La fine del pianoforte acustico ?

vin_roma 04-01-12 04.10
miglio77 ha scritto:
Un pianoforte vero di un certo calibro ti lascia di merda.


Bellissima immagine, davvero, non scherzo!

Questa sensazione l' ho provata molte volte.

Quando suonavo i Steinway nella sala concerti al S. Cecilia, la mattina presto, prima delle lezioni...che magia!

Nella sala accademica dell' università La Sapienza a Roma c' è uno Steinway con dei bassi impressionanti! mai sentiti così!

Ad Avellino, al teatro Carlo Gesualdo, mi affittarono uno Yamaha mezza coda incredibile, suonai come un "pippato", era un invito ad osare e forse non ho mai suonato così bene un pianoforte.
dobermann103 04-01-12 12.26
Con la serie avant Yamaha ci siamo gia
zaphod 04-01-12 12.33
Trovo interessante la provocazione (perchè tale la leggo) di Clouseau.

Un po' come dire che tra qualche tempo le automobili avranno solo (oltre al volante) il pulsante di accensione, un pulsante per la marcia avanti e uno per la retro. Fine.
Leve del cambio sparite, così come la frizione. I puristi della guida rimpiangeranno le doppiette (già oggi), le grattate, il fatto di poter dimostrare di saper guidare. Ma le Case vanno sempre dietro al maggior numero di acquirenti, che nel caso delle auto è sempre più un bacino che vede l'auto come un elettrodomestico piuttosto che un mezzo con cui ci si può divertire.
Ora, per la musica è diverso, perchè suonare è una passione e non una necessità (a volte logorante) come lo spostarsi in auto. Ma il grosso del mercato lo fanno i digitali. Per ragioni di costo, di praticità (oggigiorno molta più gente suona e va alle prove), di spazio: nessuno ha quasi più il salone dove esporre un bel piano (perchè meno infrequentemente del previsto il pianoforte è più un oggetto da arredo che uno strumento musicale).

...poi è ovvio che suonare l'acustico è un altro pianeta.

Ma chissà che non si arrivi ad eccellenti compromessi?
Tipo il cambio automatico/ manuale (magari a doppia frizione) con le palette al volante?
Se ci si sono convertite pure Porsche e Ferrari...
Giacomo_15 04-01-12 15.23
@ miglio77
un giorno la patacca digitale supererà quella analogica emo

ma a noi ci piace quella naturala emoemoemo
.......altro che quello delle televisioni.......questo si che è un paragone ch regge!!!!! emoemoemo
carmol 04-01-12 15.52
Perchè il piano digitale soppianti
il pianoforte, occorre un requisito:
il piano digitale deve emulare PERFETTAMENTE,
nella meccanica, nel suono e nella PRESENZA quello acustico;
un pianista cieco ad esempio, suonandoli entrambi,
dovrebbe non saper distinguere il digitale dall'acustico.
Si arriverà a questo ?
Secondo me, al di là di tante se*e mentali,
prima o poi si, ma non con i campionamenti,
bensì con i modelli fisici; comunque siamo ancora molto distanti,
anche perchè, IMHO, al momento non c'è tutto questo interesse
a soppiantare i pianoforti.
Ma BASTERA' poi il piano digitale perfetto del 2100
a soppiantare il pianoforte a coda classico ?!
Qui entra in gioco un altro fattore, la TRADIZIONE.
Tradizionalmente i concerti di musica classica o
jazz classico VOGLIONO il piano a coda classico;
anche se ora esistesse già il digitale perfetto,
nessun pianista lo vorrebbe in tale contesto, verrebbe visto come un falso.

Ma non è detto che nel futuro anche questa tradizione decada.
Edited 4 Gen. 2012 14:53
Giacomo_15 04-01-12 20.32
carmol ha scritto:
Ma BASTERA' poi il piano digitale perfetto del 2100
a soppiantare il pianoforte a coda classico ?!

temo proprio di no......
onestamente anche secondo me si arriverà (non certo attualmente o a breve....) a ricreare un perfetto "clone" del pianoforte acustico, tuttavia questo rivoluzionario "strumento" rimarrà comunque un qualcosa di ibrido, in quanto il fascino e l'emozione di suonare un coda non la si ricrea a mio parere.....ma manco se si mettono insieme tutti gli ingegneri del mondo......
tradizione??? seghe mentali???......forse........ma resta il fatto che (almeno io credo) ogni pianista non proverà mai davanti ad un computer o tastiera che sia, le stesse emozioni che ha invece nello stare davanti ad un Bosendorfer, Steinway, Yamaha............cioè, tu puoi avere il massimo dal suono, il massimo dal tocco, ma di fatto hai comunque una macchina ibrida, che nasce per emulare qualcosa di inimitabile a mio parere......ed anche dopo aver raggiunto una perfetta emulazione in tutto, al musicista mancherebbe comunque il sapere che sotto le sue dita ci sono dei veri martelletti che vanno in su ed in giù battendo le corde in base al suo tocco emo........è questa l'anima dello strumento, la capacità, le sensazioni, le emozioni che ti dà anche solo a vederlo...........la vedo dura ricreare questo.......
secondo me anche con la perfezione nell'emulazione, questo nuovo strumento non avrebbe anima.....e se ce l'avesse probabilmente sarebbe uno strumento a se stante, nuovo, e non un "clone"..........

carmol ha scritto:
anche se ora esistesse già il digitale perfetto,
nessun pianista lo vorrebbe in tale contesto, verrebbe visto come un falso.

perchè appunto non avrebbe anima..............il clavicembalo non è più gran che utilizzato, o meglio, non è più così famoso come lo era "qualche annetto fa" emo.........però se uno va a vedere l'esecuzione di qualche sonata di Scarlatti con il suono originale (per così dire), anche avendo il top come suono e tocco, non troverà un qualcosa che lo emula, ma troverà un clavicembalo.....un clavicembalo vero, magari fatto in maniera un attimo più moderna, con materiali diversi da prima, ma comunque un clavicembalo...............o più spesso Scarlatti viene eseguito su pianoforte; il che non è sbagliato ma semplicemente diverso, in quanto si rifà il pezzo con un altro strumento, ma non certo con qualcosa che "ricrea" qualche suono, invece con qualcosa di personalissimo................
il pianoforte si affermò anni dopo il clavicembalo, ma erano e sono due strumenti distinti, entrambi avevano ed hanno anima.......e l'idea di vedere musica classica fatta su un "clone" personalmente a me spaventa.......forse sono tradizionalista, ma come ti dicevo sopra, ricreeranno suono e tocco perfetti, ma l'anima e le emozioni che si provano a stare lì seduti manco fra mille anni le ricreeranno emo
Edited 4 Gen. 2012 19:32
igiardinidimarzo 04-01-12 21.12
e basta co 'sta storia dell'anima!...
l'anima ce la mette il musicista che li suona: c'entra poco lo strumento... emo
gig69 04-01-12 21.27
Uno dei vantaggi del Pianoforte acustico è il feeling ed il tocco della tastiera?
eccovi accontentati ;)

Si legge nella recensione " Equally important is the feeling while playing. Whereas on an acoustic piano the action's hammer strikes the string, this impact must be artificially simulated on a digital piano. Since we use a genuine concert grand piano action, including felted hammers, only the strings require a substitute. "..

Traduco con il mio inglese scolastico : " ugualmente importante è il feeling mentre si suona. Allorchè in un piano acustico l'azione dei martelletti che urtano le corde può essere solo simulata artificialmente in un piano digitale. Dal momento in cui noi utilizziamo una meccanica originale di un GrandPiano,inclusi i martelletti con feltro, solo le corde necessitano di un sostituto...."
E' HAI DETTO NIENTE, SOLO LE CORDE emo....Ops, si sono dimenticati di citare anche la cassa armonica ;)

In sintesi, Bosendorfen aveva presentato questo stage piano nel winternamm 2008 con la meccanica trapiantata da un grandpiano Imperial e con una lettura tramite ottica laser dell'escursione dei tasti per l'interfaccia midi che suonanva un Pc con un VSTi piano installato. Si potrebbe dire quindi che anche lo scoglio della simulazione del tocco di un piano acustico è ,con esperimento estremo come questo, ovviabile ma il pianoforte acustico è un strumento acustico appunto, nessuno strumento acustico, che sia a fiato o percussivo o cordofono o, come nel caso del Pianoforte, di uno strumento a percussione su corda è riproducibile con nessuna tecnologia ,che sia a modelli fisici, a campionamento e tutto quello che volete, semplicemente perchè tutto questo ben di dio di tecnologia andrà sempre e comunque riprodotta da una coppia o al massimo da un sistemo surround affogato in una cassa armonica di altoparlanti,ma sempre e comunque di altoparlanti si tratta, che hanno un comportamento acustico differente da una corda che vibra e che genera risonanze simpatetiche,riverberi, variazioni di intensità ecc.

Come è stato già fatto notare, il digitale può al limite sostituire un acustico in caso di una registrazione dove il piano acustico andrebbe comunque microfonato , ben altra cosa è l'ascolto diretto . Personalmente preferisco suonare su un pianoforte acustico anche economico e verticale piuttosto che sulla migliore master con il miglior Vsti esistente.
Giacomo_15 04-01-12 23.59
@ igiardinidimarzo
e basta co 'sta storia dell'anima!...
l'anima ce la mette il musicista che li suona: c'entra poco lo strumento... emo
abbi pazienza ma mi sorge una domanda: ma cosa cazzo dici???????????????????

.........cioè dunque mi stai dicendo che il pianoforte a coda è un mobile di legno messo lì tanto per.....e dunque, a livello di sensazioni, è pressochè la stessa cosa di un oggetto elettronico che fra meno di due anni sarà già considerato vecchio??????

è ovvio che l'anima ce la mette il musicista, ma perdonami......il feeling che uno ha con lo strumento da qualcosa deve dipendere.......per anima non intendo certo lo spiritello che va in cielo quando lo strumento "muore", ma le sensazioni che questo riesce a trasmettere......quella è l'anima........dunque evitiamo exploit e commenti vari...........se uno mette passione in quello che fa, capisce di cosa parlo, se uno suona giusto per suonare o per farsi vedere bravo dagli altri non capirà mai un cazzo del mio commento precedente, e dunque è abbastanza inutile stare a spiegare..........
giosanta 05-01-12 01.28
Beh... la palla di neve dell'ispettore si è trasformata in una valanga: divertente.
Alla fine è, sarà, come per tutto, un problema di costo - beneficio; al momento il digitale sta erodendo quote al verticale, la fine del processo, se ci sarà, avverrà quando ne saranno convinti i grandi pianisti perché se il parametro sono le registrazioni (parlo di classica e jazz), forse manca poco (invoco l'opinine di Orange), diverso è, sarà, non so sino a quando, credo molto, se guardiamo le cose dal punto di vista di Pollini o McCoy Tyner.
Quando loro, o gente del loro calibro, saranno in grado di esprimersi compiutamente con uno strumento di altra natura vedremo(?)
igiardinidimarzo 05-01-12 01.35
Giacomo, ho suonato su ogni tipo di piano e su tastiere elettroniche che voi definite senza anima:
mi sono emozionato ed ho emozionato con gli uni e con le altre, perche' lo strumento e' un canale che veicola quello che tu ci metti dentro...
jacus78 05-01-12 02.06
igiardinidimarzo ha scritto:
Giacomo, ho suonato su ogni tipo di piano e su tastiere elettroniche che voi definite senza anima:
mi sono emozionato ed ho emozionato con gli uni e con le altre, perche' lo strumento e' un canale che veicola quello che tu ci metti dentro...

un tnx meritato....ineccepibileemo


anche se, ripeto, un piano acustico è pur sempre un piano acustico......ma è chiaro che ci sarà gente che riesce ad esprimere su un digitale ciò che su un acustico non riesce ad esprimere e viceversa.
Edited 5 Gen. 2012 1:09
tsuki 05-01-12 13.01
Allora...La trazione animale è finita agli inizi del 900,poi con il motore a scoppio è iniziata l'epoca delle auto...Eppure fanno ancora le corse dei cavalli,credo,non è che esistano solo le corse motoristiche:son 2 cose diverse,e l'emozione di un destriero purosangue che vola sul prato è qualcosa di inimitabile da parte di qualsiasi super-motore,e dura da migliaia di anni,quindi è una cosa vecchia di certo ma insostituibile da parte di qualsiasi tentativo di imitazione.Il discorso è un po' cosi',pero' intendevo dire che l'emozione,la sensazione fisica ed acustica che prova e che da' un bravo pianista con sotto le mani un coda (avete seguito le puntate di Bollani?) non è riproducibile con nessun digitale .Certo ce n'è di buoni,ma il pianoforte a coda attualmente e credo per tempi lunghissimi non è riproducibile,emulabile ma non riproducibile.E poi,tutto il repertorio Classico si basa sul pianoforte acustico, punto.Certo anch'io penso che magari domani cambieranno i materiali di costruzione che saranno piu' moderni o piu' convenienti,ma lo strumento acustico rimane QUELLO :pensate ai violini di Stradivari...Roba di 2-3 secoli fa' ancora inarrivabili come suono,per pienezza,qualita' e volume...La tecnologia è costretta ad inchinarsi,davanti a questi concetti.Tra 200 anni,per suonare Chopin davvero ci vorra' il Piano Acustico.A coda.
LittleApple 05-01-12 13.08
Una bambola gonfiabile costa meno di una donna: la paghi una volta e stop. Non devi offrirle la cena, non devi regalarle pietre preziose, non devi sopportarla quando ha la sindrome premestruale, non parla a sproposito... I vantaggi sono molti, si direbbe. Però ancora andiamo con le donne. Come mai?

emo

Sembra una cazzata, ma il ragionamento è lo stesso per cui il pianoforte non può scomparire. Non è un artificio per compiere un'azione, come può essere il trattore che rimpiazzò il gioco e i buoi. E' una cosa creata. E per quante emulazioni ci saranno, non può scomparire perché le emulazioni servono solo a rendere pratico ciò che esiste in termini in cui non si avvertirebbe la differenza! Vale a dire: studio di registrazione (no classica o piano solo), concerto rock, sala prove... Ma in un teatro che senso ha avere un digitale?
Giacomo_15 05-01-12 14.25
@ igiardinidimarzo
Giacomo, ho suonato su ogni tipo di piano e su tastiere elettroniche che voi definite senza anima:
mi sono emozionato ed ho emozionato con gli uni e con le altre, perche' lo strumento e' un canale che veicola quello che tu ci metti dentro...
forse mi sono spiegato male, giriamola in un altro verso:
il pianoforte a coda è qualcosa di attualmente inimitabile, e le sfumature che questo ti dà sono attualmente inimitabili, ed è impensabile anche emularle.....

nessuno dice che una tastiera elettronica sia priva di anima, o ciò che tu o io vogliamo con questo termine......solo, non capisco come si riesca solo a pensare che una macchina digitale ed emulatrice riesca a sostituire uno strumento (credo di tutto rispetto) quale è il pianoforte acustico.......
io dico la verità, quando ho suonato il CP1 mi sono detto: cazzo, certo che questo gli va davvero vicino......è uno strumento magnifico, di tutto rispetto, a mio parere il meglio sul mercato per quanto riguarda il pianoforte.......il punto è però che il CP1 ti fa il suono pianoforte (molto bene tra l'altro), ma deve essere usato per suonare dal vivo, o in studio, in gruppo.......ma non certo in un teatro, su.......per quanto bello possa essere quel suono non sarà mai meraviglioso come su un coda, mancano proprio gli elementi acustici, le minime varianti che creano sempre minime sfumature, anche perchè tra l'altro il suono uscirebbe da delle casse e non dalla tavola armonica..........
ti ho già dato ragione sul fatto che è ovviamente il pianista a svolgere il "grosso" del lavoro......solo abbi pazienza, non credo che vedere un pianista come Bollani in un teatro magari davanti ad un digitale mi dia (per lo meno a me) le stesse emozioni che vederlo davanti ad un coda...............
ho già precedentemente scritto che forse saranno solo seghe mentali, però per come la vedo io un digitale ha un utilizzo ed un coda acustico un'altro........fai come vuoi, ma personalmente dubito che lo stesso identico pezzo fatto dallo stesso identico musicista prima su un coda e poi su un digitale possa dare le stesse emozioni........
igiardinidimarzo 05-01-12 15.06
mi stai dicendo che un'esecuzione ascoltata da cd non ti emoziona, visto che il suono esce dalle casse?...
ONDASONORA 05-01-12 15.25
Tempo fà postai sul forum una breve traccia audio di un ottimo e recente piano digitale yamaha spacciandola per piano acustico,
ebbene alcuni pianisti classici del forum ne riconossero la falsità.
Giacomo_15 05-01-12 20.11
@ igiardinidimarzo
mi stai dicendo che un'esecuzione ascoltata da cd non ti emoziona, visto che il suono esce dalle casse?...
nono, facciamo una distinzione.......un conto è ascoltare un cd ed un conto ascoltare musica dal vivo.....non è proprio la stessa cosa eh emo
ovvio che anche il cd ti può emozionare ma penso che dal vivo sia un'altra cosa.......
io suono anche symphonic metal, figurati quanto posso essere chiuso di mentalità......però c'è da distinguere, una traccia su cd è un conto e la stessa dal vivo un'altro.......e abbi pazienza, soprattutto se questa traccia è di pianoforte acustico, dal vivo ti emoziona decisamente di più, a patto che ovviamente ci siano le coordinate (ovvero musicista competente, strumento possibilmente non digitale emo......)
igiardinidimarzo 05-01-12 21.14
Giacomo_15 ha scritto:
ovvio che anche il cd ti può emozionare ma penso che dal vivo sia un'altra cosa


perché?

molte volte ascolto canzoni dal vivo che sono ben lontane dalla (quasi) perfetta interpretazione fatta in studio e che somiglia a un quadro realizzato una volta ma che rimane in eterno:

anche quello è un mito da sfatare:

può accadere che un'esecuzione dal vivo emozioni, ma può anche accadere il contrario...
Edited 5 Gen. 2012 20:18
stesgarbi 05-01-12 23.34
tsuki ha scritto:
La tecnologia è costretta ad inchinarsi,davanti a questi concetti.

Oggi è così, certamente e non si discute . . . . domani . . . quien sabe?

tsuki ha scritto:
Tra 200 anni,per suonare Chopin davvero ci vorra' il Piano Acustico.A coda.

quien sabe?