[POLIS] Che età avete? La Nostra Storia

mike71 08-05-18 15.12
lucablu ha scritto:
ci dava una leggera "scoppola" sulla nuca. Non ci faceva male, ovviamente, ma sottolineava il nostro sbaglio pensando, così, di spronarci a far meglio la volta successiva.. Ripeto, il metodo in uso, allora, era quello...

Lo so benissimo che si usava così.
Anche la mia maestra. Per queste ed altre cose se la vedo per strada faccio finta di non riconoscerla.
Nonostante io sia di natura una persona curiosa ed amante dei libri studiavo il minimo indispensabile e senza amore...
anonimo 08-05-18 15.13
mike71 ha scritto:
Lo so benissimo che si usava così.
Anche la mia maestra. Per queste ed altre cose se la vedo per strada faccio finta di non riconoscerla.
Nonostante io sia di natura una persona curiosa ed amante dei libri studiavo il minimo indispensabile e senza amore...


emo
vin_roma 08-05-18 15.30
Oddio raga ...(!?). Alle elementari avevo il maestro unico che usava la bacchetta... Quella piatta, dolorosissima. L'ho provata un paio di volte. In conservatorio avevo un ottimo insegnante di organo, L. Celeghin, ma non sopportava strafalcioni sonori e quando mancavi un # o un b oppure qualche altra cacofonia partiva di testa: ti prendeva dai capelli sulla nuca e ti sbatteva con la faccia sul leggio e ti appellava con un "bestia rara"!
fulezone 08-05-18 15.43
@ vin_roma
Oddio raga ...(!?). Alle elementari avevo il maestro unico che usava la bacchetta... Quella piatta, dolorosissima. L'ho provata un paio di volte. In conservatorio avevo un ottimo insegnante di organo, L. Celeghin, ma non sopportava strafalcioni sonori e quando mancavi un # o un b oppure qualche altra cacofonia partiva di testa: ti prendeva dai capelli sulla nuca e ti sbatteva con la faccia sul leggio e ti appellava con un "bestia rara"!
sono metodi sbagliati ma forse erano validi chissà.
ahivela 08-05-18 15.50
49 anni, autodidatta totale.
Studi "seri" mai: da piccolo perche' non me lo sarei potuto permettere, e anche perche' i miei mi avrebbero preso a pedate, perche' la scuola era piu' importante, un lavoro, una professione, l'ascensore sociale, quelle robe li'... Mi ritrovo una laurea in Architettura, depositata in qualche cassetto, presa tanti anni fa, piu' per mettermi la coscienza a posto che per altro. In realta' ho sempre suonato, e associato il suonare all'idea di un (umile) mestiere come gli altri, fin dal mio primo "ingaggio retribuito", un matrimonio nel 1983. Un operaio, un artigiano, cose cosi'. Un'infinita' di formazioni, passando anche per vari strumenti, poi le orchestre, le piazze, le navi, basi, arrangiamenti, trascrizioni... Ho provato anche a smettere, in passato, piu' di una volta, facendo qualche lavoro "normale", ma non ci sono mai riuscito: mi sentivo morire. Mi piacerebbe avere 18 vite, per permettermi il lusso di poter finalmente studiare a fondo un solo strumento e un solo genere alla volta, senza compromessi di guadagno e sopravvivenza...
emo
mima85 08-05-18 16.18
@ vin_roma
Oddio raga ...(!?). Alle elementari avevo il maestro unico che usava la bacchetta... Quella piatta, dolorosissima. L'ho provata un paio di volte. In conservatorio avevo un ottimo insegnante di organo, L. Celeghin, ma non sopportava strafalcioni sonori e quando mancavi un # o un b oppure qualche altra cacofonia partiva di testa: ti prendeva dai capelli sulla nuca e ti sbatteva con la faccia sul leggio e ti appellava con un "bestia rara"!
Meno male che il mio maestro di pianoforte non è così, se no probabilmente ora mi avrebbe spedito all'altro mondo emo
mike71 08-05-18 16.38
@ fulezone
sono metodi sbagliati ma forse erano validi chissà.
Non funzionano, perché crei una motivazione estrinseca, per di più basata su una punizione. Quindi se l'obiettivo è quello di evitare una punizione quello vai ad ottenere. Puoi fare una esecuzione perfetta oppure decidere di smettere di andare a lezione, ed inoltre una volta raggiunto l'obiettivo di non essere puniti non prosegui.

Quello che succede è che chi è molto motivato va avanti nonostante le punizioni - vanno bene appunto per filtrare i più motivati ed i migliori.

Se invece si riesce a creare una motivazione intrinseca, cosa molto più difficile per un maestro, l'obiettivo diventa migliorarsi e fare quindi una esecuzione perfetta per il senso di soddisfazione che questo ha.
fulezone 08-05-18 16.49
@ mima85
Meno male che il mio maestro di pianoforte non è così, se no probabilmente ora mi avrebbe spedito all'altro mondo emo
le cose sono due, o diventi perfetto oppure abbandoni, ma quando hai una tecnica perfetta e quello che suoni è buono allora la differenza si vede, penso che un: "amore mio, tesoro del maestro, hai sbagliato notina, ma non ti preoccupare riproviamo" non credo generi lo stesso risultato, forse si ma vedendo gli studenti di oggi che alzano le mani agli insegnanti non so bene some pensarla!
mima85 08-05-18 17.02
fulezone ha scritto:
penso che un: "amore mio, tesoro del maestro, hai sbagliato notina, ma non ti preoccupare riproviamo" non credo generi lo stesso risultato


Col mio commento volevo innanzitutto essere autoironico, perché mi reputo abbastanza una zappa a suonare emo

Però siccome il mio obiettivo non è di diventare un concertista ma solo di avere quel minimo di tecnica che mi consenta di suonare quel che voglio con ragionevole tranquillità e naturalezza, va bene anche così. Per me la musica è una passione, sono ben lungi dall'essere o dal voler diventare un professionista. Il mio maestro lo sa e per questo con me è molto paziente. Oltretutto si tratta di lezioni private, non sto frequentando un conservatorio, penso che per come sono indisciplinato con gli esercizi a casa dal conservatorio mi sbatterebbero fuori in 2 settimane, e avrebbero tutte le ragioni del mondo a farlo emo

Comunque non dico di essere completamente lascivi, ma nemmeno di punire gli errori con le bacchettate (fisiche o morali che siano). Ci vuole la via di mezzo, a certi livelli bisogna sicuramente essere rigorosi, però anche comprendere che l'allievo è li per imparare, e limitarsi a punire i suoi errori in modo rude senza spiegargli dove e cosa ha sbagliato porta solo la persona ad abbandonare lo studio.

Per quanto riguarda certi modi di fare degli studenti di oggi, sono invece assolutamente d'accordo che ci voglia una bella stretta di bulloni. Io a scuola se m'azzardavo a rispondere male ad un professore finivo dritto in direzione, e poi me le sentivo ancora dai miei una volta arrivato a casa. Altro che "oh caro il professore ti ha ripreso, adesso vengo a scuola con te e gliene canto io 4".
mike71 08-05-18 17.09
fulezone ha scritto:
le cose sono due, o diventi perfetto oppure abbandoni, ma quando hai una tecnica perfetta e quello che suoni è buono allora la differenza si vede, penso che un: "amore mio, tesoro del maestro, hai sbagliato notina, ma non ti preoccupare riproviamo" non credo generi lo stesso risultato,

Neanche questo in realtà funziona. Quello che secondo me funziona veramente, e che contraddistingue un vero maestro è capire perchè l'allievo sbaglia, ed andare a correggere quel punto spiegando il perché.
La cosa corretta è dire: "tu stai sbagliando e suoni re# invece di do# perché guardi la mano e non ruoti verso l'alto il polso. Ripeti la battuta fino a quando riesci a farla senza guardare e ruotando il polso correttamente".

Sarà che io devo avere a che fare con i computer tutto il giorno e mi sono accorto che se li prendi a mazzate di sicuro smettono di funzionare. Essi non sono Juke Box ed io non sono Fonzie emo
mima85 08-05-18 17.12
mike71 ha scritto:
Sarà che io devo avere a che fare con i computer tutto il giorno


Non so tu ma io anche con gli utenti, e a volte veramente ci vuole una pazienza grande come un oceano. Pazienza che più vado avanti e più diminuisce, tra l'altro...
mike71 08-05-18 17.17
mima85 ha scritto:
Per quanto riguarda certi modi di fare degli studenti di oggi, sono invece assolutamente d'accordo che ci voglia una bella stretta di bulloni. Io a scuola se m'azzardavo a rispondere male ad un professore finivo dritto in direzione, e poi me le sentivo ancora dai miei una volta arrivato a casa.

Inoltre di fatto le direttive del ministero di fatto indicano che non bisogna dare sanzioni disciplinari o bocciare gli allievi. Vengono calcolate delle metriche e se in una classe ci sono troppe sospensioni o peggio troppi allievi vengono bocciati il docente si deve giustificare, di fatto, perchè le metriche sono troppo basse. Quindi al docente, a cui comunque interessa alla fine avere lo stipendio a fine mese e non dover essere costretto a riempire altre scartoffie o trovarsi qualche bella denuncia da parte dei genitori, conviene lasciare perdere e girarsi dall'altra parte.
fulezone 08-05-18 17.21
@ mike71
fulezone ha scritto:
le cose sono due, o diventi perfetto oppure abbandoni, ma quando hai una tecnica perfetta e quello che suoni è buono allora la differenza si vede, penso che un: "amore mio, tesoro del maestro, hai sbagliato notina, ma non ti preoccupare riproviamo" non credo generi lo stesso risultato,

Neanche questo in realtà funziona. Quello che secondo me funziona veramente, e che contraddistingue un vero maestro è capire perchè l'allievo sbaglia, ed andare a correggere quel punto spiegando il perché.
La cosa corretta è dire: "tu stai sbagliando e suoni re# invece di do# perché guardi la mano e non ruoti verso l'alto il polso. Ripeti la battuta fino a quando riesci a farla senza guardare e ruotando il polso correttamente".

Sarà che io devo avere a che fare con i computer tutto il giorno e mi sono accorto che se li prendi a mazzate di sicuro smettono di funzionare. Essi non sono Juke Box ed io non sono Fonzie emo
si infatti una via di mezzo sarebbe ottimo, però noi più o meno con i metodi cattivi siamo cresciuti bene o male non so!
mima85 08-05-18 17.26
mike71 ha scritto:
Inoltre di fatto le direttive del ministero di fatto indicano che non bisogna dare sanzioni disciplinari o bocciare gli allievi.


E questa per dirla alla Fantozzi è una cagata pazzesca. Se uno è una zappa perché non ha voglia di impegnarsi nemmeno quel minimo che serve per arrivare ad un livelo perlomeno decente, se non raggiunge i requisiti minimi per passare l'anno deve ripeterlo, senza se e senza ma. Se no di questo passo il livello medio degli allievi calerà sempre di più, e questa poi sarà tutta gente che dovrà inserirsi nel mercato del lavoro senza avere gli strumenti per farlo.
fulezone 08-05-18 17.34
@ mima85
mike71 ha scritto:
Inoltre di fatto le direttive del ministero di fatto indicano che non bisogna dare sanzioni disciplinari o bocciare gli allievi.


E questa per dirla alla Fantozzi è una cagata pazzesca. Se uno è una zappa perché non ha voglia di impegnarsi nemmeno quel minimo che serve per arrivare ad un livelo perlomeno decente, se non raggiunge i requisiti minimi per passare l'anno deve ripeterlo, senza se e senza ma. Se no di questo passo il livello medio degli allievi calerà sempre di più, e questa poi sarà tutta gente che dovrà inserirsi nel mercato del lavoro senza avere gli strumenti per farlo.
intanto è così, se bocci molti alunni cala il reting della scuola e quindi riceve meno finanziamenti!
mima85 08-05-18 17.35
fulezone ha scritto:
intanto è così


Lo so, infatti mi chiedo che cavolo passava nella testa di quegli idioti che hanno approvato 'sta minchiata colossale emoemo

È un'istigazione bella e buona all'ignoranza, l'incentivazione dell'analfabetismo.
fulezone 08-05-18 17.54
@ mima85
fulezone ha scritto:
intanto è così


Lo so, infatti mi chiedo che cavolo passava nella testa di quegli idioti che hanno approvato 'sta minchiata colossale emoemo

È un'istigazione bella e buona all'ignoranza, l'incentivazione dell'analfabetismo.
non vorrei sottolineare che la pratica di tenere ignorante il popolo in modo da governarlo cornuto e contento è una pratica che usavano anche gli antichi imperatori, d'altronde la stessa cosa in America, popolo ignorante Trump al governo, un popolo più colto non avrebbe mai votato Trump, anche i Simpson lo hanno fatto in una puntata assurda, noi invece ci siamo beccati il Berlusca che si tromba le minorenni, Emilio Fede e compagnia bella è il popolo ancora vorrebbe votarlo, in Balgladesh l'usanza di tenere il popolo del tutto ignorante si manifesta in 20.000 morti durante una manifestazione anti-governo!
benjomy 08-05-18 18.04
@ fulezone
non vorrei sottolineare che la pratica di tenere ignorante il popolo in modo da governarlo cornuto e contento è una pratica che usavano anche gli antichi imperatori, d'altronde la stessa cosa in America, popolo ignorante Trump al governo, un popolo più colto non avrebbe mai votato Trump, anche i Simpson lo hanno fatto in una puntata assurda, noi invece ci siamo beccati il Berlusca che si tromba le minorenni, Emilio Fede e compagnia bella è il popolo ancora vorrebbe votarlo, in Balgladesh l'usanza di tenere il popolo del tutto ignorante si manifesta in 20.000 morti durante una manifestazione anti-governo!
scusa se intervengo ma il il discorso così è davvero semplicistico... i problemi dell'italia non nascono solo dal berlusca, ma da generazioni addietro, dalla Dc e gli accordi col PCI, i sindacati che nati per un ottimo motivo sono diventati ingombranti e penalizzanti,... la lista sarebbe troppo lunga...per venire ai giorni nostri ti invito a leggere ed ascoltare le dichiarazioni di un certo Renzi e quello che poi ha fatto e disatteso successivamente ("se perdo il referendum vado a casa.. ma non come gli altri..mi ritiro dalla politica"
poi c'è la burocrazia, gli sprechi ( un magistrato della consulta guadagna quasi 500.000 mila euro per dirne una..)
attenzione poi che non sempre gli ignoranti sono stupidi e i colti intelligenti....
ROLL 08-05-18 18.17
43 anni portati splendidamente emo
Studi privati dall'età di 8 anni con esami in conservatorio fino all'8° del vecchio ordinamento, poi ho scelto un lavoro che mi desse da vivere.
Nel frattempo tanta musica, tanta musica, tanta musica (non mi dà da vivere, ma mi tiene in vita emo)
zaphod 08-05-18 18.29
@ fulezone
Grande Invidia, ovviamente senza cattiveria, la mia invidia di solito è sono veramente contento per te che ci seri riuscito!
No, perché invidia? Ho dedicato alla musica molto tempo, ma non tutto quello che avrei voluto: ho deciso di intraprendere e concludere uno studio universitario che è la mia fonte di sostentamento, e che mi permette di suonare con chi voglio e quello che voglio, quindi mi capitano periodi di impegni musicali intensi ed altri molto più rilassati, sempre però facendo generi che mi piacciono. Poi 10 anni fa ho messo su famiglia, e non riesco a girare più come la merda nei tubi, ma non vorrei nemmeno, credo. Mi perdo però molte cose belle... ne guadagno altre, è la vita!