi, mi sembra un numero inconfutabile.
paolo_b3 20-05-20 18.01
@ Bob_Braces
paolo_b3 ha scritto:
Nel primo trimestre 2019 sono morte in Italia in totale circa 186000 persone ed il dato era disponibile nel sito ISTAT. Nel primo trimestre 2020 quante ne sono morte? Io non riesco a capirlo.

Secondo me il dato che cerchi è nell'ultimo paragrafo a pagina 2, che cita proprio il totale dei morti, indipendentemente dalle cause, di marzo 2020 rispetto alla media dei 4 anni precedenti. Al nord a me sembrano numeri impressionanti, anche se ancora oggi c'è qualcuno che parla del Covid come normale influenza:
- Bergamo (568%)
- Cremona (391%)
- Lodi (371%)
- Brescia (291%)

A pag.8 c'è la tabella con il numero dei morti divisi per regione

Su scala nazionale, in diverse località del sud i morti sono addirittura diminuiti per cause ancora da individuare con precisione, presumibilmente per un numero molto più basso di incidenti stradali o sul lavoro e perché il lockdown ha bloccato comunque la diffusione di altre malattie meno gravi, come appunto la normale influenza.

In ogni caso, pur con differenze tra una località e l'altra, la mortalità in marzo in Italia ha avuto un aumento del 50%
Visto che si tratta di un semplice conteggio dei morti, senza legami con cause, tamponi, diagnosi, mi sembra un numero inconfutabile.
Non è una normale influenza credo non ci siano dubbi, ma volevo capire sulla base di quali dati sono state adottate le politiche di prevenzione perchè sono morti oltre 200 operatori sanitari, ma a quanto ho sentito si sono anche suicidati circa 150 operatori del settore alberghiero e della ristorazione.
Il dato di un mese è ovviamente poco, ma anche quello di un trimestre, qualcosa in più si capirà sul dato di un anno, ma a quel punto i giochi saranno fatti.
Però quanti italiani sono morti dal 1 gennaio al 31 marzo 2020?
ahivela 20-05-20 18.02
Bob_Braces ha scritto:
la mortalità in marzo in Italia ha avuto un aumento del 50%
Visto che si tratta di un semplice conteggio dei morti, senza legami con cause, tamponi, diagnosi, mi sembra un numero inconfutabile.


Un aumento del 50%... inconfutabile, certo... emo
Ecco, questo e' il risultato degli "studi" (e non delle tabelle ufficiali) dell'ISTAT dati in pasto alla stampa mainstream (o magari commissionati dalla stessa).
Ricordo bene quando il Corriere pubblico' il citato "studio", al solito, col titolo che diceva una cosa (cioe' la panzana sensazionalistica del 50%) e il contenuto che invece scendeva a piu' miti e realistiche conclusioni e supercazzole.
ahivela 20-05-20 18.09
paolo_b3 ha scritto:
perchè sono morti oltre 200 operatori sanitari,


Altro esempio di squallida speculazione mediatica e comunicativa. Tutti i media mainstream hanno fatto leva sensazionalistica sul dato dei 160 medici morti, ma stranamente tutti hanno omesso di aggiungere che i medici iscritti all'ordine in Italia sono circa 400.000. Il che, tradotto nelle debite proporzioni, significa semplicemente che la categoria dei medici ha avuto una mortalita' addirittura piu' bassa della media nazionale, rispetto al resto della popolazione...
paolo_b3 20-05-20 18.12
@ ahivela
paolo_b3 ha scritto:
perchè sono morti oltre 200 operatori sanitari,


Altro esempio di squallida speculazione mediatica e comunicativa. Tutti i media mainstream hanno fatto leva sensazionalistica sul dato dei 160 medici morti, ma stranamente tutti hanno omesso di aggiungere che i medici iscritti all'ordine in Italia sono circa 400.000. Il che, tradotto nelle debite proporzioni, significa semplicemente che la categoria dei medici ha avuto una mortalita' addirittura piu' bassa della media nazionale, rispetto al resto della popolazione...
Beh questo credo che non sia una semplice speculazione, il dato deve essere confrontato con la media degli altri anni. No secondo me gli operatori sanitari sono stati penalizzati pesantemente.
ahivela 20-05-20 18.34
paolo_b3 ha scritto:
il dato deve essere confrontato con la media degli altri anni.


Cosa che comunque non ha fatto nessuno. Hanno riportato il dato cosi' com'e', a voler fare terrorismo mediatico gratuito.

paolo_b3 ha scritto:
No secondo me gli operatori sanitari sono stati penalizzati pesantemente.


Su questo concordo in pieno, ma e' tutto un altro discorso.