@ maverplatz
Ho letto
l'articolo di Piero Scaruffi, articolo che potrei usare come esempio del perché detesto (da sempre) i critici musicali (ed io non sono nemmeno un fan dei Beatles).
D'accordo, è informatissimo sulla storia, sui personaggi, sulle influenze, sulla produzione,
ma da quale pulpito si permette di giudicare le capacità tecniche? Io non so se l'autore di tale articolo abbia mai imbracciato una chitarra elettrica od un basso.
Occorre inoltre considerare il livello tecnico medio relativo agli anni in questione ed il necessario apporto alle caratteristiche dei brani da eseguire; ad esempio, è come se si volesse sminuire le capacità tecniche di Andy Summers (chitarrista con una tecnica mostruosa) per le parti non complesse che suonava nei Police di Sting, ma perfettamente funzionali a tale musica.
Alcune perle:
“Paul McCartney...Come bassista non valeva l'ultimo dei bassisti rhythm and blues”
Ripeto: avete mai provato ad eseguire le linee di Paul (senza contare la difficoltà aggiuntiva del cantare mentre le si eseguono)? Avete mai provato a cambiarle? Sono già perfette così: i brani stanno “in piedi” con solo basso e voci.
Avete mai ascoltato attentamente la linea di basso di “Something” (brano di Harrison)?
“George Harrison era un chitarrista patetico al confronto degli altri in circolazione a Londra in quegli anni (Townshend degli Who, Richards dei Rolling Stones, Davies dei Kinks, Clapton e Beck e Page degli Yardbirds, e tanti altri meno famosi ma molto piu` originali).”
Richards ha composto dei riff straordinari, ma toglieva/toglie anche una corda dalle sue Telecaster per avere già pronto l'accordo di SOL maggiore (1-5: re-si-sol-re-sol) e spostare solo l'indice sul manico come barrè...
Clapton, Beck e Page sono dei fuoriclasse, ma Harrison (amico di Clapton) non hai mai poi così sfigurato: le sue rifiniture ed i suoi assoli in slide sono belli, suonati con gusto e non sono poi così semplici; provate ad eseguirli sulla chitarra!
“Ringo Starr suonava la batteria come qualsiasi ragazzo dell'epoca.”
Ringo suonava un po' meglio la batteria di qualsiasi ragazzo dell'epoca (es. Pete Best) ed è stato tra i primi a suonare la cassa “di punta” per dare più enfasi e volume (impronta nata dalla necessità di farsi sentire nei locali rumorosi di Amburgo).
ci va giù pesante Piero
difatti non dico che il suo pensiero sia condivisibile al 100%... anzi! concordo con tutte le tue considerazioni ma devi prendere atto che la "mission" di Scaruffi è quella di ricostruire la storia della musica contemporanea conferendo i meriti con quanta più precisione possibile, per quanto riguarda "tecnica" e i suoi criteri di valutazione fa un bel discorso in un disclaimer nel sito e devo dire che sebbene da un lato è una dichiarazione di ignoranza (non suona strumenti) dall'altro pone un metro di valutazione molto interessante che si basa su fattori quanto più oggettivi possibile anzichè basati sulle influenze e sui propri gusti. Nel suo discorso sui Beatles ti consiglio di soffermarti nelle parti riguardanti George Martin, e su quanto fosse influente (se non prepotente) nel loro lavoro; ha vinto parecchi premi per quell'articolo.
Quel che ho capito invece sarebbe il perchè molti brani dei Beatles suonino quasi sempre meglio fatti da altri: sembra che fosse proprio il target commerciale borghese con sound da "canzonette" per lo più a dettare le scelte artistiche delle loro produzioni; vedasi gli arrangiamenti vocali quando erano già in fase di archiviazione essendo stati abusati per tutti gli anni 50.... alla fin fine se ci pensi più o meno in quelli anni (metà60) c'era gente come i Cream o Hendrix o Zappa che aprivano il culo in quattro, non era solo questione di genere musicale, erano degli "scapigliati" quindi poco tollerati dai benpensanti dell'epoca, ragion per cui si cercava di orientare i gusti delle persone verso contenuti più frivoli e meno infervoranti.
Sgt Pepper è secondo me un esempio di emancipazione verso un sound rock coevo più maturo, ma che finisce per auto limitarsi per tornare sui propri passi; parliamo di un signor album con dei gran bei pezzi ma che suonano terribilmente anacronistici e il che è assurdo se pensiamo a chi suonava in quello stesso periodo, non so se mi sono spiegato.