Deckard ha scritto:
Oggi come allora
Non proprio.
Oggi Rudess (che a me comunque non fa impazzire eh, ma è una realtà tastieristica) viaggia con una singola Kronos e cambia 12 suoni a pezzo.
Fino al 2003 wakeman si portava 8 tastiere, e una la usava per il suono di clavicembalo.Non ne ho mai capito il senso, il motif nel 2003 già c'era,poteva risparmiarsi 3 tastiere schiacciando un tasto per il cambio suono.
I tastieristi del passato (come i "folli tributisti" di oggi, consentitemi il termine) erano capaci di portarsi 50 chili di tastiera anche per un singolo suono. Oggi vedo il tastierista professionista (prendiamo il tastierista di Elisa) che certi suoni del cd (pad eterei, suonini,flautini,lead strani, cazzetti vari) non li riproduce affatto, o al massimo li riproduce con quello che ha,tra Clavia (onnipresente) e Yamaha/Korg. "Al diavolo le 8 tastiere di Wakeman"
(poi c'è rocchetti, che se si vestisse di rosso, sparirebbe del tutto tra le clavia
)
Deckard ha scritto:
risultato che si può ottenere con qualsiasi setup
Non proprio. Imho la "parità" in termini di "ingombro/peso/bontà dei suoni/editabilità" con clavia NS e Electro la ottieni con le workstation odierne di fascia media, ovvero Moxf e Roland Fa.
Se già parliamo di workstation di fascia alta tipo Motif e Kronos, tieni conto che non hai in nessuna delle 2 un clone di pari livello, ne comunque un editing cosi immediato (onore a kronos, che almeno ci ha provato con il touch a velocizzare le cose...) e devi considerare un peso (che parte da 15 chili della 61 tasti ai 28 dell'88 tasti) e un ingombro molto maggiore.
Deckard ha scritto:
non solo con i prodotti Clavia, anche se bisogna riconoscergli una predisposizione più spiccata in questo senso
Obiettivamente, molto più spiccata :) Continua a far la differenza.