@ anonimo
Alla fine mi par di capire che per un VI può convenire ios, ma se già si devono avere 4-5 suoni con qualche split/layer e/o cambio patch veloce, meglio una tradizionale workstation. A ognuno il suo. O no?
Considerando il tempo per le varie configurazioni app-audiobus-master (e sempre incrociando le dita che tutto funzioni come da aspettative).
L'unica rogna è che le tastiere adeguate al mio palato/budget si trovano a minimo 150km di distanza.. È soltanto per questo motivo che al momento mi interessa un iphone.
questo dipende dalla potenza del dispositivo, e dalle ns pretese in quantità (come hai detto tu) e qualità...é un gioco di equilibri tra questi fattori, e tra questi equilibri trovi quello che può fare per te.
ho sempre preferito le tastiere dal vivo,e tastiere con sezione master...proprio per dove non arrivo o arriva lo strumento per eguagliare certe sonorità.peró questi “cosi”( iphone ipad) si fanno sotto...in saletta quando uso i led di model d, mi dicono:” bestia ma esorcizzalo quel coso...
“
cosi come dici tu esprimono il massimo della qualita e affidabilita.
pero ho anche gia provato ad andare senza la microx e far fare tutto quello che fa la
microx ad iphone, (due app pilotate da due zone,bs 16i modulo multitimbrico basato su soundfont e synth one)si fa, ma perdi dei dettagli, devi semplificare la tua performance.
ottimo backup comunque...