@ orange1978
no, la sledge è frutto di una"joint venture", ossia hanno unito l'esperienza studiologic a livello di master controllers con l'esperienza di waldorf nel campo dei sintetizzatori.
è in pratica un "blofeld" castrato sotto certi aspetti, che però ha il vantaggio di avere tutti i parametri sul pannello (con un layout simile al "minimoog" se guardi con attenzione) che lo rende piu intuitivo e facile da usare, e inoltre ha una tastiera 61 tasti (blofeld solo 49) che è indubbiamente piu comoda quando si suona la polifonia.
le differenze sono che blofeld ha piu parametri, per esempio anche il secondo oscillatore supporta le wavetables, ha una matrice di modulazione piu ricca complessa e altre cose, però non ha per ogni parametro un potenziometro, la sledge ha meno parametri ma tutti presenti sul pannello, questo pur limitandone di piu le possibiltà lo rende piu veloce da gestire.
la disposizione copiata da moog è molto logica, al centro ci sono i tre oscillatori di cui uno con anche le wavetables, andando a destra poi cè il mixer dove si regolano i volumi dei tre oscillatori e del noise (quarta sorgente), poi cè la sezione filtro con relativo inviluppo, piu sotto l'amplificatore di uscita anch'essa con il suo inviluppo, e infine la sezione effetti.
a sinistra degli oscillatori cè la sezione modulazioni formata in sostanza da due lfo (oscillatori a bassa frequenza) che modulano vari parametri assegnabili e sotto il controllo del glide/portamento, e all'estrema sinistra cè la sezione display e menu parametri dove si selezionano i suoni, si cambiano le impostazioni midi etc....tutto molto chiaro e lineare.
è bello lo sledge, non è un vero analogico ma ha quel "feel" analogico senza menu sottomenu vari, e suona anche bene (walford...non si sbaglia)
Grazie Orange1978, per tutti i preziosi consigli e tanto dispendio di tempo che dedichi alle minuziose delucidazioni: gran competente, senza, ovviamente, nulla togliere a tutti gli altri che hanno esposto con altrettanta preparazione ogni concetto.