Riccardo_Gerbi ha scritto:
Ti sei fossilizzato sul magazzino e l'ipotetico valore di quelle scatole, ma l'ipotesi che l'obbiettivo di Jukka (come già scritto) fosse solo l'acquisizione dei marchi, e che tutto quel materiale fosse "l'ingombrante eredità" da doversi accollare, è per te un'ipotesi surreale?
Abbia pazienza Riccardo, mi spieghi cosa se ne fa un imprenditore finlandese del marchio di una azienda fallita?
Vuoi produrre un synth analogico tuo?
Benissimo, ma nessuno ti obbliga a comprare un'azienda fallita e chiamarlo Elka Synthex!
I chip convenzionalmente usati nei synth analogici sono abbastanza simili in tutti i modelli storici.
I
CEM e SSM sono utilizzati da molti marchi, Moog, oberheim, korg, roland, siel, emu, elka, ensoniq, prophet, etc.
Per cui... se tu sei in possesso di componenti vintage e vuoi produrre un sintetizzatore tutto tuo, mi spieghi perchè accidenti devi chiamarlo Synthex e marchiarlo Elka, quando senza alcuna spesa puoi produrti il tuo synth analogico come ti pare e piace, e chiamarlo come ti pare e piace?
Qual'è il senso di sobbarcarsi ad acquistare marchi ed aziende fallite italiane se non quello di creare realmente gli strumenti che producevano realmente quelle aziende?
Pubblicità?
Magari il nome Synthex vende di più?
Puoi darsi, l'ipotesi ci sta.
Ma al tempo stesso il nome Synthex fa pur sempre capo ad una azienda fallita, il che non è un gran bella pubblicità a mio vedere.
Non solo, il nome Synthex è conosciuto nel mondo anche come sintetizzatore che nella storia ha venduto pochissimo, è stato un disastro commerciale quanto a vendite.
Di fronte a tutti questi problemi reali, se io fossi Jukka ci penserei non una volta, ma mille volte prima di acquisire il marchio di una azienda fallita e produrre un synth che si chiama Synthex.
Se io avessi tutti i componenti elettronici per crearmi un analogico, forse propenderei per l'idea di creare un MIO synth analogico, di nome Jukka, Pippo, Pluto, quel che vuoi, liberandomi così da qualsiasi vincolo che mi impone di creare al 100% il suono di un Synthex.
Perchè questo è il problema di fondo della questione.
Se il mio synth si chiama Jukka non ho vincoli, posso fare ciò che voglio, senza obblighi, senza spese di acquisto di marchi falliti, totale libertà assoluta.
Se invece si chiama
Elka Synthex allora sono guai, non posso più fare ciò che voglio, non sono libero di fare ciò che voglio, ho degli obblighi da rispettare e che devo assolutamente rispettare per guadagnarmi la dovuta fama di "CEO della Gem/Elka".
Se Jukka si è imbarcato in questa impresa stento a credere che abbia acquisito il marchio di una azienda fallita per farne... boh... niente... non si sa.
Presentare un Synthex non è roba da poco, è roba che scotta.
Avesse presentato un tastierino per bambini marchiato "Gem", ci sta.
Ma il Synthex è roba grossa, mica è un giocattolo.
Il mondo si aspetta ora faville da una notizia del genere, la notizia è diffusa, e adesso Jukka non ha più margini per barare.
O crea davvero l'Elka Synthex, oppure per lui è finita, the end, finish, capùt.
Ecco perchè dicevo che (forse) sarebbe stato preferibile che
non avesse acquisito il marchio!
Poteva produrre un synth come voleva lui.
Siccome invece si è sobbarcato in questa impresa, allora significa qualcosa.
Probabilmente sa quello che fa.