Ma dove andremo a finire?

Chi ci ha rimesso di più è la classe media che negli anni 80 e 90 aveva sicuramente più potere d'acquisto di oggi.

Quelli che erano ricchi negli anni 90 ora sono stra ricchi. Io che ero classe media fino ai 2000 credevo di essere benestante (credevo pure che la parola benestante stesse a significare classe media ).

Dopo mi son preso una bella svegliata e ho capito che vivevamo nella bambagia.

Settimana bianca e 3 mesi di affitto? E non ti prendi la Genos?

Smartphone, Pc fissi e portatili, abbonamenti Netflix/Amazon, internet non esistevano; per il resto si facevano 3 o 4 settimane di vacanza a fronte di una, moto ed auto erano uno "status simbol" forse più che adesso..
mi pare proprio che il tenore di vita delle famiglie (di lavoratori dipendenti) fosse decisamente più elevato allora

Non mi serve (per ora)

Mi sembra evidente, non l'ho ricavato da nessuna parte.
Fino al 1980 non tutti potevano avere accesso nemmeno all'istruzione media superiore. Automobili ce n'era una per famiglia. Vacanze per pochissimi un mese al mare in appartamento e stop. L'abbigliamento per chi aveva più di due figli si passava dai grandi ai piccoli.
E' vero che si viveva in 4 con uno stipendio, ma i ritmi erano decisamente diversi.

Per me il problema è che gli anni 80 e 90 ci hanno preso largamente tutti per il deretano, se mi permettete

E' per colpa di quel periodo lì se poi tutti gli italiani si son messi a volere qualsiasi cavolata

Il fatto che non esistessero allora non significa che non abbiano un costo.
Una famiglia di impiegati fa anche adesso 3 o 4 settimane di ferie magari non consecutive ma le fa.
Le macchine e le moto costano, tra acquisto, manutenzione e spese accessorie (bollo, assicurazione, benzina) di più.
Lo stesso il vestiario, i libri di scuola e la scuola stessa.
Insomma è la percezione delle spese che è diversa ma oggi una famiglia di impiegati ha a disposizione molti più soldi in rapporto all'epoca in cui viviamo.
Ne spende di più.

se il tenore di vita degli italiani si è elevato è solo grazie alla forza individuale di ogni singolo italiano.

Verissimo.
In effetti è proprio in quel periodo che il famoso rapporto deficit/pil e la spesa pubblica schizzarono alle stelle.
Scelte sbagliate politiche ed elettorali fecero il resto.

Nel 1980 avevo 20 anni: praticamente tutti i miei coetanei avevano il diploma di scuola superiore (con il quale si accedeva tranquillamente al mondo del lavoro impiegatizio), in diversi andavano all'Università (sia come studenti lavoratori come il sottoscritto che come studenti a tempo pieno). Avevamo quasi tutti la macchina oltre a quella della famiglia; le vacanze, oltre al canonico mare estivo cominciavano anche a fare viaggi a Londra, Parigi etc.
E' vero che si cercava di "non sprecare" (questo era l'insegnamento della generazione dei miei genitori che avevano visto la guerra e le rinunce) ma complessivamente i redditi "reali" erano maggiori di oggi.
p.s. non ho la Genos nonostante sia nella "categoria "

Io ne ho conosciuti diversi che dopo la terza media sono andati a lavorare, forse facendo sacrifici avrebbero potuto accedere al diploma, ma non li hanno voluti fare. Poi ovviamente andando a lavorare potevano acquistare un'automobile, ma se la sono pagata loro, non la famiglia.
Questa non era la regola ma una situazione abbastanza diffusa.
Viaggi di piacere prima del 1980 pochi, anzi pochissimi.

So che sei un uomo di cultura ma non immaginavo fossi esperto di cazzi

Infatti non si parlava di me. Deduco che l'argomento sia di tuo interesse da come hai "drizzato" le antenne

Sul tema “tenore di vita”: negli anni sessanta/settanta compravi se avevi il contante, oggi fai le rate anche per la carta igienica.

…no non basta, devi prenderti almeno un Genos, se no andiamo troppo fuori tema!

mi ero fatto un'idea diversa sul tuo conto

Non sbagli di certo.
In generale, volevo aggiungere che
francamente sono contento per tutti coloro che reputano i pensionati gente che può spendere allegramente migliaia di euro per farsi la Genos, evidentemente hanno frequentazioni di un certo livello.
Io sono pensionato da pochissimo, dopo 43 anni di culo (si, sono un "precoce,"), dopo 35 anni di lavoro da parte della mia vecchia siamo arrivati a:
_ chiudere il mutuo della casa, (trilocale sito a metà fra Milano e Bergamo in un paesino di 3000 sfigati);
_ pagare tutta la macchina, una lussuosa Kia Rio 1250 che fa tre mesi compirà 10 anni;
_ finire, (un mese fa), le rate del mio Fantom;
_ avere in banca qualcosina (ripeto: qualcosina)
anche perché non vi dico la mazzata di trattenute sul TFR;
C'è da considerare che, al mese, rispetto al mio stipendio da lavoratore, mi trombano 370 euro (e meno male che avendo lavorato negli ultimi vent'anni come responsabile di reparto non prendevo uno stipendio da 1200/mese).
Teniamo presente anche un'altra cosa: vivendo in due (non abbiamo avuto figli e comunque ora sarebbero adulti), con la mia mega-pensione non sarà facile risparmiare molto, ciò vuol dire che a fronte di una spesa alta (es. mi scoppia la macchina sotto le chiappe), dovremo rosicchiare dal conto in banca e quando prelevi da lì poi hai voglia recuperare... Infatti abbiamo aperto un nuovo finanziamento per il lavoro che il dentista dovrà fare a mia moglie. Azz.
Finisco dicendo che anche da giovani i soldi non li abbiamo mai buttati dalla finestra.
Quindi:
no, la Genos non me la posso permettere e il macchinone nemmeno.
È invero innegabile che i fruitori di tastiere top di gamma siano anche persone attempate, bancari in pensione, dopolavoristi &Co, ma , almeno per il Belpaese , escludo che queste categorie abbiano minimamente inciso nelle analisi di mercato relative, sempre per stare nell'esempio, al progetto Genos.
A proposito: la chiosa finale è sempre a mio irrisorio parere!

"Ehm... signore, temo che lei si sia fatto un'idea sbagliata"
(Cit. American beauty)

L'italia era una superpotenza, le persone lavoravano tutte, compravano, viaggiavano, si divertivano...si stava alla grande.
Per me se i debiti rimangono pubblici con una banca di stato che li garantisce, rimangono numeri.
Se invece li privatizzi con golpe, stragi, trucchi contabili e disinformazione...
E adesso che ci prendono per i fondelli....al di là dei racconti bisogna guardare le cose per quelle che sono.
Globalizzazione =perdita d'identità =miseria =disoccupazione =pandemia =poi?
Ci stiamo abituando al brutto e triste facendoci credere che è colpa nostra, oltre al danno la beffa.