Mah . . . vorrei fare una considerazione.
Ho letto più volte, anche su questo forum, commenti (giustamente IMHO) elogiativi nei confronti di un'ottima workstation del passato, giudicata molto spesso "innovativa", soprattutto per la multisintesi: la Yamaha EX5.
Ho posseduto questa tastiera con grande soddisfazione, e l'ho apprezzata molto . . . ma, a ben vedere, di veramente "innovativo", nel dettaglio, forse non c'era gran che.
In primo luogo, anche questa tastiera ha segnato un "grande abbandono": quello della sintesi FM (il cui sviluppo aveva portato alla sua "integrazione" con i campioni AWM2, presente nelle serie SY).
In secondo luogo, vi era si una novità, costituita dalla tecnologia FDSP, la quale tuttavia altro non era che un particolare processore di effetti applicato ai campioni AWM2.
Per il resto, l'EX5 presentava un campionario di tecnologie già sviluppate in precedenti modelli:
1) campioni AWM2, già presenti nella nell'con l'M1 Korg);
2) sintesi a modelli fisici acustici già presente nel VL70m (da cui derivava) e nel VL1.
3) sintesi VA, già presente nell' AN1x.
Ora, cosa c'era veramente di "innovativo" nell'EX5?
La risposta penso che stia proprio proprio nella "multisintesi", ovvero nell'implementazione - in un unico strumento - di più tecniche di sintesi, già conosciute, sviluppate e commercializzate precedentemente.
Ovviamente, tale multisintesi risentiva dei limiti della fine del secolo scorso, per cui la VL era rimasta monofonica, l'AN era stata ridotta a bifonica, la memoria AWM2 limitata.
Inoltre, con la sola eccezione dell'FDSP (che era una particolare forma di processamento di suono campionato) non eravamo in presenza di una multisintesi davero "integrata": perlomeno non come nella multisintesi SY, dove si potevano addirittura inserire forme d'onda campionate negli operatori FM.
In buona sostanza, a ben vedere l'EX5 viene ancora oggi ricordata (ed a volte anche rimpianta) come una macchina "innovativa", proprio per l'unione di più tecniche di sintesi in uno stesso strumento.
La strada della multisintesi, negli anni successivi, come è noto, è stata via via abbandonata (eclatante il caso Motif) e ripresa praticamente in un solo grande (e costoso) strumento: l'Oasys . . . una tastiera, diciamolo, non per tutte le tasche.
Oggi, Korg ripropone il concetto di multisintesi in una macchina che, in proporzione, è certamente più alla portata dell'utente medio.
A ben vedere, anche qui (come nella EX5) non vi è nulla di veramente "innovativo", trattandosi dell'unione di più tecniche di sintesi, già sperimentate in passato, oltretutto non veramente integrate.
. . . SEGUE
Edited 2 Feb. 2011 16:51