rispolvero il 3d per raccontarvi una cosa.
Sabato sera sono andato a cena da una coppia di amici, e lui mi racconta che ha iniziato a strimpellare da autodidatta. Mi chiede di suonargli qualcosa e tira fuori la sua tastiera:
Yamaha ypt-220. Costo: 95 euro in un megastore di elettronica.
Prima occhiata: uhm, ha le prese midi in e out. 5 ottave! Ingresso per pedale sustain! Keybed: dignitosa è dire poco. Mi sono passate sotto le mani tastiere che costano almeno 10 volte tanto ma con meccanica scandalosa. In proporzione al prezzo, ovvio.
Potrei sbagliare, ma non mi stupirei se fosse la stessa keybed del moxf6.
Accendo: beh, la prima cosa che salta all'occhio, anzi alle dita, è l'assenza di dinamica. E ben, fosse una prova l'abbandonerei qui. Ma è una serata tra amici, e vado avanti. Scorro i suoni: piano a parte, che senza dinamica è imbarazzante, passo per flauto, sassofoni, ottoni, bassi acustici ed elettrici... ma che belli.
Me li immagino suonati con la dinamica e magari un velocity switch. Solo uno. E li vedrei su una tastiera da 5-600 euro, tranquillamente. Tanti altri suoni (la maggior parte, per onestà) sono molto General Midi, nella cattiva accezione del termine. Però mi ronza sempre in testa il prezzo. 95 euro.
Provo gli styles: carini, suonabili, con suoni migliori sarebbero molto più musicali. Basterebbe questo.
Risultato: serata divertente, suonato un po' di tutto, e sono tornato a casa con la vaga impressione di presa per il culo. Vero che non c'è nient'altro: styles e suoni non sono editabili, non c'è sequencer propriamente detto (anche se mi pare si potesse registrare qualcosa). Non c'è mp3 player, nè ingresso audio (per un microfono, che so).
Però... 95 euro, cavolo. Migliaia di euro per oggetti bensuonanti,
bensuonantissimi, ci mancherebbe. Che fanno pure il caffè. E con una manciata di euro, questa Yamaha.
Dov'è l'inghippo?