@ filigroove
Si fa per chiacchierare (un po' OT) ma non capisco tutte queste esigenze di avere 88 tasti. Cioè se vuoi affrontare un repertorio classico, anzi tardo romantico, è chiaro, ma se suoni in una band? Se fai jazz non metti mai un left hand voicing che abbia una nota più bassa di do, se fai pop e suoni le ottave, ma non ti basta il mi basso? È la nota più bassa di 4 corde. Può essere un problema se accompagni da solo un cantante, a limite, a seconda dello stile, però personalmente mai avuto problemi con una 76 o 73. Forse se uno fa gospel... Ma quanti fanno gospel?
Le 73/76 hanno molti più vantaggi che svantaggi. Ovviamente visione del tutto personale, ma mi sembra che l'esigenza degli 88 sia più formale o, se vuoi, psicologica che di reale esigenza pratica.
Anch’io mi sono trovato a volte a considerare una 73/76 tasti al posto dell’88. Per questioni di leggerezza e portabilità. In uno studietto ho una Studiologic vmk-76 e la uso tranquillamente. Ma live....
Il discorso dei voicing lo comprendo, hai ragione, ma intanto la tastiera è limitata anche superiormente. Diciamo che per abitudine (e per esigenze mie espressive) avere tutti gli 88 tasti è importante.
Poi, il discorso estetico: su un palco 88 tasti fanno un’altra figura rispetto ai 73/76. Probabilmente è una fissa mia, ma a volte anche l’occhio vuole la sua parte e globalmente se usi un’88 l’impatto è migliore. (Tralasciando strumenti particolari come il Rhodes, che già nel taglio 73 ha una presenza notevole!!)
Poi, discorso keybed: che io ricordi, solo Korg mette la stessa rh3 su Kronos e Grandstage sia 88 che 73. Altri (Yamaha ad esempio con i nuovi cp) differenziano le due keybed, e solitamente la 73/76 è peggiore della 88.