@ ziokiller
L'unica cosa che mi dispiace è che, ad oggi, nessuno ancora è riuscito a fare un vero pianoforte a modelli fisici. Chi più o chi meno, sono tutti basati sui campionamenti, e per questo motivo si cerca di ottenere sempre la polifonia più alta, in modo da evitare quanto più possibile il note stealing durante il round robin (ma che vor di'?).
Se si trattasse di veri modelli fisici basterebbero 88 voci, come nel piano vero, o al massimo 243 voci quante sono le corde di un moderno pianoforte. Io ci sto studiando da un bel po', non lo nascondo, anche se lo faccio sporadicamente fra una cosa e l'altra, ma ancora non sono arrivato ad un risultato nemmeno minimamente accettabile, soprattutto perché la potenza di CPU richiesta è tale da essere improponibile anche per un moderno computer desktop. La letteratura disponibile sull'argomento aiuta solo a capire le basi della tecnica, ma non fa il suono.
Però sono fiducioso... prima o poi qualcuno ci arriverà e finalmente avremo un pianoforte digitale che suona e si comporta veramente come un piano acustico, anche se costerà tanto, peserà tanto e la gente continuerà a preferire i piani campionati
[OT]Alle 243 voci devi aggiungerne almeno una per la risonanza della cassa armonica e qualche altra per i rumori di pedali , martelletti etc... comunque resteremmo entro i limiti di <300 voci che di per se non é oggigiorno un numero esagerato. Il problema é, come dici tu, (posto di avere un modello fisico sufficientemenente buono) nella potenza di calcolo necessaria per simulare in real time il comportamento di ciascuna voce, in funzione anche delle altre e dello stato dei damper, eventuale half-pedal o repedaling, etc...
PS: Quando penso al physical modeling in campo audio mi viene peró da paragonarlo all'analogo in campo video (Raytracing e derivati): possibile che un processore grafico opportunamente programmato (penso ai processori hi-end di Nvidia programmabili via Cuda per il calcolo parallelo) non sia in grado di elaborare un modello fisico (con le dovute approssimazioni) di un fenomeno sonoro per quanto complesso, ma che per il risultato finale che deve generare (due forme d'onda L/R) dovrebbe essere comunque meno complesso (almeno credo) di un immagine 3D?[/OT]
Edited 16 Dic. 2015 14:18