Consiglio su acquisto casse amplificate cono da 12

neomelodici????????
Ed avete il coraggio di parlare male dei DJ???
Ajajaja!!!
Almeno non utilizziamo il riverbero in quel modo...!

Secondo me con una coppia di t10a se la cava... Le DSR 112 se li sognano dei bassi come le t10a... Se dal mixer metti un +2/+3 db riesci a tirar fuori dei bei alti (non come le FBT) ma esci molto bene
Da una cassa da 10" non puoi tirar fuori quella profondità nei bassi di una 12", e soprattutto quei bassi non andranno lontanissimo... Ma mi sento di dire che i bassi delle t10a ci sono e sono dignitosi.
Se si cerca una cassa per cominciare e spendere relativamente poco per un impianto affidabile e robusto... Sono le casse giuste..
Inoltre 16,5 Kg non sono troppi. Anzi.

Eh , intanto i neomelodici hanno alle spalle musicisti con in contro**
mentre spesso i DJ non si capisce quale strumento suonino....
Per quanto riguarda il reverbero stendiamo un plaid pietoso....

Bah... ci sono Cantanti e cantanti... Ci sono dj e dj.... molti Dj sono perfettamente in grado di fare jazz, cantare ed anche presentare....
Molti cantanti non sono sicuro che senza quel riverbero o quel microfono o ancora quel setup farebbero la stessa figura... Ma ovviamente è una opinione personale... Quindi opinabile.
Ogni zona ha le sue tendenze e per carità.... Non mi permetto di criticare un filone o qualcosa, credo che sostanzialmente una esagerazione rimane tale. Da qualsiasi parte arrivi.
Probabilmente questo filone lo sto vivendo molto enfatizzato nelle loro qualità, che a volte stento a mettere in rilievo (ovviamente è il fonico... non è che manca la voce....)
Il mio prof di pianoforte era (è) un direttore di orchestra ch ha suonato alla scala di Milano, questo non fa di me un fenomeno a mia volta... E credo che questo valga per tutti... Credo fermamente che chi ha le qualità emerga... Aggiungo che sono molto contento di aver studiato presso un conservatorio che mi ha potuto formare alla comprensione di cosa sia la musica da una prospettiva non propriamente teorica o tecnica oppure ancora quella prospettiva esclusiva che spesso chi ha studiato o studia musica crede davvero di avere. Ho conosciuto gente estremamente in gamba che ha dovuto (me compreso) poi intraprendere un lavoro piu' pratico (il badile e la tastiera non coesistono facilmente...)
Io ero davvero in mezzo a veri fenomeni, ricordo ai tempi Keith Emerson, passo' dalle nostre parti.. Ci suonammo assieme a 4 mani.. Una bella emozione... I saggi nell'auditorium, la storia della musica, composizione, teoria e solfeggio... Le visite a Teatro e gli aggiornamenti con i Guru di allora della musica classica...
Ma questo non fa di me un fenomeno. Fa di me (forse) qualcuno che ha potuto avere accesso a delle nozioni che altri magari non potranno...
Faccio il Dj? E' vero, credo di farlo a titolo poichè la musica la conosco, l'ho studiata, l'ho vissuta e la vivo.
Scusate, se vi sentite toccati da quello che ho detto neomelodici, non ce l'ho con il movimento. Assolutamente, con qualcuno che secondo lui "è sempre colpa del fonico" si...

Tranquillo, l'ultima cosa che potrebbe toccarmi è una sana critica ai neomelodici..che rispetto per il loro genere ma non amo per niente...
Se hai avuto il piacere di avere a che fare con i grandi dell'epoca è sicuramente segno che orbitavi in un contesto musicale molto valido...io l'unica cosa a quattro mani che sono riuscito a fare e stata una torta di mele...

Beh.. hai detto niente???

molti neo neo (quelli nuovi) spesso usano stratagemmi, ma su 100 i farlocchi sono 10, su 100 digey (l'ho scritto apposta male ) magari ce ne fossero 10... bravi...

Puo' anche essere.. Tieni conto che il diggei utilizza musica fatta da altri, e spesso esce della schifezza...
Altra cosa importante il Diggei deve far divertire, deve muovere la gente, non emozionarla con "viaggi" musicali...
è un altro tipo di servizio.... L'artista deve entrare con il proprio personale talento dentro le persone come un pittore, il Diggei è come un museo.... Propone una sequenza di opere che se sono buone accattivano, se non lo sono..... Bluf... anche se si remixa, interviene.... è un contesto diverso rispetto al live..

bisogna andare alle origini per ritrovare il vero dj:
colui che gioca con i dischi: inteso come gioco di prestigio capace di far ballare tutti quasi come per magia.
allora in base al contesto la tipica "mixata a tempo" puo anche non servire!
- compleanno/ matrimonio ecc: non serve, spesso va cambiato il disco prima che stanchi, e parlato su parlato/synt su synt non va.. allora meglio un taglio netto ma preciso! .. magari esaltato (per non creare noia devi far capire che il disco è cambiato) dal vocalist, figura tipica degli anni 80, spesso era il dj stesso ad essere animatore e vocalit!
un compleanno da ballo eseguto bene, non ha giochi con musica bassa, giochi di prestigio ecc, ma ha una durata di ballo estesa con pista piena e la bravura sta anche nel cambiare i generi in base alle esigienze!
- discoteca: il mix in time ci sta, ma non per forza è necessario, poi dipende dal genere! serve sopratutto un buon vocalist..

invece per il solito discorso ignoranza:
compleanni: si predilige chiamare chi ti porta a meno effetti fumo, proiettore per far vedere il video che i bimbominkia han fatto con moviemaker e il prezzo è il fattore dominante, tanto ormai ai compleanni non ballano piu!.. si è vero, nel 90% dei casi.. quando chiamate il dj di mer..a!!!
discoteca: selezione pessima e mixaggi perfetti come battute ma in punti del disco improponibili grazie al sync, il fattore della scelta generalmente non è che selezione fai e cme la fai, ma quanta gente porti e che lista mi puoi fare!


questi dj da disco diventano poi popolari nei compleanni di quelli che vanno in discoteca e vogliono il dj figo, compleanni che spesso finiscono allo sfacelo, perchè una cosa è far ballare 100 persone che hanno pagato il biglietto per ballare, e un'altra e far ballare 40 persone che on venuti per amicizia parentela ecc..

Il discorso è piu' complesso...
L'artista omnicomprensivo non va... non basta, se davvero facesse lui la differenza basterebbe chiamare "IL TAL DJ" e la serata è fatta...
Il problema è diverso... Ed è molto complesso... Dal genere che fai occorre adeguarsi alle esigenze... Fai house? allora ci stanno i tagli netti, i rientri, le pause etc.., fai anni 90? Ci stanno i virtuosismi mooolto meglio farlo in vinile potendo... Fai deep house? Volumi non troppo alti, selezione quasi maniacale per non spingere il pitvh a +- 2%, Fai anni 80? Si ritorna sui virtuosismi (ma non su tutti i brani) meglio ancora su vinile, FAi salsa? allora non puoi tagliare il brano prima dei 30" dalla fine pena la fustigazione....
vuoi fare il fenomeno? ti prepari una/due/tre tracce ad hoc con cubase se in digitale e 3/4 dischi giusti e fai il fenomeno... Entri nelle canzoni e produci in diretta un remix... Ma questa è un'altra cosa... Se voglio ballare e trovo il fenomeno da baraccone che non mi permette di godermi il brano vado via e non torno piu'....
In sintesi O faccio il fenomeno o faccio ballare la gente.... A meno che non ci sia l'evento con la RAI o Mediaset del tipo che "sa solo tutto lui"... Frega fino ad un certo punto... Deva far parte dello spettacolo ma non è lui lo spettacolo... Per questo un dj da 20 euro con virtual dj funziona quanto uno bravo all'atto pratico... Senza togliere nulla a nessuno...
C'è "mercato" e "mercato".

esatto, il dj non è il protagonista, bensì la pista!
la tecnica di mixaggio viene cmq dopo la selezione dei pezzi e la bravura col microfono!

Per carità... Ho visto far vuotare delle sale per eccesso di protagonismo del Dj...
Occorre professionalità o per lo meno buona volontà....