@ wildcat80
Il problema è annoso Ale.
Conoscendo molto bene il problema malattie e prevenzione posso dirti che si potrà risolvere in un futuro neanche troppo vicino.
Per arrivare a questo è necessario un profondo intervento sociale ed educativo.
Benessere ed istruzione.
Io ho l'impressione che la scuola cd dell'obbligo sia diventata molto all'acqua di rose.
Già si miei tempi bocciare uno in prima media ricordo che era stata un'impresa nonostante questo mio compagno avesse gravi problemi, e non parlo di problemi di carattere psicologico, semplicemente non era seguito e aveva fatto le elementari da solo, pur non proveniendo da una famiglia in difficoltà economica... Semplice ignoranza, mia madre anni dopo mi disse che a un consiglio di classe, di fronte alle rimostranze dei docenti verso la madre del ragazzo, questa avesse risposto che intanto dopo le medie l'avrebbe mandato dai parenti in Abruzzo a fare il pastore, che gli bastava saper contare fino a cento.
Mia suocera è maestra d'asilo, l'ho vista piangere per gli attacchi dei genitori, rischiare procedimenti disciplinari perché in prima battuta vengono difesi presupposti diritti e mai si rimarcano gli obblighi (vicenda finita poi male per i genitori, con una denuncia per diffamazione, ma non scendo nei dettagli).
Ormai viviamo una barzelletta: i ruoli e le posizioni nella società sono sovvertiti, facendosi scudo dietro a parole come libertà e democrazia sono state scritte delle vere e proprie caricature di questi nobili concetti.
Noi anni fa ci siamo trovati a dover gestire minacce di querela perché a un paziente il gastroprotettore è stato dato alle 9 invece che alle 8 (notoriamente 28 pazienti ricevono la terapia istantaneamente...).
Ormai non c'è più alcun rispetto per l'autorità pubblica.
La colpa di chi è? Inevitabilmente di chi ci governa.
Troppi anni a fare caccia alle streghe, in un clima di falso buonismo che di fatto invece che difendere i diritti dei deboli ha portato a una deriva totale.
Ormai nessuno rispetta più niente perché pretende che i propri diritti siano inalienabili, confondendo diritto con prepotenza.
Il concetto di libertà è stato completamente destrutturato trasformandolo di fatto in una dittatura del singolo.
In questo contesto sociale, come si può pretendere che la gente sia ligia alle misure di prevenzione?
Un collega pochi giorni fa ha litigato con il besagnino (leggi fruttivendolo) perché nessuno dei suoi dipendenti portava mascherine e guanti, è stato apostrofato con la frase "io la maschera non me la metto neppure a carnevale"...
Come si può pensare che un investimento in miliardi di DPI possa essere risolutivo con la maggioranza della gente che ragiona così?
l'Italia dovrebbe cambiare marcia, investire sull'educazione e preparare generazioni future a governare un mondo migliore.
Non ci sono scappatoie.
Sull'educazione e sulla cultura sfondi una porta aperta.
Sulla preminenza dei diritti della collettività rispetto a quelli del singolo invece mi trovi in disaccordo netto.
Non credo nello stato etico, e credo che i diritti del singolo vengono prima di quelli della collettività.
Non può esistere il diritto di cento, mille, un milione di calpestare il diritto di un singolo in nome di un astratto "bene comune".
Esiste la valutazione, invece, dei diritti concreti di due individui quando siano tra loro confliggenti.
Quindi certamente il diritto di Tizio a non essere avvicinato da Caio, per timore del contagio, esiste.
Non esiste il diritto del potere statuale di recludere Caio in casa sua, perchè se no potrebbe avvicinarsi a Tizio, Sempronio e Mevio, nonostante i suddetti rifiutassero l'avvicinamento, e avvicinandosi, nel caso fosse positivo, potrebbe in qualche caso contagiarli, e tutto questo attraverso roboanti parole che inneggiano al bene comune, alla salute pubblica e concetti simili.
La salute pubblica non esiste, esiste la salute di Tizio, Caio, Sempronio e Mevio.
Il diritto dei singoli prevale su tutto.
Questa è la libertà.
Il resto è schiavitù ricoperta da un manto di parole ipocrite.