Behringer: tutto e il contrario di tutto...

paolo_b3 07-07-21 10.47
@ toniz1
Però Boog come "nome" sarebbe belliZZimo... emo
Gabanelli Paolo... Gabanelli...

... GaBBani e' un altro.
No... è solo che dopo essermi incontrato con Bb mi è rimasta una leggera inflessione romanesca... 'a Gabbaneli. emo
toniz1 07-07-21 10.48
@ MiLord
Comunque a proposito dell' "Ub-Xa" ho trovato questa nuova demo emo
Cosa ne pensate?
emoemoemo

cmq concordo su tutto... il tuo esempio e' piu' calzante. emo
MarcezMonticus 07-07-21 10.53
MiLord ha scritto:
Non vedo l'ora che behringer cloni il moog one da quasi 9000 euro e lo metta a 1500

emo
MicheleJD 07-07-21 11.00
@ MiLord
Comunque a proposito dell' "Ub-Xa" ho trovato questa nuova demo emo
Cosa ne pensate?
fossi behringer andrei a riprendermi il synth!emo
toniz1 07-07-21 11.03
@ paolo_b3
No... è solo che dopo essermi incontrato con Bb mi è rimasta una leggera inflessione romanesca... 'a Gabbaneli. emo
edit emoemoemo
tsuki 07-07-21 11.23
A proposito dell'ultima "demo" dell'UB-X... Per carita' ....Non il suono,ma il suonatoreemo
anonimo 07-07-21 11.49
MiLord ha scritto:
Ok ma torniamo a quanto dicevo.
Con costi maggiori di produzione maggiori verrebbe più di 250 euro. Va bene. Quanto? 500? 1000? 1500 per assurdo?
E i restanti 3000 euro???


Non siamo in contrasto.. 250 euro e' un prezzo troppo stracciato, estremizzato dalle politiche di produzione/vendita di Behringer, e Moog non riuscirebbe a fare un prezzo simile neppure volendo.
3000 euro sono il prezzo della gloria, ovvero del marchio con il suo blasone.

Probabilmente la verita' sta nel mezzo o ancora meno che nel mezzo. Questo non lo sapremo mai : salvo riuscire a trovare i tabulati con tutti i conti di Moog.

Ma questo vale anche e soprattutto per marchi meno blasonati ma noti ( e qui do ragione ad Anumj) che ci propongono strumenti dal prezzo gonfiato, e spesso dalle tecnologie ribollite.
anonimo 07-07-21 11.52
@ MiLord
Comunque a proposito dell' "Ub-Xa" ho trovato questa nuova demo emo
Cosa ne pensate?
e' salito per sbaglio un gatto sulla tastiera del prototipo? emo
Steruny 07-07-21 11.54
@ anonimo
MiLord ha scritto:
Ok ma torniamo a quanto dicevo.
Con costi maggiori di produzione maggiori verrebbe più di 250 euro. Va bene. Quanto? 500? 1000? 1500 per assurdo?
E i restanti 3000 euro???


Non siamo in contrasto.. 250 euro e' un prezzo troppo stracciato, estremizzato dalle politiche di produzione/vendita di Behringer, e Moog non riuscirebbe a fare un prezzo simile neppure volendo.
3000 euro sono il prezzo della gloria, ovvero del marchio con il suo blasone.

Probabilmente la verita' sta nel mezzo o ancora meno che nel mezzo. Questo non lo sapremo mai : salvo riuscire a trovare i tabulati con tutti i conti di Moog.

Ma questo vale anche e soprattutto per marchi meno blasonati ma noti ( e qui do ragione ad Anumj) che ci propongono strumenti dal prezzo gonfiato, e spesso dalle tecnologie ribollite.
Ormai sia Korg , Yamaha e Roland è anni che propongono ribollite


Non c’è più nulla da inventare.
Samu 07-07-21 11.58
@ Steruny
Ormai sia Korg , Yamaha e Roland è anni che propongono ribollite


Non c’è più nulla da inventare.
Aggiungerei pure Nord..
giosanta 07-07-21 12.05
MicheleJD ha scritto:
io ho trovato particolarmente saggio il commento di filigrove (thanks)

Col massimo rispetto mi permetto di dissentire (ovviamente rispetto ai contenuti, non alla saggezza).
Avrò capito male, ma se si sottende una visione che relega strumenti come un Moog (prescindiamo un momento da Behringer) all'ambito dello "obbista evoluto" perchè il "professionista" tanto fa tutto col tastierone digitale multifunzione, allora stiamo messi male, assai. E spiega anche la "tristezza" di molto palchi e la povertà timbrica che ne deriva.
paolo_b3 07-07-21 12.25
@ giosanta
MicheleJD ha scritto:
io ho trovato particolarmente saggio il commento di filigrove (thanks)

Col massimo rispetto mi permetto di dissentire (ovviamente rispetto ai contenuti, non alla saggezza).
Avrò capito male, ma se si sottende una visione che relega strumenti come un Moog (prescindiamo un momento da Behringer) all'ambito dello "obbista evoluto" perchè il "professionista" tanto fa tutto col tastierone digitale multifunzione, allora stiamo messi male, assai. E spiega anche la "tristezza" di molto palchi e la povertà timbrica che ne deriva.
Personalmente ritengo anche io l'affidabilità di Moog un aspetto più appetibile per un professionista. Ovviamente da questo ragionamento esulano i collezionisti.

Però un aspetto che non viene messo in conto sono i cosiddetti "costi indiretti". Il costo della progettazione elettronica (ed un po' anche di quella meccanica emo) la prototipazione, la sperimentazione, le azioni correttive sui problemi riscontrati sul mercato.

E' ovvio che se prendo il prodotto già lanciato sul mercato e lo copio (approccio industriale del Giappone negli anni 60) mi risparmio un sacco di costi che non andranno ad impattare sul prezzo di vendita del prodotto.

Poi non lamentiamoci se le grandi marche ripropongono la stessa minestra riscaldata.
MarcezMonticus 07-07-21 12.26
@ giosanta
MicheleJD ha scritto:
io ho trovato particolarmente saggio il commento di filigrove (thanks)

Col massimo rispetto mi permetto di dissentire (ovviamente rispetto ai contenuti, non alla saggezza).
Avrò capito male, ma se si sottende una visione che relega strumenti come un Moog (prescindiamo un momento da Behringer) all'ambito dello "obbista evoluto" perchè il "professionista" tanto fa tutto col tastierone digitale multifunzione, allora stiamo messi male, assai. E spiega anche la "tristezza" di molto palchi e la povertà timbrica che ne deriva.
Considerato soprattutto che (per fare un esempio) uno del calibro di Dr Mix (non proprio l'ultimo arrivato) nel suo studio ha di tutto e di più, suona il clone da hobbista come il tastierone da pro e credo proprio che gli importi sega di cosa abbia sotto le mani quando deve produrre musica.
In un video replica il brano dei Daft Punk "Around the world" con un Moog One, in un video dedicato a Thriller di Michael Jackson usa il Jupiter 8, il Moxf6 e il Minimoog, in altri ancora solo VST.
Il Pro suona e usa quello che è propedeutico al sound che deve avere.
L'amatore quello che gli permette il portafoglio e la GAS.
giosanta 07-07-21 13.26
paolo_b3 ha scritto:
E' ovvio che se prendo il prodotto già lanciato sul mercato e lo copio (approccio industriale del Giappone negli anni 60) mi risparmio un sacco di costi che non andranno ad impattare sul prezzo di vendita del prodotto.

Poi non lamentiamoci se le grandi marche ripropongono la stessa minestra riscaldata.

Verissimo. Appunto. Infatti, anche per problemi legali, clonano una macchina di quarant'anni fa, non il Matriarch. E grazie a dio Moog ha un catalogo vastissimo.
giosanta 07-07-21 13.31
MarcezMonticus ha scritto:
Il Pro suona e usa quello che è propedeutico al sound che deve avere.

Chiariamoci anche su questo punto, viceversa c'è il rischio di non intendersi.
Professionista per me è ESCLUSIVAMENTE colui che ricava da una derminata attività ricava tutto o preponderante parte del suo imponibile. Ogni altra implicazione di carattere tecnico o culturale è totalmente da escludersi.
MicheleJD 07-07-21 13.48
giosanta ha scritto:
E spiega anche la "tristezza" di molto palchi e la povertà timbrica che ne deriva


il mio non è un giudizio sul fatto che un moog da 4 mila euro non ha senso su un palco pro (anzi ha senso eccome). Ma come dici qui su molti palchi (certo non tutti) non trovi tali strumenti di questo tipo (monofonici, senza effetti e memorie) mentre si trovano strumenti più “flessibili”. Poi ovviamente non suonano uguali, siamo d accordo, ma quanti portano sul palco -per musica pop, non parlo di progressive o altri generi aime più di nicchia - stage piano, più clone hammond (non voglio neanche pensare ad un originale), più un monofonico, più un polifonico, e perché no un clone mellotron… invece “le rosse” e “i mac” li vedi un po’ ovunque… (ps io non ho ne uno ne la l’altro quindi non lo dico per tifoseria). Ecco perché penso che se fossi un turnista e mi dovessi fare un set up per suonare “a gettone” mi armerei di qualcosa che mi permettesse massima flessibilità e “minimi” costi.
Credo che se oggi provassi a contattare tutti gli annunci di moog usati buona parte dei precedenti proprietari non sarebbero dei professionisti o se lo sono l hanno più preso per passione o semplicemente perché avevano voglia di quel suono per quel tour con quel artista. Non perché ne avessero l urgente bisogno se no il loro spettacolo non avrebbe funzionato.
Semplicemente credo che se compagnie come Moog facessero affidamento solo sui professionisti come clienti avrebbero grandi problemi. (ma vale anche per altri, incluso chi fa workstation di alta gamma).
PandaR1 07-07-21 14.31
@ paolo_b3
Personalmente ritengo anche io l'affidabilità di Moog un aspetto più appetibile per un professionista. Ovviamente da questo ragionamento esulano i collezionisti.

Però un aspetto che non viene messo in conto sono i cosiddetti "costi indiretti". Il costo della progettazione elettronica (ed un po' anche di quella meccanica emo) la prototipazione, la sperimentazione, le azioni correttive sui problemi riscontrati sul mercato.

E' ovvio che se prendo il prodotto già lanciato sul mercato e lo copio (approccio industriale del Giappone negli anni 60) mi risparmio un sacco di costi che non andranno ad impattare sul prezzo di vendita del prodotto.

Poi non lamentiamoci se le grandi marche ripropongono la stessa minestra riscaldata.
Se fosse cosi' il subsequent 37 dovrebbe costare lui 4000 euro, e il minimoog costarne 1300... invece e' l'inverso... ma sicuramente c'e' piu' ricerca e innovazione nel primo che nel secondo, oggi... quindi e' ovvio che il prezzo esula completamente da logiche di quanta ricerca c'e' dentro o quanta tecnologia, il minimoog te lo piazzo a 4000 euro perche' l'appassionato danaroso lo vede come un feticcio e caccia i 4000 euro, punto
tsuki 07-07-21 14.43
@ giosanta
MarcezMonticus ha scritto:
Il Pro suona e usa quello che è propedeutico al sound che deve avere.

Chiariamoci anche su questo punto, viceversa c'è il rischio di non intendersi.
Professionista per me è ESCLUSIVAMENTE colui che ricava da una derminata attività ricava tutto o preponderante parte del suo imponibile. Ogni altra implicazione di carattere tecnico o culturale è totalmente da escludersi.
Certamente.Ci sono "amatori evoluti" che suonano pari o meglio di un professionista,ma suonando per diletto o hobby e svolgendo un'altro lavoro per vivere,non son da considerare professionisti. E' vero che uno che fa' il musicista di professione necessita' di strumenti che oltre ad un suono di livello abbiano una affidabilita',una robustezza ed una assistenza ottime, e tutto questo ha un costo.
MarcezMonticus 07-07-21 14.44
@ giosanta
MarcezMonticus ha scritto:
Il Pro suona e usa quello che è propedeutico al sound che deve avere.

Chiariamoci anche su questo punto, viceversa c'è il rischio di non intendersi.
Professionista per me è ESCLUSIVAMENTE colui che ricava da una derminata attività ricava tutto o preponderante parte del suo imponibile. Ogni altra implicazione di carattere tecnico o culturale è totalmente da escludersi.
Assolutamente d'accordo.
emo
filigroove 07-07-21 15.48
@ giosanta
MicheleJD ha scritto:
io ho trovato particolarmente saggio il commento di filigrove (thanks)

Col massimo rispetto mi permetto di dissentire (ovviamente rispetto ai contenuti, non alla saggezza).
Avrò capito male, ma se si sottende una visione che relega strumenti come un Moog (prescindiamo un momento da Behringer) all'ambito dello "obbista evoluto" perchè il "professionista" tanto fa tutto col tastierone digitale multifunzione, allora stiamo messi male, assai. E spiega anche la "tristezza" di molto palchi e la povertà timbrica che ne deriva.
Non dissenti con me, dissenti con la realtà dei fatti 😁. Io la penso come te, mi piacerebbe che la passione prendesse il sopravvento sulle produzioni, che l’entusiasmo superasse l’interesse pecuniario, ma così non è.
Vuoi un ritratto del pro che si compra un mini reissue: un bello studio che dopo può vantare un bel parco macchine. Poi lo userà qualcuno? Non ha importanza.
Bruttissima cosa, son d’accordo.