Finalmente sono riuscito a leggere tutta questa interessante discussione...
alcuni spunti interessanti tra i molti letti (proprio una bella chiacchiera "da bar"... bravo wild
)
giosanta ha scritto:
Qualunque cosa torni è, sarà, puro manierismo.
Non necessariamente un male, anzi benvenga, ma il contesto culturale di un determinato periodo con quello che genera, di cui l'aspetto musicale è solo una parte, non può tornare.
Concordo, gli anni 90 (come gli 80) non potranno tornare, perche' in mezzo ci sono stati gli 00 e i 10 (anche se nessuno se li ricorda
) (almeno tra i vecchiotti qui dentro... e a tal proposito ricordo...
VECCHI BABBIONI se qualcuno non avesse ancora partecipato!
)
1paolo ha scritto:
Se il futuro e’ la trap anche no.
CONCORDO! ho solo la speranza che sparisca presto... (e sento qualche giovanISSIMO, 14-16 ANNI, che fortunatamente la pensa uguale, c'e' speranza!
)
giosanta ha scritto:
A mio modo di vedere il problema non è "far tornare" alcunché, anche perché dubito sia in nostro potere oppure, all'opposto, modellarsi acriticamente o meno sul presente quale che sia (il futuro non siamo in grado di conoscerlo). Basta limitarsi a fare a quello che ci piace, che ci emoziona, che poi sia di nicchia, di massa o quant'altro poco importa, del resto già è difficile fare quello che ci piace, figuriamoci quello che non ci piace.
Già, ma anche a me piacerebbe trovare qualcosa di nuovo "interessante"... ma quando non lo trovo, ritorno al passato, ma solo per un po'... perche' poi mi viene a noia. Non che non mi piaccia, ma se ascolto The Joshua Tree (lo so, è dell'87) una volta... non e' che domani mi viene voglia di riascolarlo di nuovo...
maxpiano69 ha scritto:
Lo so ed il mio "diciamo anche" voleva essere un corollario al tuo post, a tutti gli effetti. A ben pensarci la disponibilità dei sistemi di streaming ha reso il tutto più semplice tecnicamente ma al tempo stesso la concorrenza ancor più spietata, perché il confronto è globale e di gente che sovrastima il proprio "prodotto" e se la prende col "sistema", piuttosto che sforzarsi di capire le vere ragioni del proprio (parziale o totale) insuccesso, ce ne sarà sempre, perchè autoassolve mentre l'autocritica invece ben più faticosa e dolorosa (e non è detto che risolva).
ESATTO! e qui secondo me ci sono un grosso pro e un grosso contro.
Una volta, uscivano un po' di album e si aveva tempo di ascoltare, apprezzare o scartare... ora siamo bombardati da 1000 direzioni da musica nuova, vecchia, alternativa, sconosciuta etc.etc... Ottima cosa da un punto di vista di chi volesse sperimentare... ma le ore giornaliere sono sempre 24 e (almeno personalmente) non e' che ho tutto questo tempo di ascoltare musica nuova. Dopo 3-4 tentativi in cui incappo in musica "scarsa" (nel senso che mi da scarso interesse)... mi sono bruciato la mezz'oretta dedicata, mi sono rotto le scatole e la volta dopo ritorno sul conosciuto (che pero' so mi annoia, cosi' la volta dopo mi butto sul nuovo... e via così).
e collegato a quanto detto ora... c'e'... questo: (vedi sotto)...