@ markelly2
noname ha scritto:
informazioni le quali, IMHO, rappresentano il centro della questione, inutile girarci intorno
I non-binary chiedono che ci si rivolga a loro con determinate definizioni, mica chiedono una legge che punisce chi non lo fa!
noname ha scritto:
non esiste l'omofobia in Italia
Magari non esiste nemmeno la discriminazione della donna, chissà perché hanno fatto leggi apposta.
E nemmeno il razzismo. O la mafia: a cosa han fatto leggi specifiche per i reati di "stampo mafioso", non bastavano quelle esistenti?
Sto estremizzando, ma lo faccio per fare riflettere.
noname ha scritto:
Io onestamente non ho mai sentito/letto di qualcuno che impedisce questi fatti
Ma tu hai mai conosciuto un non-binary?
noname ha scritto:
Si leggeva, che lo step successivo sarebbe stato il riconoscimento del diritto di farsi pagare dalla comunità (noi tutti) le operazioni per il cambio di sesso: se lo scordino
Ma anche fosse, sei sicuro che il massimo fastidio te lo procuri l'aspetto economico e non qualcos'altro?
Chi chiede di chiamare pera una mela, con la velata - neanche troppo - minaccia di riversarti addosso, se non acconsenti prontamente, l’orribile stigma di “mostro omofobo”, sta conculcando due cose:
- la mia libertà di pensarla come voglio
- ma in maniera ancor più importante, sta conculcando la verità evidente, scientifica e persino prescientifica: una mela non è una pera. E mai lo sarà.
Ciò che mi rende triste è vedere fior di intelligenze, anche di compagni, che cadono preda di questa indicibile distorcimento della realtà.
Un omosessuale maschio, che va rispettato e cui vanno riconosciuti specifici diritti civili, è un maschio.
Un travestito è un maschio vestito da femmina.
Un transgender operato è e rimane un maschio operato.
Distorcere la realtà non è cosa banale, anzi è cosa grave, gravissima.
Ed io continuerò, con serenità e rispetto, a chiamare “lui” un uomo e “lei” una donna.