@ anonimo
sul problema dell'impossibilità di coniugare onnipotenza, onniscienza e perfetta bontà ci si sono rotte le corna fior di teologi
quando chiesi a don Balletto e a padre Grasso, miei insegnanti allo Studio Teologico, se avevano una risposta a questo quesito (ovvero come puo' dio essere contemporaneamente onnipotente, onnisciente e perfettamente buono, e nel contempo aver creato un mondo ove allignano il male e la sofferenza), questi due grandi teologi, e persone che io stimo, mi dissero: Alessandro, purtroppo una risposta razionale alla tua domanda non c'é
Ergo restano tre soluzioni (o meglio quattro):
1) o si rinuncia alla ragione e si crede qualcosa di irragionevole, sostenendo che dio é al di la della logica e della ragione
2) o dio non é perfettamente buono, oppure non é onnipotente, oppure non é onnisciente (quindi non é dio come noi lo immaginiamo
3) o dio non esiste
4) oppure, e questa é la risposta cui io umilmente mi attengo, si affronterà questo tema una volta che saremo davanti a dio, se mai ci saremo...come mi disse un altro grande teologo "forse durante il giudizio universale non sarà dio a giudicare l'uomo, ma l'uomo a giudicare dio"
La "predica del buon Frate Cyrano", la proseguo dicendo: il "Dubbio" è Dio! Ogni volta che si riflette su questi argomenti, la conclusione è il "Dubbio" e tutte le volte che riflettiamo, altrettante volte sono la prova che crediamo nel Dio/Dubbio! Dobbiamo rassegnarci a credere al Dubbio ed accontentarci della tormentata convivenza!
Che ne dite? Avete capito qualcosa? Forse, sono troppo infervorato del "Dubbio" al punto da farmi dubitare della ragionevolezza degli espedienti prodotti dal circuito "Dubbio!"