@ ivanzajic
Il fatto che nella seconda metà dei 90 si potesse usare i synth originali non c' entra nulla, l'uso del campionatore era un mentalità da produttore innovativo e si usava lo stesso per qualsiasi cosa soprattutto nel mondo anglosassone.
Edited 9 Set. 2010 23:51
allora....cerco di risponderti con calma.....
l'uso del campionatore negli anni 90 era dettato da una serie di esigenze.
PRIMO, non esistevano sistemi NON LINEARI per registrare audio, non c'era cubase audio, almeno fino al 96, ma anche in questo caso erano esperimenti....gestivano poche tracce audio e gli hard disc erano lenti e poco capienti, i computers non ne parliamo, e un sistema inoltre professionale costava come 5 campionatori (non come oggi che con 1000 euro compri scheda audio, computer, e anche programma originale)
dall'altra parte invece c'erano i sistemi economici ADAT o TASCAM su videocassetta, oppure i Reel to Reel digitali come OTARI, Mitsubishi Pro Digi X800, Sony Dash....e poi in coda, l'analogico reel to reel a 24 piste.
tutto questo costava una cifra spaventosa, un ADAT quasi 4 milioni (economico per modo di dire), inaffidabile, e sopratutto impossibile da editare dato che erano LINEARI.
Mitsubishi, Otari etc...manco parlarne, siamo sui 150/200 milioni per 32 tracce digitali, e chi produceva musica elettronica a meno di non essere (forse) wendy carlos e lavorare per hollywood, difficilmente aveva quei budget.
e cmq la linearità era sempre un problema.
erano insomma macchine industriali, per lo studio di registrazione che è un INDUSTRIA, che ha macchine che superano il miliardo a volte.
SECONDO il campionatore era l'unico tra questi sistemi che permetteva di registrare, ad esempio un cantante e successivamente spezzettare la voce e ri assemblara, tramite messaggi midi semplicissimi, oppure via SMPTE controllare una traccia interna direct to disc.
tutto questo per il tipo di musica che solitamente è la musica elettronica, in cui si fanno tante versioni dello stesso pezzo (pensiamo alla house), è FONDAMENTALE....io registro una canzone house, la voce....poi se ne faccio una versione in cui alla fine ripeto solo delle parti della strofa, con il campionatore lo posso fare molto semplicemente, triggerando via midi solo le parti che mi interessano ed esattamente dove mi interessano.
è chiaro che tutto questo non si limita alle voci ma a tutto, loops, effetti, frasi campionate di synth che però posso essermi creato io....faccio una sequenza con l'arp 2600, una volta fatta la campiono (però le note e il SUONO lo decido io), e poi nel campionatore è congelata e la gestisco quando mi serve.....serve sotto la strofa? bene mando una nota che la fa partire alla tal misura e la sequenza parte....è troppo veloce? time stretching.....
OGGI tutto questo non serve piu, perchè lo posso fare tramite cubase o pro tools, posso in pro tools registrare un cantante, poi prendere solo due parole magari "Feel the groooveeeee!!!", e quel lancio usarlo dove voglio quante volte voglio, GRAFICAMENTE con delle regioni, lo posso allungare, accorciare, intonare.....
il campionatore, sostanzialmente quindi oggi, si usa piu che altro come EMULATORE di suoni acustici pregiati di svariati giga.
Un tempo invece, NEGLI ANNI 90 appunto, lo si usava per tantissimi scopi disparati...come registratore, come loop machine, come registratore non lineare e creativo, come expander per riprodurre suoni classici acustici presi dai CD, sfruttando l'ampia memoria della macchina completamente riscrivibile....
spero sia finita adesso! e non scrivo questo perchè voglio darti contro, ma perchè ERA COSI, te lo dice uno che all'epoca le ha davvero vissute queste cose, e che le ha sperimentate.
Edited 10 Set. 2010 12:30