@ zerinovic
wildcat80 ha scritto:
La gente comprensibilmente vuole risposte
Le vuole perche ha perso fiducia nella figura del medico,perche bisticciate tra di voi,nemmeno vi rispettate.neanche vi confrontate perche molti di voi soffrono della sindrome da onnipotenza,e quindi un eventuale confronto finisce in breve tempo con un vaffa,querele,non si arriva mai al nocciolo del discorso, perche ammettetelo, dopo una vita dedicata allo studio ed alla ricerca, avete il terrore di dover ammettere "ho torto,ho fatto un errore,".Le persone non hanno piu un riferimento.
Io non difendo la categoria a prescindere.
Dico solo che è un momento MAI vissuto dalla medicina moderna.
Che le risposte non possono essere univoche, semplicemente perché non ci sono.
C'era chi diceva che sarebbe stata un'ecatombe.
Chi che si trattava di una semplice influenza
È presto, si dovrebbe tacere ma non è possibile, perché le risposte sono pretese, perché VOI le volete.
Se nel 1918 ci fossero stati i social, sarebbe stato lo stesso per la spagnola.
I social amplificano tutto: i disaccordi fra gli esperti, i mentecatti.
Se un esperto il giorno zero avesse dichiarato che non aveva nulla da dire, perché non si sapeva quasi nulla, cosa avreste detto?
L'unica cosa che dicono tutti è di stare in casa: voi cosa fate? Uscite. Andate a comprare il prosciutto una fetta per volta. Comprate il cane vicinale e ve lo prestate uno con l'altro.
Tutti sportivi. Tutti che fanno jogging. Tutti che hanno esigenze inderogabili per uscire di casa.
Tutti che pretendono.
Tutti che urlano.
Voi che avete la conoscenza presa dal web, avete capito tutto, ma non le cose fondamentali.
Che domani potremo trovarci in quarantena, positivi.
Che potremo finire ricoverati, attaccati alla cpap o intubati.
Che potremmo morire.
Che potremmo perdere i nostri cari.
Che comunque andrà, sarà versato del sangue. Tanto.