@ orange1978
....con la differenza che questi artisti sono una piccola parte dell ingranaggio.
cosa sarebbe adelmo fornaciari senza david sancious alle tastiere, vinnie colaiuta o chi per esso sia alla batteria etc etc etc? praticamente poco e nulla.
almeno io le cose che ho prodotto discograficamente me le sono suonate io, programmate io e a volte pure mixate e registrate.
facile fare il fenomeno quando sei sul palco con santana a sinistra e pavarotti a destra.
secondo me questa gente é brava a fare il "frontman" e a vendersi, a chiamare collaboratori giusti etc etc etc...in quello si sono professionalissimi.
arrangiamenti unici per l'italia? ....ma ci stai prendendo x il culo? a parte che la sua influenza sugli arrangiamenti a diffenza ad esempio di un prince, sara si e no 25%....perche zucchero non suona le parti di basso sul disco, non suona il sax etc...vogliamo parlare di arrangiamenti unici per italia e mondo? gian piero reverberi....ennio morricone....trovajoli....bluevertigo...ma guarda a questo punto anche area, pfm, banco del mutuo soccorso....ma zucchero proprio no!
sono arrangiamenti furbi, molto professionali per pop star che imitano il blues americano, ma non chiamiamoli geniali, la genialitá é ben altra.
poi ma percheeeee se ho avuto una giornata difficile dovrei ascoltare un solo di hammond??? ahahhahaha....e la cosa li, la A80??? ma é un controller della minchia, e allora? adesso zucchero é un genio perche sul palco il tastierista usa la A80? ahahhahah.
Orange, facciamo distinzione tra il compositore musicista dal cantante personaggio. È chiaro che Sancious e altri musicisti di fama, si siano fatti un nome nel panorama italiano grazie a lui. Come del resto, Corrado Rustici che una volta abbandonato il carrozzone è andato a fare il produttore a Los Angeles, grazie a lui. La popolarità di un cantante può far decollare il successo a coloro che gli sono e gli orbitano attorno. Tecnicamente io prima di Luciano Luisi con il breath controller Yamaha, non avevo mai visto nessuno prima di lui, almeno in Italia. Perché all’epoca o leggevi riviste del settore oppure non capivi come fosse la tecnologia oltreoceano. Oggi c’è Internet. Prima no.
E tutto questo carrozzone che va e vende e spopola lo innalza sempre il pubblico, che nolente o volente da spinta a tutto quanto.
Quindi...a prescindere dai gusti musicali, diamo onore a chi ci ha impartito tutto ciò che la musica di buono ha da offrire e condividere.