Mega riassuntone piani digitali

Hai ragione.
Del resto se esistone tante tipologie diverse di strumenti è lecito ritenere che le case produttrici abbiano fatto le loro indagini di mercato.
Considerando le mie, ovviamente potendo (si fa per dire...), mi orienterei verso il Silent, sia pure verticale.

La meccanica è di un verticale ma (credo) abbastanza rivista.

Perché al posto di un Silent?

Onestamente non ho trovato differenza con un acustico, l'amplificazione nasconde ogni falsità, il suono sembra prodotto dalle corde e come con le corde lo tratti.
Allora? Be', se apri le corde di un Silent è un'altra cosa, ma se cerchi il suono ...il suono digitale è sicuramente migliore di quello di un Silent.
In una casa l'NU1X ingombra meno di un acustico, non si scorda e la meccanica, anche se verticale, è migliore di quella tipica e si fa suonare come un coda.

Lo comprerei?
Solo per l'idea di avere un digitale buono, anche da registrare visto che è musicalissimo nell'interazione meccanica/suono e vedrei la somiglianza con un acustico solo come un caso. Potrebbe essere un compromesso vantaggioso se lo si confronta con verticali vecchi, sbidonati o di scarsa qualità ma è comunque un digitale e come tale va considerato.

Aggiornamento: stamattina ho avuto la possibilità di provare anche il kawai CA 59 : ragazzi un vero gioiellino! Meccanica piacevolissima, suoni ottimi, ottima anche l'amplificazione integrata nel mobile, sembrava davvero di sentire le corde di un pianoforte. I campioni sono molto lunghi e il decadimento del suono è molto simile a quello reale, graduale e lento. I tasti neri non hanno quella finitura ruvida, e li preferisco. Ci ho fatto un pensierino. Unico neo (per i miei gusti): non lo fanno nero lucido

Di quel colore facevano la serie CS che però mi pare non sia più a listino

Condivido le tue sensazioni.

Sottolineerei però una carenza abbastanza noiose, ovvero la mancanza dell’audio over USB o, perlomeno, un registratore digitale integrato.

nel manuale (pag 50/64) si parla di un registratore interno o verso memoria usb, poi oggi al negozio mi spiegavano che può essere collegato via bluetooth al telefonino, non ho approfondito perché non mi interessa molto questa funzione. Però credo che si possa registrare quello che suoni
Manuale pag 50/64

Mi correggo, registra wav ed mp3. Molto bene!

Per ciò che riguarda il Bluetooth, a causa dell’importante latenza intrinseca a tale mezzo può servire solo come utility per ricevere, ma non certo per inviare.

Qualche giorno fa avevo parlato delle mie impressioni sulla meccanica tutta in legno del Kawai CA59 (Grand Feel Compact).

Non ne ero rimasto molto colpito trovandola "gommosa" al punto che, da sacrilego, quasi gli avevo preferito la RH III in plastica.

Oggi, non soddisfatto delle mie impressioni a fronte dei consensi unanimi verso queste meccaniche, sono tornato da Mimmo (...chi è di Roma sa ) e mi sono rimesso a pestare sul CA59 e ...ho scoperto la fonte della mia perplessità.

Quella sensazione che avevo provato, ed ho riprovato stasera, di una certa gommosità, mancanza di determinazione, di stabilità, era ancora lì.
Suona che ti risuona passando da ogni acustico ad ogni Casio, Dexibell e via dicendo che erano parcheggiati li...
...alla fine ho capito: feltri fondo corsa sbagliati!

Si, ultimamente potrò sembrare molto presuntuoso e poco diplomatico con le mie uscite (sarà l'età? ), ma tant'è.
Senza dubbio si percepisce benissimo il meccanismo, la simulazione dello scappamento, la pesatura giusta... tutto ok ...ma oggi ho scoperto che il mio fastidio in realtà si presenta solo una volta premuto il tasto ricevendo questa sensazione gommosa, di instabilità.
Sono stato un bel pezzo a misurare la cosa e non può essere altrimenti: colpa dei feltrini.
Spiego:
i due rettangolini verdi a dx sotto l'inizio dei tasti (neri e bianchi) sono di feltro o similare e ovviamente servono ad attenuare il colpo di fondo corsa ma quelli che avevo sotto le mani dovevano essere di una qualità molto leggera, poco compatta, perché si modificavano troppo facilmente nello spessore a causa della pressione col dito.
Ho provato, una volta suonata la nota, a spingere di più ...e il tasto affondava ancora! Se premevo piano arrivavo ad un certo livello, se premevo forte andavo più giù ed oltretutto, in una combinazione tra note forte e piano, percepivo la differenza di livellamento e di tenuta, si, perché una volta suonata la nota, se non tenuta con attenzione ...il feltro tende a riprendere la forma rimandando su il tasto.
E' questa la causa della sensazione di "gomma" che ho percepito: un finecorsa indefinito, un tasto che "atterra" quì o là, a seconda della forza con cui viene premuto, senza un finecorsa certo e omogeneo su tutte le note.

Non so se tutte le meccaniche sono fatte con questo tipo di feltro, forse sarà un difetto di questo specifico esemplare, ma questa gommosità l'ho notata anche su altri strumenti Kawai (CA 48, VPC citati in altri post per questa sensazione). Forse col tempo i feltrini, indurendosi, funzioneranno meglio, ma se lo prendo glieli cambio tutti

...ma tanto non lo prendo ...non è aria...

caspita ci rincorriamo... proprio sabato mattina, da Mimmo, ho provato quel CA 59 vicino alla vetrata... ( piccolo OT: ma vogliamo parlare di quelle scocche in legno a 5000 euro li vicino ?) .
Comunque l'altro ieri a via Germanico ho provato il CLP 735, poi (non pago) sono tornato a Valle aurelia dove ho riprovato prima il 725 e poi il CA 48... gommino o feltrino, secondo me Kawai CA 48/59 sono mille metri sopra agli Yamaha Clp 725/735... ora però voglio provare i Roland LX 704 e 705 , devo vedere dove posso trovarli in esposizione...

I Roland? Forse ne trovi all’ambasciata generale della Birmania…

Dicono sia proprio lì che fanno il controllo qualità, fianco a fianco con le più pregiate arpe birmane.

così... tanto per menare il Birmano per l'aia...
ma il suono che non ti piace e' tipicamente quello dei Supernatural??? perche' magari qualche modello che non lo usasse potrebbe andarti bene.
Lo so che i modelli nuovi sono tutti così... ma magari qualche modello meno recente POTREBBE essere di tuo gradimento? qualcosa di epoca "pre-Birmana" ...

giusto per sapere se hai sempre avuto questa orticaria verso il suono roland oppure se e' solo verso il supernatural

e invece ne ho trovato uno !
Negozio in zona "colli albani", gentilissimi, mi hanno fatto provare:
Roland LX 706
Yamaha CLP 745
Kawai CA 79.
Il Roland LX 706 non mi è piaciuto. Il tasto ha uno strano ritorno al rilascio, quasi "a molla" "a scatto", sono bastati trenta secondi per capire che non mi piaceva. L'ho provato comunque per qualche minuto, per vedere se mi abituavo, ma la sensazione non è cambiata. Sui suoni non dico nulla, perchè non mi sono soffermato a provarli, a quel punto era inutile.
Lo Yamaha CLP 745 ha una meccanica sicuramente migliore dei modelli 725/735, però il tasto a fine corsa sembra colpire il marmo, sembra che sotto la tastiera ci sia una lastra di pietra. (forse è per questo che Kawai mette i feltrini/gommini?)
Il Kawai CA 79 ha confermato la stessa piacevole sensazione del CA 59 (provato da Mimmo) e del CA 48 (provato a Valle Aurelia), probabilmente la meccanica Kawai è quella più adatta ai miei gusti.

Sostanzialmente é il motore supernatural che, a mio avviso, non ce la fa proprio a tirare fuori un suono decente.

Però c'é da considerare che anche questo motore si basa su campioni, quindi non saprei proprio dire se il problema risiede nel campionamento malfatto o nell'algoritmo di modellazione.

ok, infatti anche io avendo FA08 non è che sia entusiasta del suono di piano... a volte mi sembra meglio quello del mio digitale di 30 anni fa... ma vabbè, perche' sono abituato al suono. Se capita di mettere le mani su qualcosa di meglio, lo riconosco

@Keyboard7.
Tutti i pianoforti hanno feltrini a fine corsa, ma normalmente si usa una qualità abbastanza densa. Piantare note su una tastiera e sentire che il fine corsa è incerto, come di una meccanica galleggiante che fluttua non mi rende felice!
Ok, sto amplificando molto il problema, ma a me 'sta cosa non mi è piaciuta e l'ho riscontrata sia sul CA59 che sul CA48, meno sul VPC1.

In pratica il "Bignami" dei pianoforti digitali

per quanto mi riguardo ho la stessa orticaria al supernatural, ma quello del juno ds per esempio non mi é cosi antipatico.

Assurde, ne hanno tre in esposizione, in una c'è un Dexibell.
Quello che mi ha stupito sono i coni, messi lì, senza protezione. Poi i colori: violetto, verde...

infatti zeri...
a me capita spesso di suonare il vetusto piano in firma che avra' 30 anni.. e mostrando ovviamente tutti i limiti di uno strumento così anziano, sarà l'abitudine (e' appunto con me da circa 30 anni), sarà che se lo suono con le sue casse ha ancora un suo perchè... ma mi sembra migliore del supernatural della FA08.

Gli riconosco migliore il CFX Stage del modx che uso via midi... ma anche da solo ha ancora senso.

Sarà una storia simile al calabrone e al volo... "il mio piano non sa di essere un'arpa birmana e quindi suona da pianoforte lo stesso"