Cyrano ha scritto:
Nel periodo socialista gli scaffali non erano vuoti (semplicemente non c'erano prodotti di lusso), la gente non faceva la fame (cosa che invece faceva sotto Eltsin quando l'oligarchia neoliberista si accaparrò tutte le risorse possibili).
Il problema non era nè la fame (il cittadino medio aveva le stesse risorse di adesso, ma i prezzi erano cinquanta volte inferiori) nè la sanità nè l'educazione...è che non si poteva essere "antisovietici"...tutto qui.
Gli "scaffali vuoti" è una metafora per dire che la propria situazione di vita materiale era misera in confronto (= relativamente) a quella di altri.
Quando nel 1989 i Berlinesi presero d'assalto in massa il muro di Berlino (e prima di loro gli ungheresi il confine con l'Austria), tanto da sopraffare le guardie di confine (che non avevano esitato in passato a sparare sui fuggiaschi), rischiando pure di beccarsi una raffica di mitra, non mi sembrava solo per un fatto di opinione.
Mi sembrava piuttosto perché loro avevano la Trabant (dopo dieci anni di fila d'attesa e tirare la cinghia), mentre una spanna di là dal confine c'erano le Mercedes e le BMW in pronta consegna dai concessionari. E la gente (loro parenti e vicini di casa fino al 1945) aveva i soldi per comprarle!!!
Non parliamo poi di generi di lusso (?) quotidiani quali i collant ed i jeans.
Tutti quelli che potevano lasciavano il blocco socialista per l'occidente. Da noi, neanche i Cipputi di paese (quelli con l'immaginetta di Togliatti in tasca) si sarebbero mai sognati di andare a vivere in Russia. E l'esproprio proletario andava bene fino a quando si trattava della roba degli altri, ma se gli parlavi della loro bicicletta, già non valeva più.
Cyrano ha scritto:
Oggi il ceto medio in russia fa la fame, deve fare due o tre lavori, vive in stamberghe coi fili elettrici penzolanti, meno di 10mq a persona, pavimenti sconnessi e patate lesse, carne una volta la settimana...per non parlare del proletariato.
Il ceto medio nella ex-DDR (Germania Est, quelli dalla parte sbagliata del muro di Berlino) invece ha un tenore di vita superiore a quello italiano. Eppure partivano anch'essi dal comunismo reale. Ma evidentemente la mentalità era ancora quella occidentale del 1945.
Cyrano ha scritto:
Vorrei anche ribadire che senza le lotte sindacali e socialiste, in Italia non avremmo nè la mutua, nè il diritto di sciopero, nè la pensione, nè il diritto alla conservazione del posto di lavoro, nè i contratti collettivi di lavoro etc etc...queste conquiste basiche della dignità del lavoratore le hanno portate i sindacati, non certo il liberismo ed il padronato
Mentre in Russia, dopo 70 anni di comunismo reale queste cose le hanno (avute)? Meglio che in Italia (dove il comunismo al governo non c'è mai stato)?
E tutte queste cose in Italia NON sono più così scontate per le nuove generazioni. Dato che in passato si è dato troppo a tutti, senza poterselo permettere, quindi facendo debiti lasciati in carico alle generazioni future.
Che non avranno niente, ed anzi dovranno pagare i bagordi dei loro nonni.