@ orange1978
in sostanza comunque per riassumere tutto quello detto, é vero...oggi i dischi suonano generalmente peggio di un tempo, non tanto a livello tecnico ma globalmente, ossia a livello di insieme e musicalitá, profonditá artistica, per via di diverse ragioni:
- artisti meno impegnati "artisticamente", ossia si fa arte ma non si é disposti a sacrificarsi per un ricerca artistica totale come un tempo, e quindi il risultato sono prodotti magari buoni tecnicamente ma scadenti come contenuti.
- mancanza di idee rivoluzionarie e novità, dovuto al fatto che la musica sostanzialmente dopo il 1940 ha raggiunto a livello tonale e ritmico un insieme di fattori oltre il quale é difficile andare probabilmente, e in piu la tecnologia in se ha inventato quasi tutto, escono nuovi apparecchi ma alla fine fanno le stesse cose che facevano altri un tempo, ma a un prezzo minore....un tempo quando un campionatore o un wha wha erano una novità assoluta, era piu semplice produrre dischi innovativi, perche esisteva davvero qualcosa di nuovo da esplorare.
- mancanza di stile ed eleganza, comune in tutti gli ambiti non solo nella musica,viviamo nell'era del cattivo gusto, d'altronde con gente che gira per strada in mutande e tatuata dalla testa ai piedi, come possiamo pretendere che la musica abbia un buon gusto se rispecchia una società così?
- tecnologie peggiorative, abbiamo avuto grandi progressi in termini informatici, ma dal punto di vista analogico per esempio no, siamo addirittura regrediti e le ragioni sono molteplici, in primis abbattere i costi, e poi anche mille norme di sicurezza, inquinamente etc....sembra incredibile ma mentre la benzina verde inquina meno e sostanzialmente ha le stesse prestazioni, i componenti elettronici vintage erano migliori di quelli attuali come suono, ma o costerebbe troppo la loro produzione e non conviene economicamente, o sono fuori legge.
(ricordandoci che il minimoog in mio posseso ha gli stessi interruttori colorati presenti sull'asciugacapelli olympia di mia madre comprato nel 1965, ossia...un tempo la tecnologia analogica con cui erano costruiti gli strumenti e le apparecchiature audio era il centro di tutta l'elettronica, oggi invece con l'avvento del digitale no, quindi in sostanza prodotti che un tempo contenevano pezzi reperibili ovunque oggi sarebbero ancora piu costosi da produrre)
- uso errato della tecnologia, la quale viene sostanzialmente impiegata per lo piu per sostituire qualcosa che gia esisterebbe, piuttosto che per fare qualcosa che sia veramente nuovo a livello artistico e sonoro e che sarebbe impossibile senza tali mezzi, al solo scopo di ridurre i costi e aumentare la praticitá, a discapito della qualitá che si avrebbe impiegando mezzi reali.
(ricordando che negli anni 60/70 nessuno ha mai pensato di sostituire il pianoforte con il rhodes, l'inventore lo pensò ma alla fine come successe con l'hammond fu sostanzialmente affiancato per avere un suono diverso, mentre oggi si arriva al punto di usare un vst per imitare un violino anzichè chiamare un vero violinista che costerebbe alla lunga forse di meno e avrebbe una resa artistica migliore.)
- questioni tecniche dovute al cambio delle tecnologie con cui la musica viene fruita, vedi mp3, loudness war, mastering casalingo, etc etc etc....la tecnologia per fare un disco di qualità non manca rispetto a ieri, ma anche qui si punta a fattori di praticità e riduzione dei costi, a scapito della qualità assoluta, siccome la maggior parte gente ascolta di merda la musica (auricolari in metro o pulmann) la musica deve essere ottimizzata per queste condizioni.
nessuno nega che un piatto di pasta fatto in casa con pomodoro fresco, olio d'oliva etc...sia meglio dei 4 salti in padella o degli spaghetti in scatola, ma se la società si è evoluta in un modo che si hanno 20 minuti se va bene per consumare un pasto, non ha senso vendere prodotti di massa che richiedono un ora e mezza per essere preparati e consumati.
Condivido appieno i concetti espressi.