kurz4ever ha scritto:
Sì beh, Jupiter, Oberheim, Prophet, Ensonic, Arp riprendono come idea quella di Moog, non sono strumenti originali, sintesi sottrattiva.
Non è un questione di idea o di sintesi, ma di suono.
Gli analog synth citati avevano una fortissima personalità, seppur condividevano la stessa tipologia di sintesi avevano un loro suono personale creato da quell'insieme "vivente" di transistors, resistenze, condensatori, etc.
Questa peculiarità si è persa col sampling, nel quale la differenza del suono tra strumento e strumento la fa la campionatura, non l'elettronica.
kurz4ever ha scritto:
Ma negli ultimi 15 anni ...qualcosa di nuovo?
Di nuovo c'è gli strumenti stanno sempre più imitando i suoni storici.
Piano, rhodes, hammond, vox, solina, clavinet, wurli, prophet, oberheim, dx7, polisix, e chi più ne ha più ne metta... eccoli qui i "suoni nuovi" che ci propongono adesso sulle tastiere.
Oggi giorno la tastiera che clona meglio i suoni storici vende più delle altre, facci caso.
La kronos ad esempio cos'è?
Sostanzialmente un imitatore di pianoforti, rhodes, dx7, polisix, ms20, hammond.
Un Nord stage2 cos'è?
Sostanzialmente un imitatore di pianoforti, rhodes, hammond, e una sezione VA synth con la quale però si può caricare campioni di synth storici.
Campioni di synth storici!
Tutto quello che a noi pare innovazione, se andiamo a scavare ci troviamo poco o nulla di innovativo, bensì ci troviamo un sacco di samplig e di clonazioni di strumenti passati.
E fin qui nulla di male.
Ma la vera domanda è: perchè continuano a clonare suoni del passato?
Ci sarà un motivo presumo.
Il motivo per come la vedo io è che, dopo aver fatto il giro di ruota nelle tecnologie sonore, ci si è resi conto che i suoni del passato erano tosti, altro che "passati", e nonostante l'epoca moderna in cui viviamo era ancora sorprendentemente attualissimi, quasi irrinunciabili.
Per cui giù tutti a fare la gara a chi propone le migliori workstation zeppe di sampling e clonazioni di tutti i tipi, cioè anzichè spingersi verso nuove direzioni si è scelto di fare marcia indietro e proporre soluzioni standard "rivisitate" in digitale.
Naturalmente non per tutti è così, ci sono aziende che qualcosa di innovativo lo propongono, ma "innovativo" non sempre è uguale a "è bello".
Hai citato giusto il K5000 e la sua sintesi additiva.
Synth interessante, indubbiamente, per certi versi innovativo, credo possiamo dirlo.
Ma la sua innovazione nascondeva anche una gestione per nulla facile che ne minava l'innovazione stessa.
Avevo già fatto questo discorso in un altro topic: innovazione non è solo la tecnologia o la sintesi usata, ma è come riesci a crearci qualcosa di valido e di usabile.
Avere un synth che per fare un suono decente ci metti un giorno intero, non è "innovazione".
L'innovazione avviene quando uno strumento è talmente ben congegnato da permettere al musicista di creare suoni stupendi e versatili in tempo rapidissimo!
Quello sì che è uno strumento innovativo.
Un piccolo Moog analogico è uno strumento innovativo che risponde perfettamente a questo concetto.
Un Korg M3 non lo è!
Farà più suoni, sarà più potente, ma di innovativo non ha niente, a partire da un'interfaccia macchina/musicista penosa che non ti permette di fare niente senza tamburellare sul display.
(proseguo sotto)