Ma se mettevano un karaoke al posto di Noemi?

lele49 16-05-18 17.10
@ orange1978
bypassare gli studi classici non sempre porta benefici, a volte si a volte no...anche io sono per gli studi classici, però senza esagerare.

della serie che per diventare un buon produttore o tastierista session man, secondo me non serve studiare 20 anni contrappunto, armonia, fuga etc...ce ne sono migliaia di esempi di musicisti senza questo bagaglio culturale che sono diventati professionisti molto quotati.
Scusa caro orange,gurda che ho frequentato il conservatorio in composizione e musica corale,ma non mi sono diplomato.
Devo dirti che mi ha aiutato molto nella mia formazione musicale,senza doverci dedicare 20 anni,il resto viene da me stesso e dal mio orecchio.
Comunque il bagaglio culturale è utile per un musicista compositore.
Ciao buona giornata.
synthpanze 16-05-18 17.10
@ orange1978
seeeee il punto piu alto de cheeee??? ahahah....de sta cippa xD penso sia la piu grande presa x il c...del secolo musicalmente, secondo solo al punk inglese dei sex pistols, erano molto piu progressive gli artisti anni 40/50 che i musicanti prog.

cmq il prog é morto che tu lo voglia o no, commercialmente parlando....poi che ci siano un miliardo di band che ancora lo suonano nel mondo va bene, ma non é la musica che senti in radio o tv, vai da 100 ragazzi e chiedi se conoscono i king crimson o tiziano ferro e vedi quanti ti risponderanno i king crimson si l'altro no..ma per piesé disum no stupidad.

io infatti intendevo "scaricato" nel senso che il prog un tempo per un periodo breve era la musica per i giovani, il pop!!! xome oggi lo sarebbero i modá.
ma questo perche in quel tempo andava di moda l'impegno, l'intellettualitá...c'erano ragazzi ignoranti che andavano alla biennale o a sentire poeti e cantanti e non capivano niente ma dicevano "che figataaa"...ci hanno fatto pure i film dai.

oggi invece é disimpegno totale, il pubblico stesso vuole emma, annalisa, amoroso, i modá...se da domani nessuno li ascoltasse piu e tutti chiederebbero i dischi della pfm, in cinque minuti i discografici produrrebbero il prog di nuovo.

la colpa ripeto é principalmente della gente, se oggi i ragazzini vogliono fedez quello gli danno.
Già meglio le boyband o le cagate commerciali visto che se non sono famosi ai bimbetti di oggi e non vende per te non vale nulla ed è morto
Non ho detto che il prog è la legge o il genere migliore per tutti, e non ritornerà mai in auge, ho solo detto che per contenuti, tecnica, espressività, commistione di vari generi etc è il più alto culturalmente e dai, rispetto ai modà ,erano pop ben divesi, non puoi contestualizzare due epoche totalmente diverse come fossero le stessa cosa, ovviamente non venderebbe mai oggigiorno ma chi se ne frega

ma poi rompi le palle per tony banks ( aspettiamo tutti la tua firth of fifth ) dici che i nirvana erano i nuovi beatles, che i take that erano geni... boh ma stai bene? emo

Lasciamo perdere l'apoteosi del grunge, genere che sicuramente si sposava con la decadenza della generazione X degli anni 90 che uscivano dalla illusione dalle possibilità infinite per tutti promesse dagli '80 e con la guerra del golfo in atto, le case discografiche abbandonarano il rap, su cui stavano spingendo molto, e spinsero sulle depresse camicie in flanella, poi quel poveretto non ha retto, purtroppo ha fatto una brutta fine ed è finito tutto. Lascia una bella canzone su un deodorante, musicalmente poco altro e tanta tristezza... i beatles sono tutto un altro universo

Tornando a Noemi, va anche bene visto che il successo in questo paese è inversamente proporzionale alla bravura del cantante, i più famosi? Vasco, Ligabue e Jovanotti gente che non sa cantare.emoemoemo

Le persone sono pecore, subiscono tutto in modo passivo e non c'è tempo per la cultura, la cultura ti consente di operare delle scelte, l'arte va coltivata, richiede tempo e cervello, quindi pigliano la prima cosa immediata che l'industria propina sotto il naso, non parlo solo di musica ovviamente.
lele49 16-05-18 17.41
@ synthpanze
Già meglio le boyband o le cagate commerciali visto che se non sono famosi ai bimbetti di oggi e non vende per te non vale nulla ed è morto
Non ho detto che il prog è la legge o il genere migliore per tutti, e non ritornerà mai in auge, ho solo detto che per contenuti, tecnica, espressività, commistione di vari generi etc è il più alto culturalmente e dai, rispetto ai modà ,erano pop ben divesi, non puoi contestualizzare due epoche totalmente diverse come fossero le stessa cosa, ovviamente non venderebbe mai oggigiorno ma chi se ne frega

ma poi rompi le palle per tony banks ( aspettiamo tutti la tua firth of fifth ) dici che i nirvana erano i nuovi beatles, che i take that erano geni... boh ma stai bene? emo

Lasciamo perdere l'apoteosi del grunge, genere che sicuramente si sposava con la decadenza della generazione X degli anni 90 che uscivano dalla illusione dalle possibilità infinite per tutti promesse dagli '80 e con la guerra del golfo in atto, le case discografiche abbandonarano il rap, su cui stavano spingendo molto, e spinsero sulle depresse camicie in flanella, poi quel poveretto non ha retto, purtroppo ha fatto una brutta fine ed è finito tutto. Lascia una bella canzone su un deodorante, musicalmente poco altro e tanta tristezza... i beatles sono tutto un altro universo

Tornando a Noemi, va anche bene visto che il successo in questo paese è inversamente proporzionale alla bravura del cantante, i più famosi? Vasco, Ligabue e Jovanotti gente che non sa cantare.emoemoemo

Le persone sono pecore, subiscono tutto in modo passivo e non c'è tempo per la cultura, la cultura ti consente di operare delle scelte, l'arte va coltivata, richiede tempo e cervello, quindi pigliano la prima cosa immediata che l'industria propina sotto il naso, non parlo solo di musica ovviamente.
emoemoemo
orange1978 16-05-18 17.50
matmetal ha scritto:
Già meglio le boyband o le cagate commerciali visto che se non sono famosi ai bimbetti di oggi e non vende per te non vale nulla ed è morto


ma io non ascolto le cose commerciali, anzi, forse quelle che erano commerciali un tempo come i take that che però erano un altra cosa rispetto al commerciale odierno.

matmetal ha scritto:

Non ho detto che il prog è la legge o il genere migliore per tutti, e non ritornerà mai in auge, ho solo detto che per contenuti, tecnica, espressività, commistione di vari generi etc è il più alto culturalmente e dai, rispetto ai modà ,erano pop ben divesi,


rispetto ai modà qualsiasi cosa è meglio se per questo, dico solo che non è che una band la si deve giudicare perche è estremamente tecnica, ci sono gruppi con poca tecnica come ad esempio gli U2, nel senso che non saranno virtuosi come i dream theater ma fanno musica ad altissimi livelli.

matmetal ha scritto:
ma poi rompi le palle per tony banks ( aspettiamo tutti la tua firth of fifth ) dici che i nirvana erano i nuovi beatles


a parte che a me di suonare firth of fith non me ne frega molto, ma non credo sia cosi difficile sentendola, sui nirvana intendo che ovviamente non sono paragonabili alla grandezza dei beatles però comunque sono band che hanno inventato un nuovo genere musicale su scala mondiale, dato che le si paragonava a ligabue dico ma scherziamo? xD

matmetal ha scritto:
i beatles sono tutto un altro universo


sono d'accordo, anche gli stones, o i queen se per questo.

matmetal ha scritto:
Le persone sono pecore, subiscono tutto in modo passivo e non c'è tempo per la cultura, la cultura ti consente di operare delle scelte, l'arte va coltivata, richiede tempo e cervello, quindi pigliano la prima cosa immediata che l'industria propina sotto il naso, non parlo solo di musica ovviamente.


secondo me l'industria non è che propina prodotti scadenti perche vuole farlo, li propina perche è la massa che chiede questo, negli anni 60 anche se c'era ignoranza in realtà si proponevano prodotti diversi perche la gente aveva un educazione diversa anche se era piu semplice e culturalmente inferiore.
è un discorso complesso penso, i vari berlusconi che si dice siano responsabili della tv spazzatura etc...secondo me fino a un certo punto perche se quei famigerati programmi non li guardasse nessuno, finirebbe li la cosa.

anche se mi propongono 10 cd di emma, per me possono farne anche 100, non li compro quindi se tutti fossero come me, emma dopo il primo singolo rimarrebbe li dove era prima, nel nulla, il problema che per ogni persona come me ce ne saranno 20 mila che se li prendono e la ascoltano e vanno ai suoi concerti.
SavateVoeanti 17-05-18 00.25
Sto seguendo il discorso, particamente a questo punto c'è da chiedersi:

1) Se la maggior parte degli italiani vuole la musica che a me non piace tipo emma, mi devo adattare io che sono in minoranza numerica o loro che sono in minoranza culturale?
2) cosa si intende per cultura, conoscere la teoria grammatica musicale, innovazione, procrastinare una tradizione?
3) la musica liscio come la dobbiamo collocare?
orange1978 17-05-18 03.54
SavateVoeanti ha scritto:
1) Se la maggior parte degli italiani vuole la musica che a me non piace tipo emma, mi devo adattare io che sono in minoranza numerica o loro che sono in minoranza culturale?


secondo me no, bisogna ascoltare quello che ci emoziona e ci piace, non è perche una cosa è di moda allora tutti quanti la dobbiamo seguire solo perche appunto "è di moda", bisogna pensare con la propria testa e non con quella degli altri solo perche sono in maggioranza, altrimenti saremmo qui ancora come nel medioevo a credere nella terra al centro dell'universo e nelle streghe.

SavateVoeanti ha scritto:
2) cosa si intende per cultura, conoscere la teoria grammatica musicale, innovazione, procrastinare una tradizione?


un insieme di cose, anche la grammatica musicale ma non solo, che comunque è importante...per capire a fondo un linguaggio bisogna conoscerne anche la grammatica, difficile che un analfabeta di lingua italiana possa capire il pensiero di un pensatore complesso anche se glielo spiegasse a parole.

SavateVoeanti ha scritto:
3) la musica liscio come la dobbiamo collocare?


musica folk popolare italiana...che come tutte le musiche folk nel mondo vedi country, cajun, ballate irlandesi, etc etc etc...si "balla" per tradizione popolare.

poi cè il liscio moderno "commerciale", ossia brani finti latini da ballare in gruppo imitando l'hully gully e robe simili, tipo "ciapa la galinaaaa ciapa la galinaaaaa coccodeeee"; oppure "il ballo del canguroooo il ballo del canguroooo, lo fanno gli aborigeni picchiando sul tamburooooo il ballo del canguroooo il ballo del cangurooooo col boomerang gia pronto per le indigene piu in tirooooooo"

(però almeno questi non si atteggiano da fenomeni come le pop star italiane)
mike71 17-05-18 09.14
SavateVoeanti ha scritto:
1) Se la maggior parte degli italiani vuole la musica che a me non piace tipo emma, mi devo adattare io che sono in minoranza numerica o loro che sono in minoranza culturale?

Ovviamente no. Fra l'altro le offerte musicali di qualità si trovano. come ho già detto tra Rai 5, mezzo, arte, l'offerta si trova. Altro discorso è l'adolescente in crisi ormonale che per stare nel gruppo si adatta e segue la massa. La massa è facilmente pilotabile verso il McDonald come verso Young Signorino.
SavateVoeanti ha scritto:
2) cosa si intende per cultura, conoscere la teoria grammatica musicale, innovazione, procrastinare una tradizione?

Di sicuro sapere un minimo di teoria musicale è utile, così come essere sti esposti ai vari generi musicali aiuta a decodificare quello che viene proposto. Purtroppo anche nel caso della lingua molte persone non sono interessate e si arriva ad avere un analfabetismo di ritorno sulla lingua. Sulla musica in cui lo sforzo educativo è assai inferiore la situazione è ancora peggiore e le persone sono ancor meno interessate ad approfondire.
SavateVoeanti ha scritto:
3) la musica liscio come la dobbiamo collocare?

Il lidcio è una musica da ballo popolare italiana con forti influenze di simili musiche provenienti dall'area di lingua tedesca e dall'area francofona Il tipo di offerta è molto varia, ds chi fa una ricerca di tipo etnomusicologico come faceva Alberto Cesa, qui troviamo anche molti gruppi che fanno musica franco-provenzale ed occitana, ci sono poi gruppi che pur collegati alla tradizione fanno anche cose più originali, come Castellna-Pasi, Bagutti e Casadei fino ad arrivare a gruppi che si buttano sul doppo senso e sulla commistione con altri generi, similmente alla musica Schlager dell'area tedesca.

Poi se ci sonono buoni autori ed ottimi esecutori usando le musiche tradizionali e gli stili folk si riescono a fere cose molte belle.

Ombretta Colli - La regina della casa
Ombretta Colli - La mia mama da Carlo Conti


SavateVoeanti 17-05-18 11.05
Ok, ma quindi riguardo la prima domanda l'italiano che in italia vuole proporre roba innovativa underground che magari non è in stile italiano, ha comunque diritto di pretendere gli stessi spazi di Emma nel mondo dello spettacolo visto che i soldi per fare le cose vengono dalle tasse pagate sia da l'uno che dall'altro italiano aventi gusti diversi?

Ho capito che c'è Rai5 per accontentare anche i "disgraziati", ma faccio questa domanda perchè ho avuto una discussione analoga con un mio amico dove si paragona il mondo professionale dello spettacolo la sagra del paese, per la quale saltano fuori 70mila euri tra comunque proloco ecc.. e si fanno suonare solo liscio e rari tributi e che quindi chi ci suona può chiedere 2000 euri a serata.
E si paragona Rai5 al locale o club dove i soldi per pagare il gruppo dipende dall'incasso, dove ci vanno ci suonano i gruppi originali che vogliono "fare cultura", ma anche chi non è molto originale e vuole mantenere una musica bella del passato quindi "mantenere una cultura" anche se non italiana, ma non possono chiedere piu di 200.

Questi ultimi pretendono di avere le stesse possibilità del liscio e i tributi, sia come possibilità di suonare nelle sagre e sia come compenso visto che i soldi ci sono, e in piu portano cultura dicono. Per quello mi chiedo cosa pensare del liscio, fa parte della nostra cultura?
paolo_b3 17-05-18 11.36
@ SavateVoeanti
Ok, ma quindi riguardo la prima domanda l'italiano che in italia vuole proporre roba innovativa underground che magari non è in stile italiano, ha comunque diritto di pretendere gli stessi spazi di Emma nel mondo dello spettacolo visto che i soldi per fare le cose vengono dalle tasse pagate sia da l'uno che dall'altro italiano aventi gusti diversi?

Ho capito che c'è Rai5 per accontentare anche i "disgraziati", ma faccio questa domanda perchè ho avuto una discussione analoga con un mio amico dove si paragona il mondo professionale dello spettacolo la sagra del paese, per la quale saltano fuori 70mila euri tra comunque proloco ecc.. e si fanno suonare solo liscio e rari tributi e che quindi chi ci suona può chiedere 2000 euri a serata.
E si paragona Rai5 al locale o club dove i soldi per pagare il gruppo dipende dall'incasso, dove ci vanno ci suonano i gruppi originali che vogliono "fare cultura", ma anche chi non è molto originale e vuole mantenere una musica bella del passato quindi "mantenere una cultura" anche se non italiana, ma non possono chiedere piu di 200.

Questi ultimi pretendono di avere le stesse possibilità del liscio e i tributi, sia come possibilità di suonare nelle sagre e sia come compenso visto che i soldi ci sono, e in piu portano cultura dicono. Per quello mi chiedo cosa pensare del liscio, fa parte della nostra cultura?
Devo averlo già detto, ma come tutti gli anziani mi ripeto:
Stiamo mettendo sullo stesso piano la musica commerciale e la musica per gli appassionati.
La prima è un bene di consumo, qualcosa in cui più o meno tutti si imbattono, anche senza volerlo, la seconda è una manifestazione culturale che richiede preparazione e voglia di andare alla ricerca.
Non misuriamo tutto con il metro dei compensi. Chi si è iscritto a conservatorio pensando che se diventerà più bravo del cantante pop da tormentone estivo dovrà necessariamente guadagnare di più ha commesso un errore.
Poi che la società si debba attivare per sostenere la cultura è un altro discorso e mi vede d'accordo, ma vi prego basta misurare il valore con il guadagno, non è così in generale in nessun lavoro.
mike71 17-05-18 11.47
SavateVoeanti ha scritto:
spettacolo la sagra del paese, per la quale saltano fuori 70mila euri tra comunque proloco ecc.. e si fanno suonare solo liscio e rari tributi e che quindi chi ci suona può chiedere 2000 euri a serata.

Attenzione: nelle sagre di paese il livello musicale cambia molto. Alcune proloco con i soldi si permettono di far venire Eugenio Bennato. Pro loco più piccole fanno venire Li Barmenk, i Controcanto, o se vogliono andare su una cosa più fusion chiamano i Lou Seriol, i Gai Saber od i Lou Dalfin (dove abito per ovvi motivi l'occitano ed il francoprovenzale va alla grande)
Poi ci sono altre pro loco che chiamano a suonare robe urende oppure i 2000 euro li usano per spettacoli pirotecnici.
Nel caso delle pro loco secondo me si tratta di un feedback, per cui si inizia chiamando la tribute band, le persone vanno alla fiera senza pensare alla tribute band ma sono lì e la proloco vede dal consumo di birra e salamelle ha funzionato e l'anno dopo rimettono la tribute band. Le persone a quel punto si abiuano all'idea di birra, salamella e tribute band. Se un anno si passa a lambrusco, cassone e gruppo trash metal le persone di sicuro protesteranno affemando che quelli della prologo sono diventati vegetariani adoratori del demonio.

Credo anche che, avendo organizzato tanti anni fa una parte di festa patronale, hai tante cose a cui stare dietro, per cui alla fine decidere il gruppo musicale è ancora una cosa in più da fare e se non sai bene cosa scegliere vai "sul sicuro". Il risultato che in due paesi vicini, in uno la gente balla musiche trobadoriche del 1400 (E SI DIVERTE) e nel paese vicino c'è uno con una PSR ed un microfono che fa le cover di Rovazzi.
SavateVoeanti 17-05-18 12.14
@ paolo_b3
Devo averlo già detto, ma come tutti gli anziani mi ripeto:
Stiamo mettendo sullo stesso piano la musica commerciale e la musica per gli appassionati.
La prima è un bene di consumo, qualcosa in cui più o meno tutti si imbattono, anche senza volerlo, la seconda è una manifestazione culturale che richiede preparazione e voglia di andare alla ricerca.
Non misuriamo tutto con il metro dei compensi. Chi si è iscritto a conservatorio pensando che se diventerà più bravo del cantante pop da tormentone estivo dovrà necessariamente guadagnare di più ha commesso un errore.
Poi che la società si debba attivare per sostenere la cultura è un altro discorso e mi vede d'accordo, ma vi prego basta misurare il valore con il guadagno, non è così in generale in nessun lavoro.
Si, ma il problema sollevato è proprio il fatto che le cose stiano così come dici, che quindi c'è chi invece ritiene giusto mettere le due realtà sullo stesso piano per confrontarsi, perchè si ritiene che non ci sia pari opportunità tra i due tipi di proposta musicale.
Che la società si debba attivare per sostenere la cultura non è un altro discorso, sempre di soldi di tratta.
SavateVoeanti 17-05-18 12.24
mike71 ha scritto:
Nel caso delle pro loco secondo me si tratta di un feedback, per cui si inizia chiamando la tribute band, le persone vanno alla fiera senza pensare alla tribute band ma sono lì e la proloco vede dal consumo di birra e salamelle ha funzionato e l'anno dopo rimettono la tribute band. Le persone a quel punto si abiuano all'idea di birra, salamella e tribute band. Se un anno si passa a lambrusco, cassone e gruppo trash metal le persone di sicuro protesteranno affemando che quelli della prologo sono diventati vegetariani adoratori del demonio.

emo
Si, la protesta che dici c'è in tutti e due i casi, non solo nel secondo... è reciproco. Quindi alla fine chi avrà la meglio? quelli che portano piu gente che quindi fanno ingrassare di piu la cassa della sagra, che sono i tributi e il liscio.
markelly2 17-05-18 12.55
Finché si misura la cultura con quanti soldi fa mettere in saccoccia a chi organizza, non si va lontano.
SavateVoeanti 17-05-18 14.15
@ markelly2
Finché si misura la cultura con quanti soldi fa mettere in saccoccia a chi organizza, non si va lontano.
Esatto, è quella la fregatura, quindi cosa facciamo, dividiamo l'italia? fare una sorta di confederazione dove da una parte vanno quelli che vogliono il tormentone "ignorante" (anche se magari in realtà è composto da qualcuno che ne sa piu di tutti noi messi insieme), e dall'altra in quantità minore quelli che del tormentone non gliene frega niente e si nutrono dei propri esperimenti artistici?
anonimo 17-05-18 16.04
mike71 ha scritto:
trash metal

Si scrive thrash metal. Non è spazzatura emoemo
mike71 17-05-18 16.36
@ anonimo
mike71 ha scritto:
trash metal

Si scrive thrash metal. Non è spazzatura emoemo
Hai ragione, vado per punizione ad ascoltarmi un po' di Antrhax, Antrax,.... Pantera emo
markelly2 17-05-18 19.31
@ SavateVoeanti
Esatto, è quella la fregatura, quindi cosa facciamo, dividiamo l'italia? fare una sorta di confederazione dove da una parte vanno quelli che vogliono il tormentone "ignorante" (anche se magari in realtà è composto da qualcuno che ne sa piu di tutti noi messi insieme), e dall'altra in quantità minore quelli che del tormentone non gliene frega niente e si nutrono dei propri esperimenti artistici?
Chi cerca oltre il mainstream, è principalmente perché non ama stare in mezzo a gente "bifolca", che ignorante lo è un po' in tutto, non solo in ambito musicale e culturale.
Chi schiva le masse, le mode e i tormentoni, non è detto che non sappia comunque divertirsi, fosse anche quella volta ballando lo stesso tormentone che detesta.
Quindi la soluzione non è dividere l'Italia tra gente acculturata e gente che si bea della propria ignoranza, ma spingere in ogni ambito affinché la cultura di diffonda ovunque.
Come? Non assecondando chi non vuole seguire questo cammino.
Più facile a dirsi che a farsi! emo
mauroverdoliva 18-05-18 09.58
@ vin_roma
Sconcertante! da 1'.15":

Oramai siamo pressapochisti su tanti fronti e, soprattutto, la cultura la prendiamo a calci (o?).
Visto il livello italiano avrebbero fatto meglio, per coerenza col degrado, a mettere l'Inno con un bel MidiFile per karaoke sui maxi schermi.
Per me il peggiore inno mai cantato in uno stadio...
RACCAPRICCIANTE emo
anonimo 18-05-18 10.26
1) l'incapacità di riconoscere il bello apre la strada all'incapacità di riconoscere il bene

2) corrompere il popolo rendendolo incapace di riconoscere il bello è funzionale al miglior controllo su di esso

3) come funziona? ecco:
- una persona ha un normale senso estetico, gli faccio sentire un obbrobrio e gli dico che è il non plus ultra
- dopo qualche tempo, questa persona comincerà a dubitare della sua capacità di riconoscere il bello
- alla fine, per questa persona sarà bello solo ciò che "la cultura dominante" ti presenta come bello
- e quindi, non sarà bene ciò che riconosci come bene (l'esperienza ti ha insegnato che i tuoi criteri innati di valutazione sono fallaci, bocelli ha un timbro meraviglioso e la consoli è intonata...poffare, come potevi pensare l'opposto? tutto il mondo lo dice!), ma ciò che la "cultura dominante" ti presenta come bene

4) ergo, Noemi che canta l'inno in quel modo non è solo uno schifo, è un crimine contro l'umanità...e non sto scherzando
paolo_b3 18-05-18 11.37
@ anonimo
1) l'incapacità di riconoscere il bello apre la strada all'incapacità di riconoscere il bene

2) corrompere il popolo rendendolo incapace di riconoscere il bello è funzionale al miglior controllo su di esso

3) come funziona? ecco:
- una persona ha un normale senso estetico, gli faccio sentire un obbrobrio e gli dico che è il non plus ultra
- dopo qualche tempo, questa persona comincerà a dubitare della sua capacità di riconoscere il bello
- alla fine, per questa persona sarà bello solo ciò che "la cultura dominante" ti presenta come bello
- e quindi, non sarà bene ciò che riconosci come bene (l'esperienza ti ha insegnato che i tuoi criteri innati di valutazione sono fallaci, bocelli ha un timbro meraviglioso e la consoli è intonata...poffare, come potevi pensare l'opposto? tutto il mondo lo dice!), ma ciò che la "cultura dominante" ti presenta come bene

4) ergo, Noemi che canta l'inno in quel modo non è solo uno schifo, è un crimine contro l'umanità...e non sto scherzando
Dove eri andato a finire!!!!! emo

Riconosco nel tuo punto di vista l'indicazione della direzione giusta e condivisibile, ma poi ci sono i compromessi, la "real politique", il relativismo, e alla fine non se ne esce. Però è bello che ogni tanto qualcuno ci provi...