@ paolovaleri
Premetto: ammiro incondizionatamente Serpaven, Ettore e gli altri scriventi per la loro preparazione e la loro pazienza nello sviscerare argomenti che altrimenti resterebbero tabù per molti, ovviamente me compreso. La mia esperienza pratica - è l'unica cosa di cui posso vantarmi - mi viene dal valvolare, il mio primo impianto è stato il Meazzi Factotum nei primi anni 60, seguito dal Binson, con il suo Echorec a disco rotante. Poi sono usciti sul mercato i primi Montarbo a stato solido - veramente la Montarbo c'era già, si chiamava Super MB, ovviamente tutta valvolare - e ho sposato quel marchio, e il 453, poi il 457, infine il 458 hanno amplificato le mie serate per trent'anni, mai un problema. Di recente - si fa per dire, una quindicina di anni fa, forse più - ho preso una coppia di T10A, due NM250 e un Sub 112SA, tutto Montarbo in classe AB, ovviamente nuovo di fabbrica, mai un problema. Più recentemente ho avuto un sub Montarbo Tank 12A, classe D, comprato per la relativa leggerezza e rivenduto di corsa, lo chiamavo il grande assente, spariva per ricomparire ma non lo notavi nemmeno, e due Fire 10A, classe D, pessime, suono piatto, poco potenti, andavano in protezione a volumi neanche elevati. Il Tank 12A e le Fire 10A le ho tenute pochissimo, perdendoci la metà esatta dei soldi spesi all'acquisto. La classe D va bene se costruita senza limitazioni economiche, vedi QSC, altrimenti è foriera di problemi. A proposito di QSC: mio figlio ha due QSC K8.2 e un Sub QSC KSub. Credo abbia speso oltre 3.000 €, ma che meraviglia! Ci fa tutto, mai il più piccolo problema, prodotti eccezionali.
Grazie per le parole di ammirazione, sono contento che venga apprezzato il mio supporto. Purtroppo non essendo vissuto negli anni, oserei dire, d'oro dell'audio, non conosco i modelli da te citati, l'unico valvolare che ho usato è stato un cimelio autocostruito di mio padre (fatto veramente bene), con delle klipsch heresy II, da cui sono rimasto esterrefatto per le sue performance e suono, anche se onestamente non sostituirei mai il suono del pro audio, per me è emozionante, nelle sue imperfezioni risulta perfetto, i picchi su determinate frequenze caratteristici di un amplificatore in classe AB/H collegato ad un impianto passivo è quanto di più bello possa esistere, hai modo di ascoltare il pro audio nella sua essenza, nella sua naturalezza, motivo per cui ho optato per casse passive e ampli H senza alcun dsp di mezzo. Ciò che hai detto è giustissimo, un classe d va bene se costruito senza vincoli per le spese, vedi ad esempio lab gruppen con la serie fp, o powersoft con la serie k o x, costano quanto un'auto praticamente.