@ giosanta
Mi chiedo tuttavia una cosa.
Visti mercato, situazioni, percentuali di guadagno, avvicendamento dei prodotti, la loro specificità ecc. ci sono i margini per pagare e quindi offrire questa consulenza all'acquisto?
Domanda reale, non retorica.
Ovviamente no, ma fa tutto parte di questo stramaledetto trend portato avanti non so da chi.
E questo avviene non solo nel settore degli strumenti musicali, ma in tanti altri, sopratutto dove ci sono attività professionali assimilabili a quella libera.
Ti faccio un esempio lampante. Per lavoro collaboro, come architetto, con un geometra che -
bontà sua - mi affida i calcoli termotecnici per i progetti di ristrutturazione. Con quello che gira, c'è da baciarsi i gomiti.
Nella fattispecie il committente è anche l'impresario che sta ristrutturando casa sua... Quando gli ho fatto l'offerta per le mie prestazioni, lui mi ha detto che l'idraulico chiedeva una cifra inferiore per lo stesso lavoro
Ma non si è reso conto che questo idraulico poi si fa venir fuori il resto delle sue competenze, aumentando il prezzo della fornitura per gli impianti...
Alla fine, per non perdere l'incarico, ho accettato una cifra più bassa, ma ho gia visto che per una casa su due piani lavoro sotto costo.
Nonostante tutto, sono costretto a farlo altrimenti come mi pago le spese fisse?
Quindi, come io offro consulenza di qualità a costo zero, pretendo che anche altri lo facciano, anche se così non è, visto che noi acquistiamo dal negozio sapendo già cosa vogliamo perché ci siamo documentati prima.