@ maxpiano69
Ma mentre lo suoni mica devi guardarlo, lo accendi all'inizio della sessione e poi "lo suoni", dimenticandotene fin quando non finisci e finalmente lo spegni, basta...
in fondo so che hai ragione Maxpiano, ma anche io ho lo stesso approccio di Giosanta.
Inoltre delle tastiere adoro proprio l aspetto fisico, tutte le varie lucine che emettono nella penombra, della stanza oggi e in passato del palco o delle sale prove.
Ho ancora davanti agli occhi quanto era bello (per me) il mio primo set up “serio” a 15-16 anni (ora ne ho 40), pronto prima di iniziare la serata, quando il si è finito di cenare e le luci sul palchetto sono ancora semi spente ( Roland Ep9 sotto e una Roland E86 sopra, con il suo bello schermo verde brillante e qualche led qui e la).
Forse è per quello che oggi ho una JD-XA, tastiera chiaramente nata da un rapporto fedifrago tra un synth ed un albero di natale. Ed adoro anche se non ho più -al momento- quelle belle colonne piene di moduli rack anni novanta.
Certo se avessi esigenze particolari ora mai non potrei scartare a priori uso di vst e pc.
Ma per me la musica oggi è solo un piacere tra i ritagli di tempo, quando la famiglia dorme già (o dorme ancora). allora nel silenzio della casa accendo la tastiera di turno, mi crogiolo nel suo aspetto e fisicità, e mi lascio andare in attesa che il sonno prenda il sopravvento o che la famiglia inizi a richiedere la colazione