@ orange1978
avete delle idee molto confuse su come stanno in realta le cose.
1) se fai un mastering anche da una sorgente digitale e poi durante il mastering passi da una catena analogica, ha perfettamente senso anche oggi stampare il vinile, lo stesso vale se parti da un mix dance fatto nel computer e lo riversi su vinile, nel transfer quindi si passa dentro compressore analogico e si effettuano operazioni di mid side eq per limitare le basse, tutte cose che colorano inevitabilmente il segnale....prima leggenda metropolitana smontata.
2) mixer microfoni rumore etc....r tutto come prima, non cambia un cazzo registrare oggi un disco o nel 1978, cambia che solitamente oggi si passa dentro pro tools anziche dentro un 24 tracce analogico cn nastro 2", ma microfoni, outboard, mixer etc etc....sono gli stessi che c'erano negli anni 70/80 ad alti livelli, le voci si fanno ancora con u47 o m251 o c12 ad alti livelli, si usano ancora i microfoni a nastro rca, si comprime ancora con 1176 o la2a...etc etc...non é cambiato un cazzo a livelli alti, se non che lavori in pro tools e anziche 24 tracce solitamente ne hai 140/150 a progetto.....seconda leggenda metropolitana.
3) di conseguenza, i mixaggi sono ancora fatti in analogico, combinando i plug in per alcune cose solitamente correttive ma il suono passa dentro una grande console e va direttamente su nastro a 1/4", e su computer a 192 khz / 24 bit....quindi stampare un vinile o una cassetta con una situazione del genere é perfettamente plausibile e sensato.
se parliamo di produzioni reggaeton o zuk o zumba o quelle porcate tipo pop cinese e coreano, ovviamente no...pero ci dobbiamo ricordare che un tempo si facevano ben meno dischi di oggi, e il livello era mediamente alto perche dati i costi solo chi vsramente aveva qualcosa di serio da dire veniva data la possibilita, se eri stonato negli anni 50 nemmeno arrivavi ai provini radio e i dischi li realizzavno dopo....prima facevi successo cantando in radio e poi ti facevano fare il disco.
oggi ci sono bruno mars, adele, coldplay, lana del rey....produzioni importanti e costose ma cé anche un fottio di piccoli produttori che o lavorano in casa o comunque in piccoli studi e poi si autopromuovono via web o cmq vendono on line, quindi l'aumento di prodotti scadenti é inevitabile.
inoltre sono cambiate anche le abilitá artistiche, la gente paradossalmente é peggiirata, pur essendo ignoranti negli anni 50/60 la massa, i prodotti erano culturalmentw validi,perche anche gli ignoranti erano dotati di umiltá.
oggi abbiamo teste di cazzo di 20 anni tatuate ignoranti come capre che pretendono di insegnare l'arte e la musica a chi la conosce sul serio e se gli spieghi una cosa ti ridono pure in faccia, voglio dire....in un epoca questa del totale disimpegno culturale e morale dove conta solo quanto sei figo e quanta gente ti segue su facebook la musica non puo che esserne lo specchio e la sua rappresentazione.
poi tecnicamente grazie alla tecnologia un disco di oggi suona meglio di uno degli anni 50/60, senza dubbio, anche uno reggaeton, tutto piu nitido bilanciato e potente, ma l'immagine sonora che rappresenta non ha l'eleganza e lo charme di un disco di frank sinatra o di edith piaf, o la ricerca sonora e profondita artistica di un the dark side of the moon.
oh porca miseria....ma negli anni 70 c'erano della capre veramente con la terza media o poco piu che andavano a vedere la triennale, ragazzi non scienziati o letterati che stavano ore a interrogarsi sul senso della vita, sulla religione, sul proprio vissuto....ci hanno fatto i film con verdone e sordi!
v bene poi erano cazzate magari alla fine ma voglio dire che a quei tempi uscivsno capolavori come dark side of the moon, close to the edge, in the wake of posiedon perche c era quel clima.
oggi che cazzo di clima ce???? andate a vedere una converaazione di ragazzi dai 17 ai 28/30 anni....tutti li seduti con lo smart a farsi selfie e parlare di facebook.
Dici che stampare oggi un vinile è uguale al 1978?
Bho, secondo me non ha più senso nemmeno masterizzare un CD.
con tutta questa musica digitale in file... in una chiavetta da 64gb metti tutta la musica
che puoi ascoltare nella tua vita a che ti servono cd, vinili e altro,
è un peccato invece perché si è persa l'abitudine,
come diceva qualcuno, di avere un bell'impianto HIFI a pezzi serarati,
(io avevo un Pioneer nel 1987 da 4x120W RMS in classe A) con equalizzatore stereo a 7 bande
separato, un suono ricco e corposo che oggi non si sente più da nessuna parte,
la musica ti avvolgeva anche a bassi volumi e potevi ascoltarla avvolto
dal suono senza disturbare nessuno...
Oggi per ricreare questo effetto ho visto un orologio che a quanto pare si mette al polso e
usato con dei banali auricolari sembra trasmetta al corpo quelle frequenze che gli auricolari non riescono ad
emettere, mha, tutta la musica relegata a un orologio!
BASSLET