Cosa è musica contemporanea? Cyrano...

anonimo 12-05-17 18.00
@ vin_roma
Tutto questo discorso è nato perché un editore vorrebbe vedere cosa uscirebbe fuori da uno che con il mio passato musicale si mettesse a scrivere qualcosa nell' ambito classico...

...stanno alla frutta? emo
secondo me è una bella idea
maxpiano69 12-05-17 18.04
@ vin_roma
Tutto questo discorso è nato perché un editore vorrebbe vedere cosa uscirebbe fuori da uno che con il mio passato musicale si mettesse a scrivere qualcosa nell' ambito classico...

...stanno alla frutta? emo
Magari no e invece potrebbe funzionare... (ovviamente se pagano funziona meglio emo)
vin_roma 12-05-17 18.29
@ maxpiano69
Magari no e invece potrebbe funzionare... (ovviamente se pagano funziona meglio emo)
Vorrebbero... sono io che ho frenato, voglio prima sperimentare anche se esperienze in questo campo ne ho avute, ma non mi sono mai piaciute.

E' un ambiente strano, con niente si cade nel banale, nel riciclato, si è facilmente preda di critiche ...forse per questo alcuni personaggi "creano" astrusità mimetizzate da avanguardia ...così nessuno avrà il coraggio di smentirle.

Anni fa stavo facendo dei lavori commerciali per una agenzia pubblicitaria e allo stesso tempo collaboravo con quello che non voglio nominare, l' autore di Experimentum Mundi..., la responsabile lo venne a sapere e mi fece: lavori con XXXX? MERAVIGLIOSO!!!!
Io: meraviglioso???
Lei: ah, ricordo quando ci fu l' occupazione delle acciaierie (intorno Napoli) e lui (il sig. XXXX) regalò agli operai che occupavano il sito la prima assoluta di un concerto con magli, seghe, martelli pneumatici... fu un evento meraviglioso!!!!! ...diceva lei!
Io: ma poveracci, oltre alle preoccupazioni per il loro futuro se so' dovuti pure subire un concerto di "musica concreta"???
maxpiano69 12-05-17 18.33
@ vin_roma
Vorrebbero... sono io che ho frenato, voglio prima sperimentare anche se esperienze in questo campo ne ho avute, ma non mi sono mai piaciute.

E' un ambiente strano, con niente si cade nel banale, nel riciclato, si è facilmente preda di critiche ...forse per questo alcuni personaggi "creano" astrusità mimetizzate da avanguardia ...così nessuno avrà il coraggio di smentirle.

Anni fa stavo facendo dei lavori commerciali per una agenzia pubblicitaria e allo stesso tempo collaboravo con quello che non voglio nominare, l' autore di Experimentum Mundi..., la responsabile lo venne a sapere e mi fece: lavori con XXXX? MERAVIGLIOSO!!!!
Io: meraviglioso???
Lei: ah, ricordo quando ci fu l' occupazione delle acciaierie (intorno Napoli) e lui (il sig. XXXX) regalò agli operai che occupavano il sito la prima assoluta di un concerto con magli, seghe, martelli pneumatici... fu un evento meraviglioso!!!!! ...diceva lei!
Io: ma poveracci, oltre alle preoccupazioni per il loro futuro se so' dovuti pure subire un concerto di "musica concreta"???
Ti seguo, ci sono indubbiamente delle insidie e solo tu puoi sapere se hai voglia di gestirle o in generale se questa proposta ti fa piú "paura" (in senso lato) di quanto ti possa allettare, professionalmente intendo.

Comunque XXX deve aver rischiato grosso a Bagnoli...
vin_roma 12-05-17 18.50
maxpiano69 ha scritto:
Comunque XXX deve aver rischiato grosso a Bagnoli...

Giusto! Bagnoli

Ma c' è sempre stata intorno a queste "manifestazioni di arte" una certa sinistra compiacente al di là delle reali capacità culturali.
anonimo 12-05-17 21.30
@ vin_roma
maxpiano69 ha scritto:
Comunque XXX deve aver rischiato grosso a Bagnoli...

Giusto! Bagnoli

Ma c' è sempre stata intorno a queste "manifestazioni di arte" una certa sinistra compiacente al di là delle reali capacità culturali.
Nella Russia di Stalin il tuo "amico" lo avrebbero spedito al gulag in un millisecondoemo
anonimo 12-05-17 21.34
Tornando in topic: io ripartirei da una ragionata riscoperta della polifonia poliritmica, dall'approfondimento dell'atonalità mahleriana e da uno studio critico e non estremista della serialità

Tenendo presente:

1) respiro
2) tessitura e densità di orchestrazione
3) connessione costante con le radici folkloriche
4) necessità di esprimere la verità
markelly2 14-05-17 14.14
Una volta si guardava a nuovi orizzonti salendo sulle spalle dei padri, oggi li si scansa strisciandogli direttamente da sotto le gambe, favendogli pure lo sgambetto.
vin_roma 14-05-17 15.02
@ markelly2
Una volta si guardava a nuovi orizzonti salendo sulle spalle dei padri, oggi li si scansa strisciandogli direttamente da sotto le gambe, favendogli pure lo sgambetto.
Bella metafora ...ma questo accade perché l' acquisizione di nuove possibilità è stata così abbondante e veloce da non permettere nessuna digestione, non è più neanche un fatto generazionale, oggi già le cose di cinque anni vanno in cantina.
anonimo 14-05-17 16.00
@ vin_roma
Bella metafora ...ma questo accade perché l' acquisizione di nuove possibilità è stata così abbondante e veloce da non permettere nessuna digestione, non è più neanche un fatto generazionale, oggi già le cose di cinque anni vanno in cantina.
Io credo che dovremmo tener presenti anche questi fattori:

1) nel passato esisteva una musica folklorica viva, conosciuta e praticata dal popolo

2) la musica colta (più o meno popolare) non si staccava mai completamente dalle radici folkloriche

3) oggi invece il popolo non conosce e non vive le sue radici folkloriche...al suo posto, si nutre di musica di consumo completamente artificiale e banale

4) la musica colta oggi non è più legata al sentire comune, quindi non può durare
vin_roma 14-05-17 20.31
@ anonimo
Io credo che dovremmo tener presenti anche questi fattori:

1) nel passato esisteva una musica folklorica viva, conosciuta e praticata dal popolo

2) la musica colta (più o meno popolare) non si staccava mai completamente dalle radici folkloriche

3) oggi invece il popolo non conosce e non vive le sue radici folkloriche...al suo posto, si nutre di musica di consumo completamente artificiale e banale

4) la musica colta oggi non è più legata al sentire comune, quindi non può durare
Cyrano, così salviamo solo Bartòk, Dvorak, Respighi e arriviamo agli anni '40 insieme a molti esponenti sperimentatori. Possiamo dire che dai poemi sinfonici i nuovi compositori hanno dirottato sui film? Potrebbe essere questo il punto di scambio? Un ramo ha continuato in una forma sinfonico/teatrale col cinema ed un altro si è costruito una nicchia di "raffinata evoluzione" emo prettamente musicale?
paolo_b3 14-05-17 20.44
Io però mi chiedo: innovare la musica può essere qualcosa che nasce spontaneo al tuo interno oppure un percorso, per quanto contorto, macchinoso e frutto di elucubrazione mentale, ragionato?
Riallacciandomi al concetto di folclorico (preferisco folcloristico) oggi la società sempre più rifugge dai momenti di aggregazione individuali.
Sostanzialmente la penso come Cyrano e Vin, ma non so se ho calcolato bene tutto.
SavateVoeanti 15-05-17 02.58
Cyrano ha scritto:
1) nel passato esisteva una musica folklorica viva, conosciuta e praticata dal popolo

Anche la musica rock ha fatto la stessa fine, potremmo considerare il rock musica popolare del '900?

Vin_romaha scritto:
Possiamo dire che dai poemi sinfonici i nuovi compositori hanno dirottato sui film?

Io ne sono sempre stato convinto

paolo_B3 ha scritto:
innovare la musica può essere qualcosa che nasce spontaneo al tuo interno oppure un percorso, per quanto contorto, macchinoso e frutto di elucubrazione mentale, ragionato?

Credo che se ci si sforzi di innovare per mantenere acceso il fuoco non funzioni, un po come un rapporto d'amore, se è finita è finita, a meno che la fiamma non si riaccenda, ma lo decide da sola
anonimo 15-05-17 07.38
@ vin_roma
Cyrano, così salviamo solo Bartòk, Dvorak, Respighi e arriviamo agli anni '40 insieme a molti esponenti sperimentatori. Possiamo dire che dai poemi sinfonici i nuovi compositori hanno dirottato sui film? Potrebbe essere questo il punto di scambio? Un ramo ha continuato in una forma sinfonico/teatrale col cinema ed un altro si è costruito una nicchia di "raffinata evoluzione" emo prettamente musicale?
Che certa musica da film sia stata l'ultima propaggine della musica colta occidentale lo sostengo da sempre...

Resta da vedere se anche questa spinta si è storicizzata e cristallizzata...
anonimo 15-05-17 12.49
In buona sostanza la riflessione é questa: cosa distingue la musica dal rumore?

Alcune idee:

1) il bilanciamento tra dissonanza e consonanza (ed il concetto, per quanto rimandato, affievolito e complicato, di risoluzione)

2) la struttura, sia essa melodica, armonica o ritmica: l'orecchio ha bisogno di percepire "struttura"

3) il respiro: per quanto siano accettabili momenti di convulso "caos sonoro", l'orecchio ha bisogno di respiro

4) l'equilibrio timbrico

5) la connessione psico-musicale al proprio milieu sociale, storico e culturale...il che divide la musica in "musica viva" e "musica storicizzata"

Ora se prendiamo molta della cosiddetta "musica contemporanea" non troviamo né struttura, né equilibrio tra dissonanza e consonanza, né coscienza timbrica, né respiro, ma solo un convulso pastone di dissonanze destrutturate, timbricamente monotone e sopratutto sempre uguale a se stesso...

Sull'ultimo punto é evidente come la musica contemporanea non parli assolutamente della Verità come essa si esprime all' "uomo medio", ma sia nel caso migliore un delirio iperintelletualizzato da intellighenzia piccolo borghese, e nel caso peggiore una pura truffa
vin_roma 15-05-17 14.03
Ai miei allievi, quando insegnavo, iniziavo sempre con questa premessa: la musica è un' espressione coordinata di suoni con lo scopo di emozionare l' ascoltatore...
quindi può essere di tutto, dalle espressioni sonore nei riti tribali alla Toccata e Fuga in Re min. di J. S. Bach.

Cyrano ha scritto:
1) il bilanciamento tra dissonanza e consonanza (ed il concetto, per quanto rimandato, affievolito e complicato, di risoluzione)

Certo, ed anche un semplice ritmo "ad libitum" contiene in se il climax di proposta e chiusura ciclo.

Cyrano ha scritto:
2) la struttura, sia essa melodica, armonica o ritmica: l'orecchio ha bisogno di percepire "struttura"

Ovviamente, quindi un episodio di "turbolenza" di frequenze o ritmi voluta per poi generare un' esigenza di soluzione.

Cyrano ha scritto:
3) il respiro: per quanto siano accettabili momenti di convulso "caos sonoro", l'orecchio ha bisogno di respiro

Mah, se l' esigenza è quella di creare ansia ...potrebbe anche non essere necessario.

Cyrano ha scritto:
4) l'equilibrio timbrico

Ma anche il parossismo può essere un' espressione musicale...

Cyrano ha scritto:
5) la connessione psico-musicale al proprio milieu sociale, storico e culturale...il che divide la musica in "musica viva" e "musica storicizzata"

Ovviamente con l' alternanza degli elementi si deve sempre creare un discorso logico, che inizia e finisce altrimenti, con la nostra abitudine alla tonalità, mandare a casa un pubblico con una bella cadenza plagale irrisolta sul Fa quando si è in Do ...potrebbe causare insonnia!!! emo

Cyrano ha scritto:
Ora se prendiamo molta della cosiddetta "musica contemporanea" non troviamo né struttura, né equilibrio tra dissonanza e consonanza, né coscienza timbrica, né respiro, ma solo un convulso pastone di dissonanze destrutturate, timbricamente monotone e sopratutto sempre uguale a se stesso...

Sai di Schaeffer e la Musica Concreta? Quella che si opponeva, montando nastri registrati con incisi emblemi umani, alla musica "astratta", quella "normale", fittizia, schiava e costretta dalle esigenze umane? ascoltate pure, fatevi una "cultura" emo: "Sinfonia per un Uono Solo"

Ammetto l' ignoranza ...non ci arrivo, non ne comprendo il motivo, la sua collocazione, non ho nessuna esigenza di ascoltare un Revox con pezzi di nastro raccattati qua e la...

Come dici tu ed anch' io: Truffa? Iperintellettualizzazione? Ermetismo opportunista?

No ...io ho ancora bisogno di questo: dal min. 12'05"...











paolo_b3 15-05-17 16.12
Concedetemi di fare un paragone, tanto ormai ci siete abituati ai miei sproloqui emo: la pittura.
Guernica a me non emoziona per niente, sebbene sia considerata dal mondo intero un capolavoro ed anche una pietra miliare.
Mentre invece Escher, che basa le sue opere sullo studio della prospettiva e quindi possiamo dire che sono frutto di un calcolo, mi affascina.
Forse alla fine il secondo è più affine al concetto di "struttura" di cui parla Cyrano? voi cosa pensate?
anonimo 15-05-17 16.14
@ paolo_b3
Concedetemi di fare un paragone, tanto ormai ci siete abituati ai miei sproloqui emo: la pittura.
Guernica a me non emoziona per niente, sebbene sia considerata dal mondo intero un capolavoro ed anche una pietra miliare.
Mentre invece Escher, che basa le sue opere sullo studio della prospettiva e quindi possiamo dire che sono frutto di un calcolo, mi affascina.
Forse alla fine il secondo è più affine al concetto di "struttura" di cui parla Cyrano? voi cosa pensate?
astrattismo e figurativismo sono concetti che forse sono applicabili, per traslato, anche in musica emo
paolo_b3 15-05-17 16.17
@ anonimo
astrattismo e figurativismo sono concetti che forse sono applicabili, per traslato, anche in musica emo
E quindi, tornando a bomba sui primi brani indicati da Vin, possiamo parlare di musica astratta?

Poi potremmo mettere in conto la pop art in cui addirittura il "prodotto" e totalmente avulso dalla logica del bello...
anonimo 15-05-17 16.23
@ paolo_b3
E quindi, tornando a bomba sui primi brani indicati da Vin, possiamo parlare di musica astratta?

Poi potremmo mettere in conto la pop art in cui addirittura il "prodotto" e totalmente avulso dalla logica del bello...
In Picasso, Mondrian etc c'é struttura, c'é cromatismo, c'é legame profondo con la terra e col mondo...equivalgono forse allo Schoenberg atonale o alla prima dodecafonia...

La musica contemporanea di oggi equivale alle porcate di certi inverecondi imbrattatele che ci prendono tutti per il kulo