NEWS : Nord electro 4 HP

anonimo 04-10-12 01.07
scusa ma a me non frega nulla di cosa campionano, ci metto le mani sopra e ricevo delle sensazioni, più si avvicinano ad un acustico e meglio è, e non parlo solo di suono ma di sensazione generale tasto/suono.
efis007 04-10-12 01.12
Ma un NS2 con sample Bosendorfer XLR l'hai mai provato?
anumj 04-10-12 02.52
@ anonimo
scusa ma a me non frega nulla di cosa campionano, ci metto le mani sopra e ricevo delle sensazioni, più si avvicinano ad un acustico e meglio è, e non parlo solo di suono ma di sensazione generale tasto/suono.
Sensazioni, rispettabili certamente, ma restano sensazioni e in quanto tali soggettive e non supportate da nessun tipo di riscontro tecnico.

Io trovo che il Nord Stage sia uno strumento impressionante per il suo potenziale, la sua robustezza e la forza con la quale riesce ad imporsi nei mix più affollati.

La mia personale sensazione è quella di avere uno strumento concepito con grande professionalità e costruito a mano da una piccola fabbrica di stoccolma ( qui il nuovo video clavia ), con il quale riesco a risolvere ogni giorno in pochi minuti quelle problematiche tipiche di chi suona dal vivo o in studio in progetti diversi tra loro.







anonimo 04-10-12 09.50
@ efis007
Ma un NS2 con sample Bosendorfer XLR l'hai mai provato?
ho provato il nord piano 2
anonimo 04-10-12 09.55
@ anumj
Sensazioni, rispettabili certamente, ma restano sensazioni e in quanto tali soggettive e non supportate da nessun tipo di riscontro tecnico.

Io trovo che il Nord Stage sia uno strumento impressionante per il suo potenziale, la sua robustezza e la forza con la quale riesce ad imporsi nei mix più affollati.

La mia personale sensazione è quella di avere uno strumento concepito con grande professionalità e costruito a mano da una piccola fabbrica di stoccolma ( qui il nuovo video clavia ), con il quale riesco a risolvere ogni giorno in pochi minuti quelle problematiche tipiche di chi suona dal vivo o in studio in progetti diversi tra loro.







come ti ho detto prima stiamo parlando di due cose diverse, il nord stage è una gran macchina se paragonata ai concorrenti, io parlo di nord piano e lo paragono agli altri stage piano di uguale fascia.
cotosso 04-10-12 11.14
io ho un NS2 e mi ci trovo benissimo, concordo comunque con superbaffone sul fatto che i piani per quanto belli sono migliorabili (per quanto questa affermazioni potrebbero essere usata per qualsiasi altro strumento emo )
Forse superbaffone intende una certa "statiticità" del timbro al variare della velocity applicata?

Riguardo alla memoria... potremmo averne di più... ma il problema attualmente è il rilascio di nuovi campioni, nel mio NS2 ho ancora spazio per diversi suoni, ma se non li rilasciano....

anche un piano da 400 MB potrebbe essere sensato...o un rhodes da 100MB... forza Clavia... un piccolo sforzo!!!
Dadopotter 04-10-12 11.34
secondo me ci sono due fattori diversi da analizzare: il suono, la dinamica

il suono: è sicuramente il punto di forza, è completamente modificabile (e con facilità!) da ogni utente per trovare la struttura migliore anche in live. quante volte mi è capitato di usare l's90es con un eccellente piano in ambienti dove avrei voluto regolare con facilità mentre suonavo il suono e la cosa mi era impossibile!!!

la dinamica: qua la discussione diventa moooooolto personale, io posso dire che per me non è la migliore ma cavoli a 18kg non era facile fare di meglio, solo casio a mio avviso ha trovato una dinamica buona in peso basso.
inoltre non dimentichiamoci che se si suona un piano elettrico è meglio la tastiera del nord a quella per esempio yamaha che la trovo troppo dura per la maggior parte del tempo!!!
efis007 04-10-12 14.28
superbaffone ha scritto:
ho provato il nord piano 2

Si ma con che campione?
Parlare di NS2 o di NP2 non ha senso, non è come parlare di CP5 in cui sai già come sarà il suono di piano.
Nei Clavia è importante sapere che campione si sta suonando, se è Yamaha, Bosendorfer, Steinway, etc, e se tale campione è quello catturato ravvicinato, a distanza, a caperchio chiuso o aperto, etc.
La sample library specifica bene come sono stati campionato quei sample, ed è normale che il suono cambi da sample a sample.
Inoltre ricordarsi una regola determinante dei Clavia: mai ascoltarli in mono! emo
Se siete soliti usare i Clavia in mono sul palco toglietevi questo vizio perchè i Clavia fanno veramente schifo sentiti in mono.
Necessitano assolutamente l'ascolto stereo con due monitor (o cuffia), guai ad ascoltarli in mono, diventano inascoltabili, il suono si smagrisce, si ridicolizza, sembra una scatoletta.
Qualcuno dirà: "si ma anche gli altri stage piano suonano più freddi in mono".
Vero, ma mai quanto i Clavia.
Le campionature dei Clavia tengono troppo conto dell'ambiente con cui sono stati ripresi, è parte essenziale del loro suono, e se li si priva di questa "panoramicità ambientale" (cioè li si sente in mono) fanno schifo, è come ascoltare un VintageD in mono: un obrobrio (provateci).
Con Clavia la parola mono non esiste.
Va usato sempre rigorosamente stereo, con cuffie, o con una coppia di spie L & R.
Ve lo dico da possessore di NS, per cui sperimentato di persona centinaia di volte sul palco.
Un Casio da 300 euro (in mono) suona meglio di un Clavia.
In mono però!
anonimo 04-10-12 14.45
ho provato tutti i preset di piano in cuffia...

in uno strumento come il nord stage i piani svolgono il loro dovere considerato l'indirizzo dello strumento, sul nord piano dove il suono di piano è il 99% dello strumento siamo a un livello inferiore rispetto ai concorrenti jap.
Edited 4 Ott. 2012 12:47
anumj 04-10-12 18.25
@ anonimo
ho provato tutti i preset di piano in cuffia...

in uno strumento come il nord stage i piani svolgono il loro dovere considerato l'indirizzo dello strumento, sul nord piano dove il suono di piano è il 99% dello strumento siamo a un livello inferiore rispetto ai concorrenti jap.
Edited 4 Ott. 2012 12:47
Per me l'indirizzo dello strumento non influisce sul giudizio. Il mio campione di piano preferito resta il Kurzweil dell'espansione piano sul K2500, che tutto è tranne uno stage piano.

Uno strumento suona bene oppure no e i pianoforti clavia sia sui NP che sui NS suonano alla grande imho.
anonimo 04-10-12 20.10
appurato che abbiamo una concezione diversa su come deve suonare uno stage piano emo
efis007 04-10-12 20.21
cotosso ha scritto:
io ho un NS2 e mi ci trovo benissimo, concordo comunque con superbaffone sul fatto che i piani per quanto belli sono migliorabili (per quanto questa affermazioni potrebbero essere usata per qualsiasi altro strumento emo )
Forse superbaffone intende una certa "statiticità" del timbro al variare della velocity applicata?

I Clavia non hanno nessuna staticità del timbro, sono campionati ad almeno tre livelli di dinamica (come quasi tutte le altre marche) e reagiscono perfettamente al tocco della tastiera.
La curva dinamica è regolabile, tutte le tastiere lo fanno.
Sui Clavia è a 0 di default, ma può essere settata a 1, 2, 3.
Chi ama il piano "caldo" la tiene a 0.
Chi ama il piano che spacca, rock, che si apre molto al tocco, non deve fare altro che pigiare l'apposito bottone e mettere la curva dinamica a 2 o a 3.
Il suono cambierà tantissimo.
La curva dinamica va sempre regolata in base alla tastiera (intesa proprio come tastiera, ossia i tasti).
Esempio, quando suono il vst Vintage D pilotandolo con l'M3 devo abbassare la curva dinamica al Vintage D altrimenti squilla troppo.
Quando lo suono col NS devo fare l'opposto, devo esaltare un pelino la curva dinamica al Vintage D altrimenti non ottengo mai uno "squillato aperto".
Essendo le stastiere M3 e NS diverse, comunicano al Vintage D una dinamica diversa, quindi è normale che il Vintage D vada regolato per comportarsi bene con ogni tipo di tastiera.
La tastiera è importante, è lei a dire al suono quanto di più o di meno deve essere dinamico.
Per come è fatta la tastiera dei Clavia (la 88) bisogna fare la stessa cosa dallo strumento stesso, alzargli un pelino la curva dinamica (io la tengo solitamente a 1, e la porto a 3 quando ho bisogno di un suono di piano più aggressivo rockeggiante) affinchè trasmetta ai suoi suoni interni una corretta dinamica (variabile a seconda dei proprio gusti e di tocco della mano).
Mai ascoltare un Clavia tenendo la curva dinamica a 0: anche pestando forte sui tasti il suono non si aprirà al massimo e vi perdete ovviamente parte del suono.
Meglio a 1 o a 2.
Edited 4 Ott. 2012 18:45
efis007 04-10-12 20.25
Dadopotter ha scritto:
la dinamica: qua la discussione diventa moooooolto personale, io posso dire che per me non è la migliore ma cavoli a 18kg non era facile fare di meglio, solo casio a mio avviso ha trovato una dinamica buona in peso basso.
inoltre non dimentichiamoci che se si suona un piano elettrico è meglio la tastiera del nord a quella per esempio yamaha che la trovo troppo dura per la maggior parte del tempo!

Occhio a non confondere la dinamica con la pesatura/tocco della tastiera, sono due cose diverse.
tsuki 04-10-12 22.33
Mi piacerebbe se tu spiegassi un po' piu' estesamente questo concetto. Infatti nelle tastiere dotate delle opportune regolazioni,quando selezioni la curva di dinamica e l'off-set vai ad influenzare proprio il touch,la risposta della tastiera al tuo tocco.La mia idea di dinamica è che sia l'escursione tra il pianissimo ed il fortissimo,e la dinamica quindi-secondo il mio ragionamento-sarebbe l'azione fisica necessaria a coprire questa curva pp-ff con le varie sfumature intermedie che si vogliono raggiungere.Sbaglio? Se si' correggi pure il mio ragionamento,potrebbe anche essere non corretto.emo
efis007 05-10-12 00.17
tsuki ha scritto:
Mi piacerebbe se tu spiegassi un po' piu' estesamente questo concetto. Infatti nelle tastiere dotate delle opportune regolazioni,quando selezioni la curva di dinamica e l'off-set vai ad influenzare proprio il touch,la risposta della tastiera al tuo tocco.

Esatto.
Quando piloto il NS (via midi) usando l'M3-73 con tastiera semipesata ottengo una ampiezza dinamica superiore, ossia basta poco affinchè il piano del NS schizzi a mille (suono FF).
Essendo la tastiera dell'M3 semipesata è difficile dosare il tocco e il risultato è un suono che volge quasi sempre dal MF al FF, è difficile fare un PP.

Quando invece suono il NS con la sua tastiera pesata 88 avviene la cosa contraria, il suono è più dosabile nei PP, ma è difficile tirar fuori il FF, bisogna pestare davvero forte per ottenerlo e si rischia di farsi male le dita.
Ampliando sul NS il valore "dynamics" portandolo da 0 a 3 ecco che si ottiene più o meno le stesso effetto dinamico del NS pilotato con l'M3: i fortissimi saltano fuori e non è più richiesta una pressione esagerata delle dita.
Per contro però bisogna essere più morbidi nel tocco per riuscire a fare i PP perchè basta poco affinchè quei pianissimi diventino dei P o dei MF.

La curva dinamica del NS è fatta per personalizzare il suono in base alla tipologia di mano.
Le nostre mani non sono sfortunatamente tutte uguali.
C'è la mano che ha un "range di forza" che va da 0 a 70.
E c'è la mano che ha un "range di forza" che va da 0 a 127.
Chi ha la mano con un range di forza deboluccio ha automaticamente un range dinamico diverso da chi ha una mano con un range di forza ampio.
Ossia chi ha la mano possente può tranquillamente gestire i pianissimi e i fortissimi usando esclusivamente il suo ampio range di tocco.
Chi invece ha la mano deboluccia si troverà bene a fare i pianissimo, ma faticherà a fare i forti e i fortissimi proprio a causa di mancanza di forza nel tocco.

Ed è quì che interviene il "dynamic" settabile sulle tastiere.
Il Dynamic permette anche a chi ha una mano debole di ottenere lo stesso FF di chi ha la mano possente senza che si scassi le dita o si faccia male.
E per i PP (pianissimo), che succede, li perde?
Nessun problema.
Se il musicista ha una mano deboluccia riuscirà comunque ad ottenere dei PP perfetti perchè è proprio il tocco debole della sua mano a consentirgli di fare agevolmente un PP (logica elementare: mano debole=mano abituata a toccare pianissimo).

Ecco perchè dicevo che il NS non va suonato tenendo il dynamic a 0.
Il dynamic va sempre settato in base al "range di forza" che possiede la tua mano.
Se hai una mano potente puoi tenerlo a 0, e riuscirai a fare bene i pianissimi e i fortissimi.
Se hai una mano debole è assolutamente necessario che porti il dynamic a 2-3, e riuscirai a fare bene sia i pianissimi e sia i fortissimi.

Questo discorso non si limita solo al NS.
La "taratura dinamica" va fatta su tutte le tastiere, è importante.
Il perchè è semplice: ogni mano è diversa dall'altra!
E il dynamic l'hanno inventato proprio per agevolare il tocco di ogni mano, e far sì quindi che si possa apprezzare il suono della tua tastiera (suonata con la TUA mano) in tutta la sua gamma dinamica, dal pianissimo al fortissimo. emo
Edited 4 Ott. 2012 22:30
efis007 05-10-12 00.48
efis007 ha scritto:
C'è la mano che ha un "range di forza" che va da 0 a 70.
E c'è la mano che ha un "range di forza" che va da 0 a 127.

Mi autoquoto anche per dire che c'è chi ha la mano che va da...chessò... 60 a 127.
Cioè ci sono anche le mani alla "rockettaro" abituate a pestare sempre a dismisura le quali, per loro natura, faticano a fare i pianissimo e i piano.
In questo caso la taratura dinamica serve anche a loro.
Ma fatta al contrario.

Chi ha la mano deboluccia (supponiamo da 0 a 80) deve diminuire la taratura dinamica, così che toccando a 80 lo strumento gli dia 127.

Chi ha la mano pestosa (supponiamo da 60 a 127) deve aumentare la taratura dinamica, così che toccando a 60 lo strumento gli dia 0 (ok zero è impossibile, equivale a non suonare, facciamo 20).

In pratica è tutto un gioco di forze e risposte.
C'è la tastiera.
C'è la mano.
C'è il suono.
La tastiera trasmette al suono la dinamica (PP, P, MF, F, FF).
Ma la tastiera è solo un "trasduttore", da sola non fa niente, serve la mano.
Ma la mano è diversa da ognuno a ognuno, e ha anch'essa una sua "gamma dinamica" (intesa con "forza dinamica", cioè tocco, forza del tocco).
Affinchè lo strumento suoni bene nelle MIE (o tue) mani bisogna trovare il giusto equilibrio tastiera/mano/suono.

La tastiera sfortunatamente non si può cambiare: quella è e quella rimane.
Le mani idem, sono quelle, e una mano debole non avrà mai la forza di un cazzotto di Tyson.
Rimane un solo elemento che ci permette di venirci in aiuto: il dynamic, ossia far capire allo strumento "guarda che col mio tocco devi suonare nel modo xxx anzichè nel modo yyy".

Ecco perchè io, con la "mia" mano, e il mio NS, mi trovo molto bene settando il dynamic a 1.
Se lo tengo a 0 faccio fatica a fare i FF, ho un suono di piano che non mi si apre mai completamente (come avviene appunto nel FF).
Se lo tengo a 3 ho un suono di piano che spacca (lo uso solo nei rock, per avere appunto un suono di piano sempre FF).
Se lo tengo a 1 ho il giusto equilibrio che mi consente di fare agevolmente sia i PP, sia i FF, usando il giusto grado di forza nel tocco.
Del "mio" tocco ovviamente! (il quale per forza di cose sarà diverso da un'altra mano).
emo
Edited 4 Ott. 2012 22:53
tsuki 05-10-12 01.18
emo Grande spiegazione.Un bel THANKS PER TE
anumj 05-10-12 01.31
@ anonimo
appurato che abbiamo una concezione diversa su come deve suonare uno stage piano emo
Personalmente lo stage piano deve garantirmi versatilità, varietà timbrica, controllo midi e velocità di programmazione.
non pretendo con piano digitale (o con un vsti) di poter prendere per il culo l'ascoltatore illudendolo che si tratti di un vero piano acustico, nè in studio nè dal vivo.
In entrambi i casi se serve il suono ricco di un buon piano acustico, allora non ci sono surrogati che tengano, e non credo ce ne saranno mai.
Lele75 05-10-12 02.28
siamo gli eterni insoddisfatti...emo
se pensiamo alle meccaniche e ai suoni di piano degli anni 90 e li dovessimo paragonare ad oggi potremmo dire che semplicemente abbiamo raggiunto la perfezione....
ma oggi abituati agli attuali suoni di piano rimaniamo sempre insoddisfatti e cerchiamo chissà che cosa....chissà dove andremo a finire...emo
Cmq la risposta dinamica di un meccanica pesata deve essere direttamente proporzionale alla qualità della meccanica....
non avrebbe senso un ottima meccanica con una scarsa risposta dinamica...mentre il contrario avrebbe senso...emo
Edited 5 Ott. 2012 0:30
anonimo 05-10-12 03.35
@ anumj
Personalmente lo stage piano deve garantirmi versatilità, varietà timbrica, controllo midi e velocità di programmazione.
non pretendo con piano digitale (o con un vsti) di poter prendere per il culo l'ascoltatore illudendolo che si tratti di un vero piano acustico, nè in studio nè dal vivo.
In entrambi i casi se serve il suono ricco di un buon piano acustico, allora non ci sono surrogati che tengano, e non credo ce ne saranno mai.
continui a parlare di suono io parlo di interazione tasto suono è quello il problema del nord piano secondo me, come ti ho detto abbiamo concezioni opposte.


probabilmente suoniamo in contesti musicali diversi, per il tipo di musica che faccio mi serve un piano che sia il più realistico e profondo possibile, in altri ambiti musicali potrebbe andarmi bene anche il piano del mox, non penso che un pianista "puro" possa trovare il nord piano superiore ad un cp5 o ad un rd700nx, anzi tra i pianisti che conosco so per certo che considerano il nord piano inferiore e quando è capitato di parlarne avevamo le stesse sensazioni sullo strumento.


è dura prendere per il culo il pubblico quando ti vede seduto dietro un fp7 emo però il problema non è quello che sentono loro, ma le sensazioni che io ricevo dallo strumento, ci sono vst che ad ascoltarli si avvicinano molto ad un pianoforte vero (alle volte è difficile distinguerli) il problema è che quando li suoni non ricevi le stesse sensazioni, il nocciolo quindi non è quello che sente il pubblico ma quello che sento io, e un buon stage piano deve darmi sensazioni il più vicino possibile ad un piano acustico.
Edited 5 Ott. 2012 9:15