Esiste il piano folk?

anonimo 07-06-19 17.46
vin_roma ha scritto:
Giusto, ma non per forza deve essere in contrasto


Concordo in parte. Molta letteratura folk è a carattere rivendicativo sociale. Penso ai canti nei campi di cotone americani, delle mondine in val padana e via discorrendo
fulezone 07-06-19 17.51
@ anonimo
vin_roma ha scritto:
Giusto, ma non per forza deve essere in contrasto


Concordo in parte. Molta letteratura folk è a carattere rivendicativo sociale. Penso ai canti nei campi di cotone americani, delle mondine in val padana e via discorrendo
molto probabilmente si sta parlando dello stesso cubo ma stiamo guardando delle facce diverse per cui abbiamo idee che contrastano ma solo perchè guardando il cubo da lati diversi viene colpito da luce diversa sembrando semplicemente qualcosa di diverso!
anonimo 07-06-19 18.59
@ fulezone
molto probabilmente si sta parlando dello stesso cubo ma stiamo guardando delle facce diverse per cui abbiamo idee che contrastano ma solo perchè guardando il cubo da lati diversi viene colpito da luce diversa sembrando semplicemente qualcosa di diverso!
Vincenzo ha giustamente corretto un mio refuso, l'espressione "in contrasto" effettivamente suona troppo brusca. Forse è più adeguato "parallelamente a", senza per questo sminuirne il carattere rivendicativo.
anonimo 07-06-19 19.30
comunque il pianofolke è sicuramente un modello cinese
zaphod 07-06-19 19.52
@ anonimo
comunque il pianofolke è sicuramente un modello cinese
emo


Comunque, l’accezione molto evanescente “piano folk” mi fa pensare, in modo altrettanto indistinto, ad un pianoforte verticale, non perfettamente accordato. Non so perché.
paolo_b3 07-06-19 19.58
@ fulezone
Pino Daniele -> A me me piace o blues, Oh Mamma Mia, Oh Scarrafone
hai ragione tu hanno influssi tipicamente Blues
ma se parliamo di Sicily, Napule è, Na tazzulella e cafè è una via di mezzo,
e cmq Pino Daniele era un musicista Napoletano,
credo che con Partenopeo si intenda un altro genere di musica non tutta la musica Napoletana in generale!
Certamente, Pino Daniele ha fatto in pratica quello che trent'anni prima di lui aveva fatto Renato Carosone, ha innestato culture straniere nella musica italiana, attenzione, poco o per niente nella musica Napoletana. Poi sono a mio parere due ottimi musicisti che ci hanno offerto dell'ottima musica.
vin_roma 07-06-19 20.48
@ paolo_b3
Certamente, Pino Daniele ha fatto in pratica quello che trent'anni prima di lui aveva fatto Renato Carosone, ha innestato culture straniere nella musica italiana, attenzione, poco o per niente nella musica Napoletana. Poi sono a mio parere due ottimi musicisti che ci hanno offerto dell'ottima musica.
Maro' ...ma comm se fa'?
Paolo, sei passibile di denuncia alla municipale di Torre del Greco e per conoscenza a quella di S. Giuseppe Vesuviano...
La musica di Carosone è perfettamente inserita nelle macchiette napoletane, sta nei vicoli, nell'eleganza quasi pompeiana dei locali della costiera amalfitana o di Sorrento e poi Pino Daniele: ha usato il blues e il rock ma li ha filtrati con l'anima dello scugnizzo, di quello che non va a scuola perché "è troppo bello guardare il golfo a maggio", di quello che è cresciuto nella superstizione e nel fato.
Non so quanto conosci Napoli ma il suo "blues" c'azzecca proprio!
markelly2 07-06-19 21.04
Ma scusate, ma tutta la musica stile Davide Van De Sfroos, e ce n'è davvero tanta, che altro è se non musica folk?

Mi sembra viva e vegeta, tra gli appassionati, s'intende...
paolo_b3 07-06-19 21.55
@ vin_roma
Maro' ...ma comm se fa'?
Paolo, sei passibile di denuncia alla municipale di Torre del Greco e per conoscenza a quella di S. Giuseppe Vesuviano...
La musica di Carosone è perfettamente inserita nelle macchiette napoletane, sta nei vicoli, nell'eleganza quasi pompeiana dei locali della costiera amalfitana o di Sorrento e poi Pino Daniele: ha usato il blues e il rock ma li ha filtrati con l'anima dello scugnizzo, di quello che non va a scuola perché "è troppo bello guardare il golfo a maggio", di quello che è cresciuto nella superstizione e nel fato.
Non so quanto conosci Napoli ma il suo "blues" c'azzecca proprio!
emo

Comunque anche "Tutto pepe" descrive la dinamica del romagnolo corteggiatore di riviera, ma è una Polka. Nell'800 qua non la suonava nessuno.
anonimo 07-06-19 22.05
@ ahivela
Cyrano ha scritto:
Dato che non conosco la realtà USA, potrebbe anche essere...in Italia, mi pare che ciò non sia quello che succede: la musica (anche l'hip hop) vien fatta industrialmente a tavolino ed imposta al popolo attraverso una strategia ben congegnata


Ma anche no. A maggior ragione oggi che l'autoproduzione e' alla portata di chiunque, la comunicazione e' fitta e capillare, e chiunque puo' raggiungere visibilita' e seguito se ha qualcosa da dire e lo sa dire, senza bisogno di passare per l'industria discografica ufficiale. Esiste una galassia sterminata di autoproduzioni in ambito hip-hop, rap, trap anche in Italia, addirittura con le relative regionalizzazioni e peculiarita' (non sempre esemplari, va detto...). Totalmente svincolate dai meccanismi del marketing mainstream classico delle major. Che invece, a loro volta, guardano con sempre maggior interesse a questi fenomeni spontanei, cercando il modo per ingabbiarli per ovviamente guadagnarci sopra. E qualche volta ci riescono pure. Ma comunque il fermento, il contenuto, parte dal basso. Insomma, in un certo senso, il meccanismo si e' ribaltato.
Certo gli USA ci sono arrivati con anni di anticipo, ma va anche detto che la loro societa' si e' de-ruralizzata molto prima di noi.
Anche la musica autoprodotta è musica industriale....non so se mi spiego, è il modo di produzione ad essere industriale

La musica folk nell’occidente odierno è virtualmente impossibile, e se esiste è, come dicevo prima, riproduzione museale o esperienza sperimentale (e quindi non folk per definizione)

anonimo 07-06-19 22.22
@ markelly2
Ma scusate, ma tutta la musica stile Davide Van De Sfroos, e ce n'è davvero tanta, che altro è se non musica folk?

Mi sembra viva e vegeta, tra gli appassionati, s'intende...
Van de Sfroos fa “riproposizione museale” del folk

Il folk non era composto da artisti ma veniva da canti e nenie popolari (poi veniva al limite “nobilitato” da qualche artista), veniva dal popolo e parlava al popolo del popolo...veniva cantato in specifiche situazioni, quasi ritualmente...

Oggi, forse non c’è ne siamo accorti, non c’è più il popolo...c’è la massa

Detto questo, per restare sulla musica napoletana Pino Daniele non è folk, come non è folk “anema e core”

Lo guarracino è folk
anonimo 07-06-19 22.26
Criteri base della musica folk

1) compositore anonimo
2) profondo radicamento in una realtà geografica, economica e sociale ben definita e “separata” (non esiste un “folk nazionale”)
3) tramandata da generazione a generazione al di fuori dei circuiti commerciali
4) semplice e lineare melodicamente, armonicamente e testualmente
5) tematiche legate alla quotidianità, alle gioie e dolori della gente comune
markelly2 07-06-19 22.28
Cyrano ha scritto:
Lo guarracino è folk

Un brano del 700?

Quale sarebbe l'ultimo brano veramente folk di cui abbiamo memoria?

Ma non sarà forse che il folk come lo si intendeva in origine, non esiste più?
anonimo 07-06-19 22.34
@ markelly2
Cyrano ha scritto:
Lo guarracino è folk

Un brano del 700?

Quale sarebbe l'ultimo brano veramente folk di cui abbiamo memoria?

Ma non sarà forse che il folk come lo si intendeva in origine, non esiste più?
1) lo guarracino non è l’ultimo ovviamente, era solo un esempio :-)

2) credo che il folk finisca, almeno in Italia, in qualche punto tra l’ottocento ed il novecento (canti delle mondine etcetera)

3) blues e jazz primigenio sono, a mio avviso, folk

4) in Africa (e magari in altre parti del globo) credo che il folk esista ancora

2) ma in Europa, e credo in generale in Occidente, il folk non esiste più, se non come revival museale...e ovviamente decontestualizzato, non più musica radicata profondamente in un popolo ma divertissement culturale spesso assai colto
markelly2 07-06-19 22.37
Cyrano ha scritto:
non più musica radicata profondamente in un popolo ma divertissement culturale spesso assai colto

Meglio 😁
anonimo 07-06-19 22.38
@ markelly2
Cyrano ha scritto:
non più musica radicata profondamente in un popolo ma divertissement culturale spesso assai colto

Meglio 😁
Anche secondo me, a pensarci bene...emo
paolo_b3 07-06-19 22.56
A me il pubblico colto mi ha sempre preoccupato.Molto cervello, poco cuore.
markelly2 07-06-19 23.02
@ paolo_b3
A me il pubblico colto mi ha sempre preoccupato.Molto cervello, poco cuore.
Il cuore non produce buona arte.
A farlo è il cervello e la pancia.
paolo_b3 07-06-19 23.12
@ markelly2
Il cuore non produce buona arte.
A farlo è il cervello e la pancia.
Effettivamente ho colto spunto dai vostri post, ma sono andato un po' OT, parlando del pubblico e non di chi fa musica.

Però urge chiarire la differenza tra cuore e pancia, così mi sfugge emo
markelly2 07-06-19 23.33
@ paolo_b3
Effettivamente ho colto spunto dai vostri post, ma sono andato un po' OT, parlando del pubblico e non di chi fa musica.

Però urge chiarire la differenza tra cuore e pancia, così mi sfugge emo
La pancia è la strada, il cuore è il sentimento sentimentaloide dei sentimentali, una cosa dannosa per definizione emo

E vale per gli artisti ma ancor più per chi di arte fruisce.