Con il negozio in questione, e' stato tutto spontaneo. Si e' instaurato quel clima di fiducia reciproca dove nessuno dei due cerca di pressare l'altro, ed ognuno comprende qual'e' il proprio limite.
Non lo fa solo con me, e' proprio il suo carattere onesto (lui gestisce solo il reparto, ma e' autonomo nel farlo) che lo porta a dare il massimo nei suoi limiti, sapendo che la controparte (io) ha l'obiettivo di risparmiare senza mettere in discussione i suoi limiti.
Spesso quando mi fa il prezzo, sono io a dire "ma ci stai dentro"?. E lui sorride e dice "Non preoccuparti Roberto, sono risicato ma ci sto dentro"
tra fine 2020 ed inizio 2021, gli ho preso un Kronos2 88, un Jupiter X e un Summit.
Tre pezzi importanti, anche stringendo lo sconto, han fatto budget per il negozio, e non a caso mi ha ringraziato perche' in pieno lockdown per loro significava un certo respiro.
Raptus ha scritto:
Per il resto io non sono mai stato uno che tratta e che ha la parlantina giusta per trattare con i negozianti, sono sempre stato troppo onesto
Trattare con qualcuno non e' una questione di onesta'. L'onesta' viene meno quando si cerca di approfittare, andando oltre i limiti.
Spesso quando si dice a qualcuno "se puoi venirmi incontro per invogliarmi" sottolineando "fin dove riesci, perche' il rispetto per il lavoro e' sacrosanto", quel qualcuno si sente gratificato, ed e' spontaneamente invogliato a dare il massimo che puo'.
Molti commercianti odiano coloro che se ti fanno il prezzo e lo sconto, si sentono chiedere cose impossibili (ribassi inapplicabili)
Quell'atteggiamento e' offensivo, perche' significa cercare di approfittare degli altri, svalutare il loro prodotto, facendo pure finta di essere insoddisfatti. Quei clienti sono loro i primi a volerli perdere.
Per le vacanze estive, feci lo stesso discorso alla direzione (che mi conosceva perche' ero stato l'anno precedente).
Essendo da solo, gli chiesi se poteva venirmi incontro sul supplemento camera doppia ad uso singola.
Lui sapeva che sono un cliente particolare, che non soggiorna tre o quattro giorni, ma gli fa almeno 15 giorni evitando cosi' buchi di soggiorno che sono un costo.
Cosi' mi venne incontro scontandomi gran parte del supplemento (e non era poco), e addirittura mi consegno' a sorpresa la stanza vista mare senza farmi pagare il prezzo aggiuntivo (diretta sul mare, senza strade intermedie sopra un giardino di palme).
Al momento di partire (non ero appagato dopo sei mesi di isolamento) chiesi la disponibilita' per un'altra settimana con relativo preventivo, e dicendo "fai quello che riesci a fare, so che farai il meglio".
Nel preventivo mi sconto' di nuovo il supplemento singola, non mi fece pagare il cambio tariffa per alta stagione, e mi diede di nuovo la stanza vista mare.
A conti fatti erano in tutto 400 euro di sconto, e non sono pochi.
Da parte mia ripagai a modo mio, non mettendomi alcun limite sugli extra (aperitivi, vini in bottiglia a tavola, cocktails, alcolici serali ecc).
Pagai il soggiorno in anticipo, ma quando venne il momento di pagare gli extra, sbianco' temendo fosse una brutta sorpresa per me : erano 580 euro di extra.
Io lo tranquillizzai dicendo "sono consapevole, e' stata una mia volonta' perche' dopo sei mesi chiuso in casa, volevo una vacanza no limit, e poi il tuo sconto mi ha invogliato".
Lui ha risposto "dare una camera singola ad uno come te, conviene di piu' che darla a due persone, e poi e' un piacere averti come cliente"
Insomma alla fine eravamo tutti contenti : loro hanno lavorato bene (hanno patito il lockdown), pur tirando molto i conti. Io ho potuto soggiornare in una stanza enorme vista mare, e con tutti i confort e gli extra possibili, dimenticando lo stress del lockdown.. ed ho ripagato lo sconto comportandomi come se fossimo in due ad occupare la stanza (o quasi).
Alla fine ci abbiamo guadagnato entrambi, ed oltretutto siamo diventati amici.