agli utilizzatori di workstations

anonimo 05-02-17 19.29
valenciano ha scritto:
I would say it needs to be modular:


Ecco l'essenza...
zerinovic 05-02-17 20.00
Si infattiemo
Avevo tempo fa aperto un thread "studiologic possibili sviluppi futuri" dove dato la voce di un modulo expander di piano in concepimento...ipotizzavo un completamento modulare sulle due sl di studiologic, ben fatto ergonomico,sfruttando magari il binario posteriore e/o il supporto pc.quindi clone organo,exp piani,exp synth. Alla nord, ma componibile anche un po alla volta...
anonimo 05-02-17 21.50
zerinovic ha scritto:
Si infatti
Avevo tempo fa aperto un thread "studiologic possibili sviluppi futuri" dove dato la voce di un modulo expander di piano in concepimento...ipotizzavo un completamento modulare sulle due sl di studiologic, ben fatto ergonomico,sfruttando magari il binario posteriore e/o il supporto pc.quindi clone organo,exp piani,exp synth. Alla nord, ma componibile anche un po alla volta...


Un altro esempio di cosa si puo' fare.
Aggiungerei anche l'idea di Dexibell con xmure. Magari necessita di essere sviluppata di piu', pero' il concetto e' ottimo.

sterky 06-02-17 08.46
@ anonimo
zerinovic ha scritto:
Si infatti
Avevo tempo fa aperto un thread "studiologic possibili sviluppi futuri" dove dato la voce di un modulo expander di piano in concepimento...ipotizzavo un completamento modulare sulle due sl di studiologic, ben fatto ergonomico,sfruttando magari il binario posteriore e/o il supporto pc.quindi clone organo,exp piani,exp synth. Alla nord, ma componibile anche un po alla volta...


Un altro esempio di cosa si puo' fare.
Aggiungerei anche l'idea di Dexibell con xmure. Magari necessita di essere sviluppata di piu', pero' il concetto e' ottimo.

scusate, avevo interpretato male anche io il post in "perché non aggiornano ste ws implementando scheda audio, pc e vst".

ritornando sulla retta via io credo che molti abbandonino le ws proprio pr la programmazione!!!
prendiamo un trinity. darebbe la polvere a molte ws moderne. ha un suono eccezionale e unico.
tutti la vendono.
invece si vedono sempre più nord e yammy. dove nord ti da 4 suoni fatti bene leggermente modificabili da pannelo (molto intuitiva ma basilare), yammy è praticamente un rompler.
ma questo anche tra i synth! c'è chi ha tutta la serie korg volca, accopiata a una bass station e se sono spendaccioni a un ms20-mini. arriviamo a una spesa totale maggiore ai 1000 euro (ne ho visti molti, soprattutto quelli che fanno elettronica). e il tutto per ricreare dei suoni analogici abbastanza clessici!! se uno però ci pensa bene, con gli stessi soldi ti prendi 2 mother 32 e hai una spazialità strabiliante!! piccolo problema: è un semimodulare. quindi bisogna capire linguaggio tecnico, basi di elettronica, e un po' di tecnica del suono. naaaaa, meglio un volca che al massimo ha 3 manopole e un cv sync per collegarli tutti.

e alla fine coi vst è la stessa cosa. spesso e volentieri non si guarda il reale contenuto che c'è all'interno, ma si usano solo i preset.
il Boosta, uno a caso, usa tantissimi vst free, perché sa perfettamente dove vuole arrivare e cosa gli serve per farlo.

però, come dicevate precedentemente i vst li craccki, me ne scarico 10 che hanno 1000 preset l'uno e so 10.000 suoni troverò ciò che mi serve....
proemio 06-02-17 10.56
Cyrano ha scritto:
3) macchina virtuale su computer con logica "plug and play" (ovvero quando la lanci si comporta come se fosse una workstation hardware, ma può essere "costruita" con tutti gli elementi che si vuole)


Questo punto è molto interessante...ma è fattibile ad esempio con un software tipo Reaper?
zerinovic 06-02-17 12.05
Reaper é una daw (digital audio workstation) ma é diverso da come la intende cyrano , che credo sarebbe una copia digitale di tutte le funzioni.e modalità.(combi seq prog global) autosetta o in modo interattivo: All'hardware , tipo: Hai premuto un tasto sulla tua master, vuoi assegnarlo ad un controllo a schermo della kronos virtuale? Oppure la tua scheda audio non ha ingressi audio la Kronos virtuale non avrà ingressi audio.ecc ecc...
anonimo 06-02-17 12.17
sterky ha scritto:
invece si vedono sempre più nord e yammy. dove nord ti da 4 suoni fatti bene leggermente modificabili da pannelo (molto intuitiva ma basilare), yammy è praticamente un rompler.


Questo secondo me e' uno dei motivi per il quale la workstation sta perdendo interesse anche tra alcuni costruttori.
Una bella fetta di musicisti (per loro rispettabili esigenze) ad una tastiera chiede che si accenda, che abbia i pulsanti dei suoni giusti e basta.
Tutti i tentativi di architettura diversa (e talvolta innovativa), non hanno trovato il consenso previsto.
Dal Nord Modular (oggi ricercatissimo dai pochi estimatori), alla Kronos (che di fatto e' stata pioniera nel cambiare il concetto di workstation), i consensi del mercato sono stati inferiori alle aspettative. (kronos tanto quanto gira, ma il nord modular fu quasi un flop).

sterky ha scritto:
ma questo anche tra i synth! c'è chi ha tutta la serie korg volca, accopiata a una bass station e se sono spendaccioni a un ms20-mini. arriviamo a una spesa totale maggiore ai 1000 euro (ne ho visti molti, soprattutto quelli che fanno elettronica).


Questo dimostra che il mercato dei moduli e' vivace, e se questi fossero integrabili alla workstation madre, rivitalizzerebbero diversi settori.
Inoltre c'e' anche la dimostrazione che chi si compone il set in modo "fai da te", spesso spende (seppur poco per volta) cifre decisamente alte.

sterky ha scritto:
però, come dicevate precedentemente i vst li craccki, me ne scarico 10 che hanno 1000 preset l'uno e so 10.000 suoni troverò ciò che mi serve....


Questa cosa danneggia sia il mercato software (che spesso con prezzi ingiustificati, spinge tanti alla pirateria), che quello hardware : e' piu' facile scaricare da internet un VSTi, che un montage...

Comunque, io sono convinto che l'hardware che cambiera' le workstation sara' il tablet. (integrato? con OS proprietario o no? non e' prevedibile). Ci vorra' del tempo perche' nel settore tastiere la tecnologia e' sempre arrivata in ritardo (ho fatto l'esempio del floppy disk per dirne una), ma un giorno vedremo workstations con tablet al quale si potranno collegare tastiera qwerty, video ecc, e sul quale si potranno installare app dedicate. Questo rivitalizzerebbe non poco il settore.
Se poi al pc formato tablet ci prevederanno anche schede hardware tipo PLG (VL, AN, DX, Hammond ecc) sara' la perfezione, ma questo lo vedo improbabile perche' i costruttori tendono a rivendere quelle tecnologie sotto forma di tastiera completa (con keybed, display, pannello ecc) a prezzi piu' alti.

Magari ci vorranno ancora dieci anni, ma qualcosa di simile non sarebbe cosi' improbabile.

sterky 06-02-17 12.23
@ anonimo
sterky ha scritto:
invece si vedono sempre più nord e yammy. dove nord ti da 4 suoni fatti bene leggermente modificabili da pannelo (molto intuitiva ma basilare), yammy è praticamente un rompler.


Questo secondo me e' uno dei motivi per il quale la workstation sta perdendo interesse anche tra alcuni costruttori.
Una bella fetta di musicisti (per loro rispettabili esigenze) ad una tastiera chiede che si accenda, che abbia i pulsanti dei suoni giusti e basta.
Tutti i tentativi di architettura diversa (e talvolta innovativa), non hanno trovato il consenso previsto.
Dal Nord Modular (oggi ricercatissimo dai pochi estimatori), alla Kronos (che di fatto e' stata pioniera nel cambiare il concetto di workstation), i consensi del mercato sono stati inferiori alle aspettative. (kronos tanto quanto gira, ma il nord modular fu quasi un flop).

sterky ha scritto:
ma questo anche tra i synth! c'è chi ha tutta la serie korg volca, accopiata a una bass station e se sono spendaccioni a un ms20-mini. arriviamo a una spesa totale maggiore ai 1000 euro (ne ho visti molti, soprattutto quelli che fanno elettronica).


Questo dimostra che il mercato dei moduli e' vivace, e se questi fossero integrabili alla workstation madre, rivitalizzerebbero diversi settori.
Inoltre c'e' anche la dimostrazione che chi si compone il set in modo "fai da te", spesso spende (seppur poco per volta) cifre decisamente alte.

sterky ha scritto:
però, come dicevate precedentemente i vst li craccki, me ne scarico 10 che hanno 1000 preset l'uno e so 10.000 suoni troverò ciò che mi serve....


Questa cosa danneggia sia il mercato software (che spesso con prezzi ingiustificati, spinge tanti alla pirateria), che quello hardware : e' piu' facile scaricare da internet un VSTi, che un montage...

Comunque, io sono convinto che l'hardware che cambiera' le workstation sara' il tablet. (integrato? con OS proprietario o no? non e' prevedibile). Ci vorra' del tempo perche' nel settore tastiere la tecnologia e' sempre arrivata in ritardo (ho fatto l'esempio del floppy disk per dirne una), ma un giorno vedremo workstations con tablet al quale si potranno collegare tastiera qwerty, video ecc, e sul quale si potranno installare app dedicate. Questo rivitalizzerebbe non poco il settore.
Se poi al pc formato tablet ci prevederanno anche schede hardware tipo PLG (VL, AN, DX, Hammond ecc) sara' la perfezione, ma questo lo vedo improbabile perche' i costruttori tendono a rivendere quelle tecnologie sotto forma di tastiera completa (con keybed, display, pannello ecc) a prezzi piu' alti.

Magari ci vorranno ancora dieci anni, ma qualcosa di simile non sarebbe cosi' improbabile.

io invece credo che il futuro sarà si un ipad o una cosa simile, ma come app sarà un rompler di campioni con 4 parametri da editare.
parlando in pochi spicci, una versione "super" del sampletank. gli emulatori andranno a morire....
anonimo 06-02-17 12.31
sterky ha scritto:
io invece credo che il futuro sarà si un ipad o una cosa simile, ma come app sarà un rompler di campioni con 4 parametri da editare.
parlando in pochi spicci, una versione "super" del sampletank. gli emulatori andranno a morire....


Ben vengano tutte le previsioni ! emo
Personalmente credo che i costruttori continueranno ad attingere all'enorme libreria campioni maturata nel tempo, e a tenerla all'interno della workstation madre.
L'eventuale "ipad" integrato o meno, servira' a gestire sequencer e simili, e magari sintetizzatori software tipo quelli che fa korg per ipad. (MS20, M1, Wavestation, ma magari in futuro anche microkorg o MS2000) eccetera.

Tutto e' possibile, ma di sicuro la scelta non sara' mai tecnica, bensi' commerciale e restera' comunque un compromesso anche se la tecnologia consentirebbe di evitarlo.
anonimo 07-02-17 11.03
valenciano ha scritto:
Tutto e' possibile, ma di sicuro la scelta non sara' mai tecnica, bensi' commerciale e restera' comunque un compromesso anche se la tecnologia consentirebbe di evitarlo.


Al momento la scelta commerciale e' quella di non produrre piu' la versione rack dei synth di punta : altro che workstation a moduli !. emo
Di fatto, ogni prodotto una tastiera completa con annessi, connessi e prezzo... (per avere margini di guadagno piu' elevati?).
kurz4ever 07-02-17 11.47
@ anonimo
valenciano ha scritto:
Tutto e' possibile, ma di sicuro la scelta non sara' mai tecnica, bensi' commerciale e restera' comunque un compromesso anche se la tecnologia consentirebbe di evitarlo.


Al momento la scelta commerciale e' quella di non produrre piu' la versione rack dei synth di punta : altro che workstation a moduli !. emo
Di fatto, ogni prodotto una tastiera completa con annessi, connessi e prezzo... (per avere margini di guadagno piu' elevati?).
già...a parte Integra 7 non vedo più nulla...
comunque è chiaramente una scelta commerciale... una volta ti facevi tre rack ed eri coperto, e se volevi aggiungevi qualcosa te ne prendevi uno, tanto il display piccolo era uguale a quello della tastiera.
ora abbiamo monitor da 8 pollici sulle tastiere, farci i rack comincia ad essere complicatino... Per integra nonostante con il display interno ci fai tutto si cerca sempre un editor per pc o ipad...
Aggiungo che una volta eravamo più sperimentatori e non ci facevamo fermare da un sistema complicato (e chi ha avuto un dx7 sa bene...), ora vogliamo accendere e suonare e avere sempre quello che ci piace, quindi millemila preset e via...
MIDI? chi era costui? filtri ed oscillatori, risonanze? boh, basta spippolare a caso e qualcosa salta fuori...
Una volta ti leggevi tutto il manuale della MIDI implementation, imparavi la teoria della sintesi... boh...
anonimo 07-02-17 13.37
kurz4ever ha scritto:
già...a parte Integra 7 non vedo più nulla...


Non me lo sono fatto mancare, e lo tengo stretto stretto.

kurz4ever ha scritto:
comunque è chiaramente una scelta commerciale... una volta ti facevi tre rack ed eri coperto, e se volevi aggiungevi qualcosa te ne prendevi uno, tanto il display piccolo era uguale a quello della tastiera.


Ora se vuoi fare la stessa cosa, devi prendere tre sintetizzatori completi, con tutto cio' che comporta in termini di prezzo, spazio eccetera.

kurz4ever ha scritto:
Aggiungo che una volta eravamo più sperimentatori e non ci facevamo fermare da un sistema complicato


Era questione di sopravvivenza : non c'erano i campioni, e se volevi il suono te lo dovevi fare.
Un Synth costava l'ira di Dio, e cercavi di tirarci fuori l'impossibile per farlo fruttare.
Ora che ci sono synth con 2000 suoni, VSTi che escono pure dal rubinetto di casa eccetera, basta sfogliare e si trova qualcosa che si adatta : ma non sara' mai il tuo suono.

Proprio ieri sera, mentre eseguivo un brano di Morricone, ho messo mano al VR09 preso due settimane fa.
In poco tempo, con due sinusoidi, un briciolo di attacco un po' di detune, un po' di portamento, e qualche leggero effetto, ho tirato fuori un suono di voce umana sintetica, che era stupendo. E stiamo parlando di un sintetizzatore con forme d'onda campionate.
Dal Novation ho tirato fuori sonorita' che mi fanno impazzire, ed il Microkorg se viene programmato e' convinto di essere un synth analogico (quasi un moog !).
C'e' soddisfazione a tirar fuori queste cose dagli strumenti, perche' alla fine e' il suono che ti ispira : a volte trovi un suono nuovo, e nasce un brano intero !
I grandi sperimentatori della musica (Pink Floyd, Alan Parson ecc) facevano questo, oggi tanti tastieristi perdono tempo a cercare la tastiera che fa i suoni dei Pink Floyd (gia' pronti).

In questo appiattimento (sto generalizzando ovviamente) chi perde in partenza sono creativita' e fantasia.
E' come fare un quadro con le tavolozze preparate dalla fabbrica dei colori, che ti dice che per fare la gioconda basta usare il 213, il 515 e cosi' via.

benjomy 07-02-17 14.19
@ anonimo
kurz4ever ha scritto:
già...a parte Integra 7 non vedo più nulla...


Non me lo sono fatto mancare, e lo tengo stretto stretto.

kurz4ever ha scritto:
comunque è chiaramente una scelta commerciale... una volta ti facevi tre rack ed eri coperto, e se volevi aggiungevi qualcosa te ne prendevi uno, tanto il display piccolo era uguale a quello della tastiera.


Ora se vuoi fare la stessa cosa, devi prendere tre sintetizzatori completi, con tutto cio' che comporta in termini di prezzo, spazio eccetera.

kurz4ever ha scritto:
Aggiungo che una volta eravamo più sperimentatori e non ci facevamo fermare da un sistema complicato


Era questione di sopravvivenza : non c'erano i campioni, e se volevi il suono te lo dovevi fare.
Un Synth costava l'ira di Dio, e cercavi di tirarci fuori l'impossibile per farlo fruttare.
Ora che ci sono synth con 2000 suoni, VSTi che escono pure dal rubinetto di casa eccetera, basta sfogliare e si trova qualcosa che si adatta : ma non sara' mai il tuo suono.

Proprio ieri sera, mentre eseguivo un brano di Morricone, ho messo mano al VR09 preso due settimane fa.
In poco tempo, con due sinusoidi, un briciolo di attacco un po' di detune, un po' di portamento, e qualche leggero effetto, ho tirato fuori un suono di voce umana sintetica, che era stupendo. E stiamo parlando di un sintetizzatore con forme d'onda campionate.
Dal Novation ho tirato fuori sonorita' che mi fanno impazzire, ed il Microkorg se viene programmato e' convinto di essere un synth analogico (quasi un moog !).
C'e' soddisfazione a tirar fuori queste cose dagli strumenti, perche' alla fine e' il suono che ti ispira : a volte trovi un suono nuovo, e nasce un brano intero !
I grandi sperimentatori della musica (Pink Floyd, Alan Parson ecc) facevano questo, oggi tanti tastieristi perdono tempo a cercare la tastiera che fa i suoni dei Pink Floyd (gia' pronti).

In questo appiattimento (sto generalizzando ovviamente) chi perde in partenza sono creativita' e fantasia.
E' come fare un quadro con le tavolozze preparate dalla fabbrica dei colori, che ti dice che per fare la gioconda basta usare il 213, il 515 e cosi' via.

C'e' soddisfazione a tirar fuori queste cose dagli strumenti, perche' alla fine e' il suono che ti ispira : a volte trovi un suono nuovo, e nasce un brano intero !
I grandi sperimentatori della musica (Pink Floyd, Alan Parson ecc) facevano questo, oggi tanti tastieristi perdono tempo a cercare la tastiera che fa i suoni dei Pink Floyd (gia' pronti).

In questo appiattimento (sto generalizzando ovviamente) chi perde in partenza sono creativita' e fantasia.
E' come fare un quadro con le tavolozze preparate dalla fabbrica dei colori, che ti dice che per fare la gioconda basta usare il 213, il 515 e cosi' via.


Hai ragione da una parte.. dall'altra non tutti sono amanti della programmazione esasperata, e, ogni tanto, è anche piacevole... suonare!!! emosenza perdere giorni per trovare un suono che ti soddisfa che poi, fatto uscire dall'impianto diverso, non assomiglia neppure troppo a quello che ci aveva esaltato..
quanto alla creatività.. a volte una bellissima idea viene usando un semplice suono di pianoforte....
anonimo 07-02-17 17.05
benjomy ha scritto:
Hai ragione da una parte.. dall'altra non tutti sono amanti della programmazione esasperata,


Assolutamente vero !.
Personalmente, il tempo che passo a programmare e' percentualmente basso rispetto a quello che spendo per suonare, pero' quando voglio un suono, non lo cerco nel preset ma me lo faccio da me.
Ho abbandonato i VSTi da piu' di un decennio (dopo un breve periodo di sperimentazione), perche' passavo il tempo a caricarli, configurarli, sfogliare timbri ecc e mi accorgevo che non suonavo.

benjomy ha scritto:
quanto alla creatività.. a volte una bellissima idea viene usando un semplice suono di pianoforte....


Certo, ma successivamente dipende dal genere che si propone.
Alcune idee restano belle anche solo al pianoforte dove sono nate, ma son diventate strepitose proprio grazie al suono.

benjomy 08-02-17 10.00
@ anonimo
benjomy ha scritto:
Hai ragione da una parte.. dall'altra non tutti sono amanti della programmazione esasperata,


Assolutamente vero !.
Personalmente, il tempo che passo a programmare e' percentualmente basso rispetto a quello che spendo per suonare, pero' quando voglio un suono, non lo cerco nel preset ma me lo faccio da me.
Ho abbandonato i VSTi da piu' di un decennio (dopo un breve periodo di sperimentazione), perche' passavo il tempo a caricarli, configurarli, sfogliare timbri ecc e mi accorgevo che non suonavo.

benjomy ha scritto:
quanto alla creatività.. a volte una bellissima idea viene usando un semplice suono di pianoforte....


Certo, ma successivamente dipende dal genere che si propone.
Alcune idee restano belle anche solo al pianoforte dove sono nate, ma son diventate strepitose proprio grazie al suono.

Concordo!!
anonimo 08-02-17 14.10
@ benjomy
Concordo!!
Peraltro in tutto il discorso di scarsa innovazione, va anche sottolineato come il NAMM 2017 sia stato il piu' magro mai visto finora, ed anche questo credo sia un segnale di disorientamento di questo settore.
zaphod 08-02-17 15.18
@ zerinovic
kurz4ever ha scritto:
Ma per quanto riguarda la potenza del suono ti assicuro che integra (e quindi jupiter, fa0x...) o pc3k non hanno nessun problema.

Ah ma sono sicuro, alla fine uno si prende un analogico per sfizio...il vantaggio sonoro é da pelo nell'uovo..forse anche meno.
Probabile. Forse. Dipende.
Diciamo che l'analogico ha dalla sua una immediatezza che i virtuali si scordano. L'interfaccia è tutto, nella creazione veloce di un suono, e avere tutti i parametri sotto mano (non sotto mouse) è molto utile, diciamo che è più fisico. Ci si può avvicinare usando una master mappata ad hoc; certi soft-synth hanno però tanti e tali parametri che non stanno tutti su una master: ecco il mouse che si riaffaccia, dunque!
Chiaramente, si può ovviare con uno dei mille VA hardware, ma qui entra in campo la sonorità. E mi riallaccio alla sonorità delle workstation, per non uscire dal topic. Tutto suona bene, tutto quasi analogico, ma.... ho comprato da poco un Prophet 08, e garantisco che fa impallidire tutti i VA (soft o hardware) che ho provato finora. Un piccolissimo esempio: molti soft-synth quando "cambi" il filtro da 2 a 4 poli succede poco. Sul Prophet ti si apre un mondo. Ecco.
zerinovic 08-02-17 16.22
zaphod ha scritto:
Diciamo che l'analogico ha dalla sua una immediatezza che i virtuali si scordano

questo perché a livello gestione di più suoni è per sua natura "limitato" io ho l'idea dell'analogico molto purista, tutta potenziometri e magari valvole...display? memorie? roba da VA.
per me gli analogici di oggi sono mezzi sangue...ma va benissimo cosi.
zaphod ha scritto:
Un piccolissimo esempio: molti soft-synth quando "cambi" il filtro da 2 a 4 poli succede poco. Sul Prophet ti si apre un mondo. Ecco.

l'hai mai fatto su un virus? soft synth puo essere il mio korg microx...che se la cava, ma sembra pur sempre una signorina...rispetto al virus.ogni manopola che tocchi specialmente la resonance, occhio che casse hai perché le fai fuori...potrebbe benissimo scambiarsi con un analog di oggi. anche perché con 24 voci anziché 8 e una multitimbricita fino a 16 parti, avoglia a ingrassare il suono...

anonimo 08-02-17 18.00
zaphod ha scritto:
ho comprato da poco un Prophet 08, e garantisco che fa impallidire tutti i VA (soft o hardware) che ho provato finora. Un piccolissimo esempio: molti soft-synth quando "cambi" il filtro da 2 a 4 poli succede poco. Sul Prophet ti si apre un mondo. Ecco.


Ovviamente le workstations non possono fare tutto, ed una cosa che non potranno mai contenere, e' un synth come il tuo.

Pero' i VA, cloni, VSTi ecc ne potrebbero contenere (potenzialmente) a tonnellate, ed evitarci di girare con il rompler+il VA+il clone+il pianoforte digitale + il synth analogico.

In teoria una super workstation ed un analogico puro (per chi ne sente il bisogno) basterebbero ad avere il mondo intero.

kurz4ever 08-02-17 18.07
@ anonimo
zaphod ha scritto:
ho comprato da poco un Prophet 08, e garantisco che fa impallidire tutti i VA (soft o hardware) che ho provato finora. Un piccolissimo esempio: molti soft-synth quando "cambi" il filtro da 2 a 4 poli succede poco. Sul Prophet ti si apre un mondo. Ecco.


Ovviamente le workstations non possono fare tutto, ed una cosa che non potranno mai contenere, e' un synth come il tuo.

Pero' i VA, cloni, VSTi ecc ne potrebbero contenere (potenzialmente) a tonnellate, ed evitarci di girare con il rompler+il VA+il clone+il pianoforte digitale + il synth analogico.

In teoria una super workstation ed un analogico puro (per chi ne sente il bisogno) basterebbero ad avere il mondo intero.

..in realtà potrebbero.. il jx-da è un esempio di synth ibrido analogico/digitale... si farebbe presto a fare una fa08 con lo stadio analogico del jx-da