La fine del pianoforte acustico ?

MarcoC 03-01-12 19.09
A mio modesto avviso il pianoforte (che per me è quello che voi chiamate "acustico") ed il "pianoforte" digitale sono e saranno sempre due strumenti ben distinti.
Sono d'accordo che dal punto di vista dell'ascoltatore medio non c'è ormai grande differenza, ma dal punto di vista del pianista c'è eccome.
Al momento posseggo un Kawai a coda, uno Shulze&Pollman verticale, un CP5 ed un CP33 e vi posso garantire che questo in cui li ho elencati è l'ordine di preferenza con il quale li suono.
Il CP5 è un bellissimo strumento, ne sono molto soddisfatto, ma se potessi preferirei di gran lunga suonare con il verticale, non vi dico poi del Kawai . . . .
A parte quanto già detto sul discorso della meccanica e delle sensazioni che da suonare uno strumento "vero", dal mio punto di vista è anche una questione di percezione del suono.
Quando si suona un pianoforte a coda il pianista è avvolto dal suono mentre quando si suona un digitale, soprattutto in live, si ha una strana percezione del suono che proviene da un impianto e/o da una spia, che non potranno mai ricreare la stessa condizione.
Questo almeno è quello che riscontro ogni qual volta passo dal Kawai al CP5.
Detto questo . . . . LUNGA VITA AL PIANOFORTE A CODA emo
nicolo 03-01-12 19.21
comunque, per la questione dell studio, esiste anche la sordina.
non sarà usabile alle 2 di notte,
ma comunque elimina buona parte della rottura di balle di un'ora di studi o peggio ancora di tecnica pura.

se devo studiare di giorno, tra acustico in sordina e digitale, non ho dubbi.


giosanta 03-01-12 19.39
MarcoC ha scritto:
. . . . LUNGA VITA AL PIANOFORTE A CODA

E l'avrà, è "il" pianoforte.
A ridimensionarsi sempre di più sarà il verticale: surrogato per surrogato prevarrà il pratico ed economico (non solo nel costo) digitale.
Un ulteriore considerazione; ho spesso sentito il paragone, in questa discussione, tra Hammond e cloni. Guardate che le differenze tra un Hammond ed il suo omologo digitale, che ci sono (in relazione strettamente al suono), sono comunque ben poca cosa rispetto alla distanza che separa il suono di una pianoforte acustico da quello di un digitale: nel caso dell'elettrofonico stiamo comunque parlando (è stato gia fatto notare) di suoni che escono dagli stessi altoparlanti rotanti.
Personalmente, s'intende.
Generale 03-01-12 20.36
piccolo OT:
come mai molte volte sento dire che il coda è meglio del verticale (non mi riferisco a nessuno di qui tranquilli)?
Io sapevo che la qualità del suono sta nella lunghezza (o l'altezza dello strumento) unitamente ad larti fattori, quindi perchè?
Giacomo_15 03-01-12 21.38
@ Generale
piccolo OT:
come mai molte volte sento dire che il coda è meglio del verticale (non mi riferisco a nessuno di qui tranquilli)?
Io sapevo che la qualità del suono sta nella lunghezza (o l'altezza dello strumento) unitamente ad larti fattori, quindi perchè?
suona una nota bassa su entrambi e poi capisci la differenza emo...........

effettivamente, come dici tu, la lunghezza della corda unita appunto ad altri fattori (materiali, martelliera, accordatura ovviamente, ecc...) produce il suono "bello".......è soprattutto nella lunghezza della corda e nell'amplificazione della cassa armonica (che sono i fattori più evidenti) che si ha in gran parte la qualità del suono, ed ovviamente una coda permette lunghezze e dimensioni maggiori......dunque ponendo di avere due pianoforti identici, ma una mezza coda (senza fare il paragone con il verticale, che è evidentemente peggiore) ed un coda, avremo un suono più potente, deciso e definito sulla coda............
....ci sono però dei casi in cui una mezza coda (ad esempio Steinway) è migliore di una coda per varie ragioni, qualità dei materiali, qualità ed età dello strumento....ecc.....
orange1978 03-01-12 21.52
@ clouseau57
a seguito di un thread da me aperto mi chiedevo...
" ma in effetti , sto'o pianoforte acustico , che senso ha piu' "
avere un bel mobile , o fare scena sul palcoscenico ?
Una cosa e' certa , a livello di suono non hanno piu' nulla da inventare...
Volendo , si puo' anche avere un'ottima tastiera , senza pero dover portare un'aeroplano sul palco ( ..a cosa / lunga )..
cosa ne pensate ?
emo
se parliamo di praticità sul palco a livello di concerti pop/rock, effettivamente spesso cambia poco per quanto riguarda la resa sonora, considerando le difficoltà di far uscire bene un piano a coda in un concerto moderno, quindi microfonaggio, accordatura, difficoltà di trasporto etc....non ne vale sempre la pena se non in casi molto rari, e per fare delle backing tracks va piu che bene un piano digitale o una master+campionatore.
insomma, un vero pianoforte acustico a coda, in un concerto in cui ci si limita a suonare solamente qualche accordo qui e la, forse non ha molto senso ai giorni nostri, se non dal punto di vista scenico, è vero, però ripeto dipende, ci sono artisti che invece perderebbero tantissimo in termini di ascoltabilità, vedi ad esempio tori amos oppure bruce springsteen quando suona accompagnato da roy bittan (grandissimo pianista).

ma se parliamo di arte, di raffinatezza non solo visiva ma sonora, in un contesto jazz, solo piano, classico, cameristico tipo quartetto d'archi e piano, trio di archi e piano, orchestra sinfonica etc....non cè paragone, non esiste, un pianoforte acustico non è certo una cosa che se cè oppure non cè pazienza, ma uno strumento di una grande espressività cosi come lo sono TUTTI gli strumenti musicali acustici, ma anche elettroacustici (o elettronici), e non credo che l'orchestra cosi come gli strumenti acustici TUTTI, dai piu ingombranti come l'organo a canne all'ottavino, passeranno mai di moda o cadranno in disuso, sebbene in certi contesti ce ne sarà ahimè sempre meno bisogno.

molto probabilmente come gia succede oggi del resto, non servirà piu una grande orchestra e uno studio da 1000 euro al giorno per registrare il jingle dei pannolini pampers,e cosi per dare intonazione e fare delle prove con una corale o spiegare musica ai bambini durante "l'ora di musica e di canto al doposcuola pomeridiano" non servirà che l'istituto o la chiesa compri un piano acustico verticale o a coda, spendendo tanti soldi anche per l'eventuale manutenzione o accordatura che lo strumento richiede periodicamente, ma basterà un normale piano digitale a 88 tasti anche portatile, robusto, e con una buona amplificazione, per svolgere egregiamente questo tipo di lavoro.

....però nei contesti veramente seri, dove non si accettano compromessi ne per qualità ne per raffinatezza, dove l'arte si scrive in maiuscolo ARTE, credo che ci sarà sempre posto anche per l'orchestra sinfonica o per il pianoforte, e cosi per lo stesso motivo anche per clavicembalo, organo barocco e strumenti antichi che oggi sono tutt'altro che sepolti! (vedi la quantità di artigiani e maestri di liuteria che in italia realizzano tutt'ora copie storiche di strumenti antichi).
Edited 3 Gen. 2012 22:31
orange1978 03-01-12 21.59
@ lucabbrasi
...che ci sarà sempre posto per tutto e per tutti....Rachmaninov non lo si suonerà certo su un Casio, e certamente non ci sarà bisogno di un Steinway per suonarci i Nomadi....
ecco, questo è un intervento saggio e intelligente, che in due righe esprime esattamente quello che volevo dire io.
emo
Mykelus 03-01-12 22.04
certo gioielli come questo da 200.000$ son difficili da ricreare artificialmente emo
Generale 03-01-12 22.12
Giacomo_15 ha scritto:
effettivamente, come dici tu, la lunghezza della corda unita appunto ad altri fattori (materiali, martelliera, accordatura ovviamente, ecc...) produce il suono "bello".......è soprattutto nella lunghezza della corda e nell'amplificazione della cassa armonica (che sono i fattori più evidenti) che si ha in gran parte la qualità del suono, ed ovviamente una coda permette lunghezze e dimensioni maggiori......dunque ponendo di avere due pianoforti identici, ma una mezza coda (senza fare il paragone con il verticale, che è evidentemente peggiore) ed un coda, avremo un suono più potente, deciso e definito sulla coda............
....ci sono però dei casi in cui una mezza coda (ad esempio Steinway) è migliore di una coda per varie ragioni, qualità dei materiali, qualità ed età dello strumento....ecc.....


Quindi per assurdo, un pianoforte verticale di 2 metri e passa di altezza potrebbe suonare come un coda della stessa lunghezza?
Comunque io in tutti i pianoforti che ho suonato (non sono molto però) non ho mai sentito il suono pulito che sento nei pianoforti digitali, hanno un qualcosa in più, come un "alone" intorno alla nota fondamentale che rende il suono più caldo e meno "perfetto".
LittleApple 03-01-12 22.25
Armonico.
Generale 03-01-12 22.28
@ LittleApple
Armonico.
???emo
Michele76 03-01-12 22.35
E' un aggettivo riferito al suono
Generale 04-01-12 00.26
@ Michele76
E' un aggettivo riferito al suono
Ah ok.
Ma io non lo definirei così: più che un insieme di frequenze somiglia di più ad un sottofondo tipo leakage dell'hammond cioè una specie di "disturbo" che fa da sfondo al suono vero e proprio facendo sì che l'insieme risulti più caldo e avvolgente.
ONDASONORA 04-01-12 00.57
@ Generale
Ah ok.
Ma io non lo definirei così: più che un insieme di frequenze somiglia di più ad un sottofondo tipo leakage dell'hammond cioè una specie di "disturbo" che fa da sfondo al suono vero e proprio facendo sì che l'insieme risulti più caldo e avvolgente.
Sempre di armoniche si tratta 2a 3a 4a 5a ....
con le pari si scalda il suono e con le dispari si aggiunge brillantezza e durezza, l'insieme ben amalgamato crea la magia.
Passatemi i termini sono stato brevissimo.
emo
Giacomo_15 04-01-12 01.52
@ Generale
Giacomo_15 ha scritto:
effettivamente, come dici tu, la lunghezza della corda unita appunto ad altri fattori (materiali, martelliera, accordatura ovviamente, ecc...) produce il suono "bello".......è soprattutto nella lunghezza della corda e nell'amplificazione della cassa armonica (che sono i fattori più evidenti) che si ha in gran parte la qualità del suono, ed ovviamente una coda permette lunghezze e dimensioni maggiori......dunque ponendo di avere due pianoforti identici, ma una mezza coda (senza fare il paragone con il verticale, che è evidentemente peggiore) ed un coda, avremo un suono più potente, deciso e definito sulla coda............
....ci sono però dei casi in cui una mezza coda (ad esempio Steinway) è migliore di una coda per varie ragioni, qualità dei materiali, qualità ed età dello strumento....ecc.....


Quindi per assurdo, un pianoforte verticale di 2 metri e passa di altezza potrebbe suonare come un coda della stessa lunghezza?
Comunque io in tutti i pianoforti che ho suonato (non sono molto però) non ho mai sentito il suono pulito che sento nei pianoforti digitali, hanno un qualcosa in più, come un "alone" intorno alla nota fondamentale che rende il suono più caldo e meno "perfetto".
per assurdo si......ma ciò è abbastanza impossibile, in primis per l'altezza abbastanza proibitiva che l'oggetto avrebbe.......ed in secondo luogo per le varie caratteristiche di un verticale, quali ad esempio: non avere il doppio scappamento (anche se alcuni migliori ce lo hanno), oppure quella di avere un suono meno profondo e deciso di un coda o quella di avere le corde disposte in verticale e diagonale che creano un incrocio......
cioè, se tu avessi un pianoforte tale e quale un coda ma verticale, per assurdo avresti lo stesso suono, ma ciò non è ovviamente possibile anche perchè poco sensato............

di fatto coda e verticale sono entrambi pianoforti ma nascono per due scopi ben distinti: il primo è da concerto e ti dà determinate caratteristiche, il secondo è un pianoforte da studio pensato per averne altre, fra le quali un suono meno potente (in modo da non disturbare troppo i vicini nello studio appunto).........poi ovvio, con entrambi puoi fare tutto, ma nascono per due scopi ben distinti.........inoltre il suono come cambia da coda a coda, cambia anche da verticale a verticale, ma il suono di quest'ultimo, per quanto ottimo, avrà sempre e comunque le caratteristiche di un verticale........
vin_roma 04-01-12 01.59
Bella discussione...

Un pianoforte digitale di cui mi fiderei, ma solo per certe cose, sarebbe fatto così:

A Coda con tavola armonica

Meccanica Renner

Amplificazione di eccezionale qualità e altoparlanti distribuiti sulla tavola armonica che selettivamente riproducono le corde nelle stesse posizioni dell' originale.

E per rendere il tutto più credibile assenza di midi, USB e diavolerie varie... emo emo emo

Il digitale, prescindendo dal fatto di avere ottime meccaniche a bassi costi, sicuramente modificherà il mercato in sfavore dei verticali e (come già detto da qualcuno) si delineeranno due situazioni:

Una consumer con tanti strumenti digitali anche di qualità dedicati a chi è di bocca buona, che studia nei limiti del diletto o vuole approfittarne per studiare seriamente anche di notte.
Per fare musica leggera dal vivo, per avere, anche in situazioni semi-classiche, quello strumento che altrimenti sarebbe troppo oneroso sia nell' acquisto che nel mantenimento (mi è sempre più frequente trovare nelle sale prove di alcune istituzioni orchestrali pianoforti digitali).

Ed una Professionale, intramontabile, dal Jazz al Classico alla sala d' incisione dove troveremo solo il top, nuovo e sempre in ordine...
E probabilmente a beneficiare di questo saranno quelli che affitteranno strumenti di qualità per tutte quelle volte che non saranno grandi enti o rinomate sale da concerto ad effettuare gli spettacoli.

Quindi, tanti futuri decenti pianoforti digitali, meno verticali e invariabilità sui Gran Coda.


miglio77 04-01-12 02.04
@ Generale
Giacomo_15 ha scritto:
effettivamente, come dici tu, la lunghezza della corda unita appunto ad altri fattori (materiali, martelliera, accordatura ovviamente, ecc...) produce il suono "bello".......è soprattutto nella lunghezza della corda e nell'amplificazione della cassa armonica (che sono i fattori più evidenti) che si ha in gran parte la qualità del suono, ed ovviamente una coda permette lunghezze e dimensioni maggiori......dunque ponendo di avere due pianoforti identici, ma una mezza coda (senza fare il paragone con il verticale, che è evidentemente peggiore) ed un coda, avremo un suono più potente, deciso e definito sulla coda............
....ci sono però dei casi in cui una mezza coda (ad esempio Steinway) è migliore di una coda per varie ragioni, qualità dei materiali, qualità ed età dello strumento....ecc.....


Quindi per assurdo, un pianoforte verticale di 2 metri e passa di altezza potrebbe suonare come un coda della stessa lunghezza?
Comunque io in tutti i pianoforti che ho suonato (non sono molto però) non ho mai sentito il suono pulito che sento nei pianoforti digitali, hanno un qualcosa in più, come un "alone" intorno alla nota fondamentale che rende il suono più caldo e meno "perfetto".
mah, un bel pianoforte ha un suono pulito e ricco

calcola sempre che un pianoforte da quasi tre metri, non è fatto solo per l'esecutore, ma anche per gli ascoltatori, quindi il suono è importante che arrivi come deve al pubblico e non solo all'esecutore.

Una certa "carica" di armonici è necessaria proprio per far "correre" il suono ed arrivare ben focalizzato.

Resta il fatto che i bassi di uno steinway model D, sono qualcosa di veramente molto pulito e carico, anche per l'esecutore.

Un pianoforte vero di un certo calibro ti lascia di merda.

E a me non me ne frega una cippa se il digitale un giorno lo eguaglierà e lo supererà.

So di certo che OGGI, un pianoforte vero è qualcosa di STUPENDO e di FANTASTICO, che fa sognare, ogni nota ti lascia pensieri e fantasie.

In attesa che il digggitale arrivi a destinazione, continuo a godermi il povero vecchio pianoforte "vero" emo
anonimo 04-01-12 02.32
miglio77 ha scritto:
E a me non me ne frega una cippa se il digitale un giorno lo eguaglierà e lo supererà


Un emulazione e' un emulazione.

Si puo' campionare nota per nota ad 8 layer, a 16 , ma si perderanno sempre tutti "i layer" intermedi.
La diffusione del suono non potra' mai essere riprodotta tale e quale,
e aggiungerei in ultimo che nessun pianoforte dello stesso costruttore e' uguale all'altro.
Se sono ineguagliabili i pianoforti veri, come possiamo pensare che un digitale, pur con tutta la tecnologia di questo mondo, possa eguagliare un acustico?...

Certo potra' farlo, ma a patto che si metta qualcosa che simuli il legno, le corde, i martelletti.... : cioe' a patto che diventi un pianoforte acustico...emo
miglio77 04-01-12 02.37
un giorno la patacca digitale supererà quella analogica emo

ma a noi ci piace quella naturala emoemoemo
carambolaf 04-01-12 03.27
@ miglio77
un giorno la patacca digitale supererà quella analogica emo

ma a noi ci piace quella naturala emoemoemo
si ma magari la patacca digitale avrà la modalità silentemo
provaci con quella naturala emo