Novità Yamaha CP 73/88

Raptus 25-09-19 15.34
@ anonimo
raptus ha scritto:
tutti gli acustici che ho suonato io erano usurati da minatori...


L'abbiamo detto tante volte, qui sul Forum: anche tra Pianoforti Acustici, che siano essi a coda o verticali, vi sono molte differenze, oltre che di suono anche di durezza o morbidezza di tastiera; io ho suonato tanti pianoforti ed ho trovato pianoforti a coda con i tasti morbidissimi, come pianoforti verticali con i tasti durissimi, pianoforti a coda con i tasti duri, pianoforti verticali con i tasti morbidi... C'è un po' di tutto: non esiste uno "standard"...
Esatto, però un giudizio obiettivo c'è: il CP88 non ha di certo la tastiera più morbida in circolazione e può piacere o meno. Non sono di certo io a dire in giro che ha una tastiera super pianistica, l'ho visto scritto da altri molte volte (tralasciando il marketing yamaha)...
benjomy 25-09-19 16.21
@ Raptus
Esatto, però un giudizio obiettivo c'è: il CP88 non ha di certo la tastiera più morbida in circolazione e può piacere o meno. Non sono di certo io a dire in giro che ha una tastiera super pianistica, l'ho visto scritto da altri molte volte (tralasciando il marketing yamaha)...
cmq ..gli ultimi due steinway e fazioli che ho suonato avevano la tastiera molto molto morbida.....emo
anonimo 25-09-19 16.36
benjomy ha scritto:
Senza contare che il top e cp 88 eninfatti monta hna tastiera migliore.


il cp88 ha una tastiera inferiore al p515 l'ho scritto prima, p515 ha lo scappamento cp88 no, come spiegano perchè una tastiera da 1200€ ha un tasto superiore a una da oltre 2000€?
benjomy 25-09-19 16.40
@ anonimo
benjomy ha scritto:
Senza contare che il top e cp 88 eninfatti monta hna tastiera migliore.


il cp88 ha una tastiera inferiore al p515 l'ho scritto prima, p515 ha lo scappamento cp88 no, come spiegano perchè una tastiera da 1200€ ha un tasto superiore a una da oltre 2000€?
ah su questo concordo con te... su cp 88 dovevano mettere il top delle loro meccaniche.. senza se e senza ma
SimonKeyb 25-09-19 18.11
è possibile che la presenza delle casse sia utile anche per fini dimensionali, per farci stare circuiteria e meccanica, altrimenti avrebbero potuto implementarla anche sugli stage senza problemi. Tanto l'amplificazione avrà un'incidenza di 2-3 chili max sul peso complessivo.

Ma una meccanica come il P515 in legno non è che magari è più delicata da scarrozzare e si presta di più alla linea home?
SimonKeyb 25-09-19 18.15
@ michelet
Da quello che ricordo, con l’ultimo firmware, è stata aggiunta una utile funzione che permette di associare liberamente i timbri di una sezione particolare, ad es. strings/synth (quella più a destra) alle altre due sezioni, che normalmente avrebbero assegnati, rispettivamente, pianoforte acustico ed elettrico.
Editando conseguentemente le varie Part, si dovrebbero ottenere i risultati desiderati.
ho giusto visto un video dove si mostrano alcune combinazioni di suoni, uni dei quali è presente anche nel mio motif, ma sembra suonare meglio. Ho paura ci sia qualche magheggio nella postproduzione del video.
Però vorrei proprio capire quanta profondità di editing effettiva possa esserci.
zaphod 25-09-19 18.34
SimonKeyb ha scritto:
Però vorrei proprio capire quanta profondità di editing effettiva possa esserci.

credo che nel CP88 l'editing dei suoni (al netto dell'uso di effetti particolari) sia limitato alla manopola TONE.
Ora, magari Yamaha, per ogni suono, assegna una funzione a questa manopola... che so, (pura speculazione non fondata) armoniche sui suoni di organo, cutoff su suoni sintetici, ma si tratta di cose predefinite e non modificabili.
anonimo 26-09-19 07.11
SimonKeyb ha scritto:
Ma una meccanica come il P515 in legno non è che magari è più delicata da scarrozzare e si presta di più alla linea home?


allora anche il roland rd2000 e molti altri stage piano dovrebbero restare a casa
Roberto_Forest 26-09-19 09.19
@ zaphod
SimonKeyb ha scritto:
Però vorrei proprio capire quanta profondità di editing effettiva possa esserci.

credo che nel CP88 l'editing dei suoni (al netto dell'uso di effetti particolari) sia limitato alla manopola TONE.
Ora, magari Yamaha, per ogni suono, assegna una funzione a questa manopola... che so, (pura speculazione non fondata) armoniche sui suoni di organo, cutoff su suoni sintetici, ma si tratta di cose predefinite e non modificabili.
Sì, l'editing del suono è ridotto all'osso. emo
Il fatto che non ci sia un eq per ogni singola sezione è un po' una cavolata... hai solo la manopola tone, che comunque fa bene il lavoro, mentre l'eq che c'è è sull'uscita generale della tastiera. Comunque, provando i vari suoni di piani acustici ed elettrici, il suono mi è piaciuto subito molto e la manopola tone è stata sufficiente. Poi con il gain regoli l'overdrive (c'è anche una simulazione di amp inclusa, ha un suono molto fender) e già suona subito bene anche lì, è proprio settata per essere subito adatta a un Rhodes. Però non c'è nessun parametro modificabile neanche lì.
Comunque come filosofia questa regressione a poter modificare pochissimi parametri non mi piace. Nord per quanti pochi parametri possa modificare (e anche lì lo vedo come un limite), né ha comunque di più, e nella nord stage 3 ne ha aggiunti ancora, perché effettivamente sono utili (parlo dei filtri sui piani, che servono di fatto a liberare la sezione eq del panel per altri suoni).
Ora si sta semplificando tutto, come da anni a questa parte sta succedendo con i sistemi operativi dei cellulari, rispetto ai computer: le app tutte molto belle e semplici e intuitive, ma se devi andare in profondità non si può e rimani limitato nelle funzioni (e nel nostro caso nella creatività o espressività).
Anche in questo forum leggo sempre più pigrizia, sembra che uno debba andare a provare una tastiera, senza prima averla mai studiata, e debba subito imparare come funziona solo mettendoci le mani sopra e senza leggere un filo di manuale...
Io ho Nord, che ragione anche lei così, ma se ci fosse un Motif XS con una 76 tasti pesati e compatta, con i suoni nord, ma con la struttura del motif (cioè patch a 16 suoni, senza limiti di split, tanti effetti applicabili e molti più parametri modificabili) la prenderei di corsa. Ok perderò qualche ora in più a conoscerla, ma non avrei più limiti e avrei una tastiera che segue le mie esigenze.
giulio12 26-09-19 09.38
@ Roberto_Forest
Sì, l'editing del suono è ridotto all'osso. emo
Il fatto che non ci sia un eq per ogni singola sezione è un po' una cavolata... hai solo la manopola tone, che comunque fa bene il lavoro, mentre l'eq che c'è è sull'uscita generale della tastiera. Comunque, provando i vari suoni di piani acustici ed elettrici, il suono mi è piaciuto subito molto e la manopola tone è stata sufficiente. Poi con il gain regoli l'overdrive (c'è anche una simulazione di amp inclusa, ha un suono molto fender) e già suona subito bene anche lì, è proprio settata per essere subito adatta a un Rhodes. Però non c'è nessun parametro modificabile neanche lì.
Comunque come filosofia questa regressione a poter modificare pochissimi parametri non mi piace. Nord per quanti pochi parametri possa modificare (e anche lì lo vedo come un limite), né ha comunque di più, e nella nord stage 3 ne ha aggiunti ancora, perché effettivamente sono utili (parlo dei filtri sui piani, che servono di fatto a liberare la sezione eq del panel per altri suoni).
Ora si sta semplificando tutto, come da anni a questa parte sta succedendo con i sistemi operativi dei cellulari, rispetto ai computer: le app tutte molto belle e semplici e intuitive, ma se devi andare in profondità non si può e rimani limitato nelle funzioni (e nel nostro caso nella creatività o espressività).
Anche in questo forum leggo sempre più pigrizia, sembra che uno debba andare a provare una tastiera, senza prima averla mai studiata, e debba subito imparare come funziona solo mettendoci le mani sopra e senza leggere un filo di manuale...
Io ho Nord, che ragione anche lei così, ma se ci fosse un Motif XS con una 76 tasti pesati e compatta, con i suoni nord, ma con la struttura del motif (cioè patch a 16 suoni, senza limiti di split, tanti effetti applicabili e molti più parametri modificabili) la prenderei di corsa. Ok perderò qualche ora in più a conoscerla, ma non avrei più limiti e avrei una tastiera che segue le mie esigenze.
Tastiere per presettari? emo
Raptus 26-09-19 09.41
@ giulio12
Tastiere per presettari? emo
Tastiere per ...musicisti? emo
giulio12 26-09-19 10.24
@ Raptus
Tastiere per ...musicisti? emo
Tastiere per musicisti presettari... emo
anonimo 26-09-19 11.53
io sono musicista presettaro qui uso un preset
giulio12 26-09-19 12.57
@ anonimo
io sono musicista presettaro qui uso un preset
Bravo. Nessuno denigra i presettari, che possono essere stupendi musicisti. Poi ci sono i musicisti programmatori che sanno usare anche i sinth. Poi dipende il repertorio. Magari ad uno non serve programmare. Però se un nerd programmatore musicista volesse un cp88, che spippola? È uno strumento solo per musicisti presettari? Se prendi un mp7 ha moltissimi parametri e potrebbe soddisfare sia il nerd che il presettaro...
benjomy 26-09-19 14.10
@ anonimo
io sono musicista presettaro qui uso un preset
bravo come sempre..
Anche io sono un presettaro. anche con i vst... magari mi faccio una mia minima personalizzazione (string resonance, riverbero, curva di dinamica etc.)... lo salvo.. poi tendo ad accendere e suonare quello
preferisco passare il tempo a suonare che a programmare il suono...emo
zaphod 26-09-19 14.37
giulio12 ha scritto:
Magari ad uno non serve programmare. Però se un nerd programmatore musicista volesse un cp88, che spippola?

Avrebbe sbagliato strumento emo
Se un clone (pianistico o organistico) suona perfetto out of the box, non serve editing, come non serve con un piano acustico. Il problema sorge se lo strumento non suona bene... ma lì va risolto a monte emo
Dare molti parametri per modificare il suono è utile, ma alla fine scopri che il suono migliore è quello di partenza; sul CP1 posso modificare i martelletti e altre cose, ma torni sempre a scoprire che i parametri default sono i migliori e il suono lo fanno l’equalizzazione e la risposta dinamica.
SimonKeyb 26-09-19 18.07
Sul piano l'unica cosa che tocco è la brillantezza del timbro, che è resa dall'apertura o chiusura del coperchio su molte macchine tipo RD e dexibell. Mentre per quanto riguarda la mia domanda sulla profondità dell'editing era riferita al fatto che troverei molto utile poter gestire l'amplitude del suono via ADSR (almeno attack e release) e un filtro, possibilmente risonante.

Questi parametri mi bastano per fare un pò di esperimenti live con effetti vari alla bisogna (mi sembra ci sia anche il ring modulator) non serve estremizzare sempre portando la discussione sull'uso presettaro o meno, perchè ricordiamo che si parla di uno stage piano (più o meno) evoluto.
emidio 26-09-19 18.39
ragazzi, io non sono affatto presettaro (anzi, sono molto migliore come programmatore si suoni che come musicista), però se penso a uno stage piano, penso allo strumento "plug&play" per eccellenza. Se devo mettermi a cercare l'editing approfondito, allora vuol dire che non si tratta di uno strumento riuscito (o nell'interazione meccanica/suono, o nei campioni).
Esempio (secondo me) di stage piano perfetto: Studiologic Numa Concert.
PS: il CP88 mi piace molto.
Fabri72 26-09-19 19.54
@ anonimo
io sono musicista presettaro qui uso un preset
Sei bravissimo. Non sembri nemmeno muovere le mani! emo
Scherzi a parte, piacevolissima esecuzione
Mac066 26-09-19 19.57
Ieri ho provato il CP88, meccanica un po' duretta, suoni direi ottimi (per i pianoforti C7 meglio del CFX, troppo brillante per i miei gusti) esclusi gli organi che comunque mi sembrano accettabili in un contesto band.
Certo i preset sono pochini (ma sopratutto, che senso ha fare una categoria a parte, es CLAV o LAYER PIANO e poi metterci dentro 3 suoni in croce?) e a meno di non intervenire pesantemente con gli effetti non hanno grandi variazioni, nonostante l'encoder TONE che però non è che stravolga più di tanto il suono.
L'interfaccia è la parte che mi è piaciuta meno, nonostante scimmiotti Nord le rosse sono molto più chiare e immediate, ho fatto una gran fatica a distinguere i vari pulsanti (che sono grigi scuri e neri, su sfondo nero dello chassis...).

Morale della favola, se dai video su YouTube ero pronto a dar via il Forte e prenderlo, ora sono molto meno entusiasta e ci sto ripensando, va a finire che resto così e i soldi li spendo per andare al lago...