Jaam ha scritto:
non c'entra nulla cosa piace o non piace a un pianista, qui si sta parlando del suono di uno steinway gran coda che è lo standard a cui si sono ispirati molti costruttori di pianoforti blasonati, anche tra gran coda steinway può esserci il modello che suona male perchè non è stato costruito a regola d'arte ma anche questo non c'entra nulla con il suono steinway che è un benchmark riconosciuto
per capirci Fazioli è famoso perchè cura maniacalmente ogni esemplare e tutti o quasi suonano bene mentre la critica che spesso si sente per la steinway è che non tutti i suoi pianoforti suonano come dovrebbero e questo perchè si è persa la cura maniacale nella costruzione, ma questo non c'entra con il suono che uno steinway costruito a regola d'arte deve avere
Premetto che ho sempre apprezzato molto gli Steinway che ho avuto la fortuna (più che il privilegio) di suonare.
Vorrei capire però, da tecnico, come è possibile definire una timbrica come uno standard. OK, si può fare un'analisi spettrale, vedere il contenuto armonico alle diverse dinamiche (pp, p, mf, f, ff) e seguirne il loro inviluppo, ma lo ripeto: ogni persona / ogni apparato uditivo sente in modo diverso.
Per esperienza: se faccio la dimostrazione di un nuovo diffusore acustico davanti ad una ventina di persone, ottengo almeno cinque / sei pareri diversi: chi di loro ha ragione?
La risposta in frequenza, la sensibilità (SPL 1 W / 1m), la massima pressione sonora , il peso, le dimensioni, etc...sono dati oggettivi.
Ad esempio, gli Stradivari non sono considerati uno standard ed un vanto della liuteria ?
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