Ciao a tutti!
Avevo già provato il CP4 confrontandolo col Dexibell S7. A livello di suono mi era piaciuto più l'S7, invece, in quanto a meccanica ed editing il CP4.
Ebbene, qualche giorno fa mi è arrivato il CP4. E dopo qualche giorno di "studio", posso dire di ritenermi soddisfatto!
Ascoltato sia in monitor professionali che in cuffia, il suono risulta ben bilanciato, in tutti e tre i pianoforti proposti (CFX, CFIII e S6).
15 presets per ogni piano soddisfano molteplici utilizzi, con preferenza per il "Dark" che ritengo godurioso nel jazz.
Anche i suoni di piano elettrico sono molto belli, grazie anche agli effetti che, combinati nelle performance, danno delle valide scelte, sempre modificabili a seconda dei gusti.
La meccanica, suonandoci per ore, non stanca. Ha un buon ritorno del tasto e non affatica nei passaggi veloci.
I comandi in plancia sono immediati e intuitivi (volumi e selezione delle parti, effetti, transpose, metronomo, equalizzazione master, etc. Tutto a portata di dita). Il display è minimale, ma permette l'editing senza troppi spostamenti nel menu.
Il cabinet dello strumento è in plasticaccia di dubbia qualità, sensibile ai segni e alle ditate, e forse il vero limite. Non è molto bello a vedersi, ecco. Di contro, il peso è difficilmente equagliabile: 17 kg per una graded di buona qualità e pure coi tasti in legno, è un risultato davvero notevole. Io non farei confronti con l'MP11 Kawai, trattandosi di strumenti di categorie differenti, essendo il CP4 più pensato per essere trasportato in giro, mentre l'MP11, che raggiunge i 32 kg, non è pensabile trasportarlo per locali e palchi, a meno che non si abbia una crea pagata apposta
In definitiva, dopo aver vagabondato per negozi, marche, pro e contro, ho trovato lo strumento che risponde alle MIE esigenze, e cioè studiare jazz e portarselo in giro per suonare.