taglia74 ha scritto:
Ci sono piani che hanno volumi molto più alti di altri
è ovvio che mi aspetto una potenza diversa del "Bright Piano" rispetto ad un "Mellow piano", ma l'utilizzo per un bright è palese rispetto ad un mellow, già a partire dal nome del pianoforte.
Non ha senso (e parlo in ambito yamaha) che un ensemble di archi abbia il volume più basso del singolo violino, o che 7 rhodes semplicemente con effettistica diversa applicata (uno ha un tremolo, uno un flanger, l'altro un delay) presentino differenze anche importanti di volume.
O che 3 pad con utilizzo uguale abbiamo 3 volumi totalmente differenti pur avendo di base la stessa pasta sonora... c'è uno squilibrio di volume che in casa Clavia io non ho proprio percepito tra uno strumento e l'altro.
taglia74 ha scritto:
Ad esempio se prendi un lady D o uno studio grand 2 e li paragoni con un silver o con un bright hai una presenza tutta diversa
Cerchiamo però di non confondere il concetto di "presenza" con "volume".
Pur usando questi 4 piani, io non ho mai avuto bisogno di dover andare a modificare il volume dei 4 pianoforti per "bilanciarli" tra loro.
è ovvio che quando hai sotto le mani un bright, è inutile "pestare" i tasti per farsi sentire, perchè è chiaramente equalizzato per bucare, non è una questione di "volume". Di fatto quando uso il bosendorfer in situazioni pop, conscio che sia "potente", semplicemente suono con meno enfasi, ma ho comunque un controllo totale su dinamica, e in generale su tutto.
Nel caso Yamaha è pura questione di volume. il rock piano ad esempio buca semplicemente non perchè è equalizzato per far cosi, ma perchè ha una impostazione delle dinamiche totalmente diverso. riconosce ad esempio una pressione di 60 come "Forte",e ti spara praticamente fisso ad ogni nota un volume che va tra i 90 e i 127, ma se vai ad analizzare le forme d'onda utilizzate per il rock piano sono le stesse del Full concert di base, non è un pianoforte diverso come invece accade per Clavia, che ne ha campionato uno diverso per avere un bright piano.
taglia74 ha scritto:
Gli Rd (almeno quello che ho io, il 2000) non ha quasi per niente effetto sui piani quindi non so come facciate ad affermare tale cosa.....forse non l'avete mai provato e pensate che provato un preset yamaha gli altri marchi siano tutti uguali
Io ho avuto al tempo una roland (non ricordo il modello,ero agli inizi e me la prestarono in attesa che arrivasse il mio motif XF) e il campione di piano made in roland, provato su tastiere altrui, non mi è mai piaciuto.
Mi ha sempre dato la sensazione di "vetro", che per carità, in live funziona,ma siccome suono molto anche in casa, mi piace avere un campione che mi soddisfi appieno, e non un piano da "Intro pop". Ma li son gusti.
taglia74 ha scritto:
gli altri marchi siano tutti uguali
Dico solo che nella mia (poca) esperienza, non ho mai trovato nulla di più "pronto" di una nord, che sia stage o electro.
Mi viene sempre in mente una serata in cui un gruppo mi tirò sul palco e mi chiese di suonare qualcosa con loro. era presente un Motif XF (prima che lo acquistassi). Fu imbarazzante piazzare un suono di rhodes,e vedere che, in quanto non programmato, aveva un volume di uscita ridicolo e il fonico mi faceva segno che era al "limite" del fader del mixer.
La stessa cosa mi capitò ad una jam dove era presente una electro 4. Mi tirarono sul palco, scelsi un rhodes... non ho dovuto far nulla, usciva tutto benissimo, l'effettistica la piazzai in pochi click pur non avendo mai posseduto la macchina...
Al tempo sottovalutai la cosa, e continuai a barcamenarmi tra altre marche e master varie...
Oggi ho una electro 5 di cui mi pento per un solo motivo: Non ho acquistato la versione pesata...