filigroove ha scritto:
Perché ciò che "funziona" su un palco lo abbiamo già trovato da anni. La sfida degli ultimi 10/15 anni è far funzionare qualcosa di realistico, qualcosa di credibile anche in contesti di piano solo, o piano e voce e che rimanga comunque udibile (come era un RD1000 per esempio) in un contesto affollato.
vero, infatti riconosco che è cambiata pure la mia esigenza: 20 anni fa ero con band più cariche di suono, ora la situazione più frequente è trio/quartetto jazz, e lì il realismo diventa necessario.
benjomy ha scritto:
volevo dire che l'offerta di strumenti (stage piano, expander, vst) che c'è oggi anni fa non esisteva di certo. Adesso con 500 euro ti prendi un piano digitale che suona èiù che dignitosamente e con una bella meccanica, leggero da trasportare..
d'accordissimo; e ora, effettivamente, portarsi un laptop dal vivo non è impossibile come 20 anni fa
SimonKeyb ha scritto:
Mi fa specie che un possessore di CP1 respinga così nettamente un prodotto come CP88 che sto considerando con attenzione in questo momento. Eppure CP1 stesso non mi fece saltare dalla sedia, specie considerando il prezzo esorbitante (capisco che lo fosse per vari motivi anche oltre alla keybed e ai suoni); tanto per dire quando provai il Dexibell S3 lo trovai molto piacevole fin da subito, ed è un prodotto di fascia media.
sinceramente, ogni tanto mi interrogo se il mio feeling con il CP1 sia dovuto all'effettiva eccellenza di questo stage o se la mia sia più una fedeltà tipo quella dell'anziano col negozio di ferramenta di fiducia che magari lo incula ma lui ci continua ad andare...
Probabilmente la verità sta nel mezzo.
Sta di fatto che oggi il CP1 è incomprabile, perlomeno da nuovo, è veramente fuori mercato. Io lo presi dando dentro un Kronos di cui ero deluso, approfittando anche dello sconto che stava facendo Yamaha sugli stage. Praticamente lo presi alla pari, forse con piccolo conguaglio, non lo ricordo più.
Comunque tra cp1 e cp88, le due generazioni sonore diverse si sentono. Quale si preferisce, è soggettivo, come sempre.