Cyrano ha scritto:
Trovo questo piano da 64 tasti un'idea interessantissima, che porterò spesso con me sulla mia auto con due ruote e mezzo insieme alla mia fidata Gibson senza corde, alla mia tromba col bocchino senza foro e al mio navigatore satellitare senza schermo né guida vocale.
È sempre tutto relativo all'uso ed alle necessità.
Premetto che avevo scelto l'RD 64 per ragioni di spazio a disposizione (fisso in un'abitazione che non è la mia, quindi per il fine opposto a quello per cui è stato pensato), per il costo contenuto e per la sua meccanica sulla quale mi trovo bene; il Dexibell S1 ha 68 tasti, 4 tasti in più che male non fanno.
In ambito pop/rock, onestamente, in tutta la mia vita non ho mai avuto bisogno di più di 5 ottave.
Per il solo esercizio, sull'RD 64 riesco ad eseguire anche qualcosina di musica classica sfruttando i tasti per la selezione delle ottave. Ad esempio, nell'Intermezzo dal "Carnevale di Vienna" di Schumann, metto un'ottava sotto nella prima parte e nel finale, mentre nella parte centrale ripristino l'impostazione standard.
Ricordiamoci che, molto probabilmente, il pianoforte di Beethoven non aveva più di 6 ottave (forse do-si, 72 tasti); uno dei pianoforti verticali di Chopin era di 6 ottave e mezzo (do-fa, 78 tasti); il mio vecchio piano verticale (orribile) ha solo 85 tasti (la-la).