anumj ha scritto:
non ho studiato elettrotecnica, ma aprendo un OB8 mi trovo di fronte a un paesaggio molto diverso di quello dentro un OB6.
Ti trovi un paesaggio molto diverso semplicemente perché i componenti sono più grossi. Se tutta quella roba la fai in formato SMD (ipotizzando l'esistenza del chipset CEM anche in formato SMD), ecco che ti ritrovi davanti un paesaggio analogo a quello dell'OB6, ma il suono resta più o meno quello dell'OB8. L'OB6 suona diverso dall'OB8 perché è progettato diversamente, con disegni circuitali e componentistica differenti rispetto all'OB8, il fatto che le sue schede ed i suoi componenti occupino meno spazio è marginale in questo senso.
Certo in un analogico tutto conta, anche cose secondarie tipo come i componenti dissipano il calore e sono influenzati dalla temperatura, com'è disegnata la scheda, e via dicendo. Ma sono soprattutto il disegno circuitale e le caratteristiche di ogni componente a dare il suono del synth. Se tu lo stesso circuito lo fai con componenti SMD ma di tipologia e caratteristiche analoghe a quelli usati originariamente (stessi integrati anche se in formato SMD, condensatori resistenze e quant'altro con gli stessi valori e con tolleranze analoghe pur essendo SMD a loro volta), ed il tutto montato su una scheda più piccola, per la maggior parte il suono sarà come quello prodotto dal circuito originale. Certo qualche piccola differenza ci sarà, è inevitabile, ma non sarà dell'entità di quella che passa tra un OB8 ed un OB6. Questi due synth suonano così diversi perché il progetto da cui derivano è altrettanto diverso.
Clonare oggi con componentistica attuale i synth del passato la maggior parte delle volte si può, basta volerlo. Tanto per farti un esempio, nel mio Juno 106 ho dovuto cambiare tutti i chip VCA/VCF per via del noto problema che hanno quelli originali, e li ho sostituiti con i cloni di Analogue Renaissance, che sono fatti con componentistica SMD moderna. Ti garantisco che suonano identici, una volta ho messo a confronto il mio Juno con uno con ancora i chip originali, caricando lo stesso set di suoni su entrambi, e non c'era praticamente differenza. Replicare la timbrica di un filtro non è affatto evidente, specie il comportamento della risonanza, ma il tizio che fa quei cloni c'è riuscito, e pure molto bene, addirittura usando componentistica diversa dall'originale, dove venivano usati anche chip proprietari roland (il famoso IR3109) che oggi non sono più in produzione.
anumj ha scritto:
Oggi se costruisci un synth come l'OB8 come minimo ti arrestano per aver violato almento una 50 ina di norme sulla sicurezza elettrica.
Nah. Non c'è niente in un OB8 che vìoli le norme di sicurezza elettriche. Lo strumento a parte le guancie di legno è tutto metallo ed è messo a terra (ergo: gabbia di Faraday, quindi non produce interferenze nocive per altri dispositivi). E per quanto riguarda la sicurezza elettrica, il trasformatore è l'unico componente che è ad alta tensione, è protetto da un fusibile, vincolato alla scocca di metallo che appunto è messa a terra e non ha nulla di diverso rispetto a quelli prodotti oggi.
Con gli amplificatori valvolari di cui ha fatto l'esempio Orange è già diverso, li c'è molta più roba ad alta tensione e le correnti in gioco non sono trascurabili, quindi è chiaro che oggi nella costruzione di un valvolare ci siano molte più norme di cui tener conto.