Organo a transistor diy

franki 25-04-11 10.40
Per il vibrato non vedo problemi, lo schema del Jaguar è semplice e completo. Oscillatore a sfasamento che nel tuo caso andrà collegato mediante resistenza di alto valore al piedino 3 dell'integrato oscillatore. Ovviamente, non dimenticarti l'interruttore on/off. Per la bobina è un casino, perchè il valore mi sembra giusto. Il filtro in questione è un passa basso a 12 db/ottava, il cui Q dipende da una mare di fattori, ovviamente la costruzione della bobina, ma anche dall'influenza degli stadi a monte e dai componenti degli altri filtri permanentemente collegati in parallelo al segnale audio.

Al momento, questa mi sembra la migliore strada percorribile...
Edited 25 Apr. 2011 8:47
Generale 25-04-11 10.53
Si ma una bobina da 4H è enorme!
Ho scaricato un programma per calcolare le dimensioni ed è venuto fuori che per avere una bobina con un numero di avvolgimenti adeguato e con filo che si può trovare in commercio servono ben 5m di diametro e altri 5 di lunghezza!
Che resistenza mi consigli di adoperare per il vibrato?
Posso utilizzare un'alimentazione a 12V al posto che 15 da mettere al posto della massa, e la massa al posto dei -15V?
Edited 25 Apr. 2011 9:04
franki 25-04-11 11.24
Resistenza : prova 470K

Vibrato : cerca con Google oscillatore a sfasamento, comunque lo schema del Jaguar può essere "capovolto", diciamo assegnando 12V dove adesso c'è GROUND e la massa dove adesso c'è -15, sostituendo il transistor con robi tipo BC108. Probabilmente dovrai invertire la polarità di C22, occhio alla R64 che probabilmente è di 330K, inverti C21, C20 va bene così perchè .... è già disegnato invertito!
Generale 25-04-11 11.47
Per comprare i transistor uso internet o li posso trovare anche in negozio?
Come posso risolvere il problema dell'induttanza?
franki 25-04-11 15.03
Gesù, i BC108, 107, 109, dovrebbe averli anche i tabaccaio! Per tutto il resto, c'è Masterc.... no! cioè..... ma il link alla fiera di Pordenone non ti dice niente?
Elettronico 25-04-11 16.54
franki ha scritto:
Gesù, i BC108, 107, 109, dovrebbe averli anche i tabaccaio! Per tutto il resto, c'è Masterc.... no! cioè..... ma il link alla fiera di Pordenone non ti dice niente?

Uhm, non ne sarei così sicuro... non li fanno più da un bel pezzo. Si trovano, analoghi, i BC547 (NPN) e BC557 (PNP), oppure per Ic più elevate BC337 e BC327. Bisognerebbe però dare un'occhiata ai datasheet per vedere se, per i parametri che interessano, sono intercambiabili
franki 25-04-11 17.15
Elettronico ha scritto:
Uhm, non ne sarei così sicuro... non li fanno più da un bel pezzo


emo beh, si , lo immaginavo....

Elettronico ha scritto:
Bisognerebbe però dare un'occhiata ai datasheet per vedere se, per i parametri che interessano, sono intercambiabili

per un oscillatore a sfasamento? emo
carmol 25-04-11 17.17
Basta chiedere gli equivalenti..
Elettronico 25-04-11 17.20
Perdonatemi per il doppio post...

Generale, mi permetto di dire che non hai le idee molto chiare su cosa sia il vibrato, ma soprattutto, in linea di principio, come si ottiene. Vediamo di "ripassare" un pochino... emo

Il vibrato è una periodica modulazione di frequenza.
In altre parole fai variare la nota musicale, che non rimane più "dritta" come intonazione, ma tende, appunto, a "vibrare" intorno al suo valore nominale.
Cosa significa modulare? In termini pratici, elettronici, vuol dire che fai variare un parametro di un segnale (il quale viene definito portante), attraverso un altro segnale (modulante).
Ad esempio, posso modulare la sua frequenza (ovvero farla variare periodicamente attraverso un altro segnale) per ottenere il vibrato, appunto; analogamente, posso variare la sua ampiezza e così parlo di modulazione di ampiezza (musicalmente, tremolo). Per ottenere queste modulazioni, devo utilizzare delle circuitazioni apposite.

Nel caso della modulazione di frequenza, che è quella che ci interessa per ottenere il vibrato, devo intervenire sull'oscillatore che produce la nota musicale. Non ho più un oscillatore che produce una frequenza fissa, bensì un oscillatore che mi permette di variare questa frequenza al variare di un altro segnale (di controllo) che diventa così il modulante, appunto. Se il modulante è un segnale che esce da un LFO, ho una variazione periodica della frequenza. Chiaro? Questo non lo ottengo miscelando i due segnali insieme!!!

Il concetto è analogo al DX7, ho visto che ne hai uno e che programmi, quindi credo che la modulazione di frequenza ti sia chiara come concetto. Solo che nel DX7 il segnale modulante ha una frequenza in campo audio (paragonabile a quella del portante) e a quel punto non si genera più un vibrato, bensì un segnale molto complesso perché la modulazione è velocissima.
Per il vibrato il segnale modulante è molto più lento del portante (mettiamo 1-10 Hz contro 20-20'000 Hz).
E' chiaro il discorso?

Ora, mi pareva di capire che tu non volessi più intervenire sugli oscillatori, quindi ti serviva un escamotage per ottenere il vibrato senza, appunto, modulare la frequenza degli oscillatori. E qui salta fuori il trucchetto che ti avevo spiegato nell'altro 3D, utilizzando una linea di ritardo che "schiaccia" e "dilata" l'onda simulando, appunto, una modulazione di frequenza.
Concettualmente, però, lì non si parla di modulare la frequenza del segnale audio, bensì di modulare il ritardo del MN3007 (anche lì, alla fine, è una modulazione di frequenza, se vuoi ti posso spiegare come funziona quel tipo di circuito).

Il circuito che ti ho indicato qualche post fa, è già completo e funzionante, e ti viene spiegato anche come modificarlo per ottenere il vibrato invece che il chorus.

Tutto chiaro ora? emo
Generale 25-04-11 18.34
Ottima spiegazione (comunque sapevo cos'era il vibrato) adesso ho capito quello che non avevo capito.emo
Elettronico 25-04-11 19.11
Bene, l'importante è quello... dopo un poema così... emo
Generale 25-04-11 19.54
Gia che ti sei offerto mi spiegeresti come funziona quel tipo di circuito a ritardo?
Elettronico 25-04-11 20.36
Molto, ma molto velocemente...

Il circuito per il ritardo è formato da due blocchi:
• una linea di ritardo (BBD)
• un clock che pilota la linea di ritardo

La linea di ritardo è un chip che contiene tanti piccoli "contenitori": essi memorizzano la tensione che hanno in ingresso, quando vengono attivati - sono a tutti gli effetti dei "Sample&Hold". Questi sono collegati uno dopo l'altro, l'ingresso del primo rappresenta l'ingresso della linea di ritardo, l'uscita dell'ultimo è l'uscita della linea di ritardo.
Ad ogni colpo di clock la tensione presente nel "contenitore" precedente passa a quello successivo, e via così.
OK?

In termini più specifici, il segnale viene campionato ad ogni colpo di clock; il campione passa per tutti questi "contenitori" prima di giungere all'uscita. Da qui deriva il ritardo: se il clock è più lento, il segnale arriva più tardi, se è molto veloce giunge all'uscita quasi in fase con quello in ingresso.
Modulando l'oscillatore ad alta frequenza che pilota la BBD, moduli di fatto il ritardo.

Da questo deriva che il ritardo è direttamente proporzionale al n° dei "contenitori" e inversamente proporzionale alla frequenza di clock.

Il concetto teorico è questo, ma nella pratica i sample&hold sono divisi su due file e alternativamente si "passano" il campione (quindi nella BBD esiste un ingresso clock e uno di clock invertito, per generare questo rimbalzo). Inoltre, sull'uscita della BBD ti ritrovi un segnale tutto "seghettato" (a gradini), perché è fatto di tanti campioni... senza stare a scomodare il teorema di Shannon-Nyquist emo, semplicemente il segnale viene filtrato con un passa-basso e non presenta più tali "asperità".

Dai, dopo questo poema mi merito almeno un thanks... emo

Ciao!
Alessio
Edited 25 Apr. 2011 18:40
Generale 25-04-11 22.45
Hai ragione tnx doveroso.emo
PS:per quell'induttanza di filtro non si può fare proprio niente?
Edited 25 Apr. 2011 21:06
Generale 25-04-11 23.08
franki ha scritto:
ma il link alla fiera di Pordenone non ti dice niente?

Si sapevo che c'era ma...non ho ne il tempo ne la voglia di andarci (magari quella sì)emo
thermidor 26-04-11 00.04
Elettronico ha scritto:
Dai, dopo questo poema mi merito almeno un thanks... emo


Te lo do io un thanks, Alessio.
Perchè ogni volta che ti ritrovo noto con piacere che non hai perso tempo a pettinare le acciughe.

Per quanto riguarda l' induttanza, mi pare che i singoli avvolgimenti dei traslatori telefonici, quelli dei modem per intendersi, abbiano una induttanza che sia intorno a 5H.
Credo che anche i trasformatori per microfono abbiano una induttanza piuttosto alta.
Ad ogni modo se vuoi provare con un traslatore, fammelo sapere e te lo invio.
franki 26-04-11 00.30
Puoi guardare qui e sviscerare l'argomento. Anch'io sono curioso, sono circuiti poco usati.
thermidor 26-04-11 00.39
Purtroppo il problema dei giratori è che simulano una induttanza collegata a massa. Esiste anche una versione a transistor molto semplice, ma simula una induttanza collegata al positivo.
Generale 26-04-11 09.49
Utilizzando i traslatori sforo di 1 H:questo ha grosse ripercussioni sul suono uscente?
Quel sistema con l'induttanza fittizzia mi intriga molto...
Non ho capito una cosa: ma all'orecchio fra phase shift e vibrato cosa cambia?
mima85 26-04-11 10.50
Generale ha scritto:
Non ho capito una cosa: ma all'orecchio fra phase shift e vibrato cosa cambia?


Dipende. Nel phase shift, ponendo che tu ascolti il segnale "shiftato" e basta (e quindi non mescolato al segnale originale, come accade invece nel chorus, phaser, ecc...), se questo viene shiftato avanti ed indietro molto lentamente, diciamo a 0.5 Hz, non senti quasi niente. Se invece il phase shift avviene a velocità sufficientemente alte, l'onda viene "tirata e compressa" come se fosse una molla, producendo di fatto una variazione ciclica di frequenza, quindi un vibrato.

Il vibrato invece produce sempre la variazione di frequenza, anche a velocità molto basse.
Edited 26 Apr. 2011 8:53