Yamaha CP88 surclassa Nord piano 4

anonimo 11-03-19 13.03
@ maxpiano69
vin_roma ha scritto:
Il fatto è che L. Hammond e il dott. H. Rhodes, cercando di imitare e semplificare hanno inventato strumenti reali a tutti gli effetti.


Ed anche l'ing. Robert Arthur Moog. emo

emo
Sì, questo è vero! emo
emidio 11-03-19 13.18
ragazzi, io intervengo per dire due cose:
1, chiedere all'autore del post di cambiare il titolo, perché ogni volta che lo vedo mi si contorce la bile... Un titolo giusto potrebbe essere: ma come caxxo si fa a comparare due strumenti in un modo del genere?!? Oppure: ma a cosa caxxo serve un confronto fatto in questo modo?!? e così via.
2, l'argomento di cui stiamo parlando ora è diventato invece molto interessante; personalmente trovo ottime (come al solito) le disamine di Vin, di Max e di Lucablu.
Voglio aggiungere alla discussione un altro tassello: siamo proprio sicuri che tutti noi, di fronte a un pianoforte vero (anche blasonato!), preferiremmo quello per un certo tipo di spettacolo?
Quando l'anno scorso sono stato al Musikmesse, ho (molto immeritatamente) provato nello stand Yamaha un Bosendorfer da 135k euro, e l'emozione è stata indescrivibile... Ma sarebbe stato "efficace" quanto un digitale nella maggior parte delle situazioni in cui mi capita di suonare?
Esempio freschissimo, che risale a ieri sera: situazione elegantissima, Civico Teatro di Alghero (una perla dell'800); sul palco solo io con Nord Stage 3, un chitarrista acustico e due cantanti donne; eseguivamo delle canzoni "dalla parte delle donne" per una piece (suonata e recitata) scritta contro la violenza e la prevaricazione sul genere femminile. Ecco, in contesti "acustici" come questo, io utilizzo un suono di piano rafforzato (non troppo marcatamente) sulle basse da un suono di basso elettrico (la NS3 mi permette uno split a dissolvenza, senza quindi stacco netto tra una zona e l'altra della tastiera), e un pad (creato da me in base ai miei gusti) controllato tramite pedale continuo, che faccio salire all'occorrenza. Certo, avrei potuto suonare tutto su un piano vero; ma è solo il digitale (o un piano vero triggerato emo) che mi può permettere queste "variazioni" che sono sì FINTE rispetto alle possibilità anche del miglior coda, ma rimangono FUNZIONALI al tipo di sonorità che io ricerco in quelle determinate situazioni.
paolo_b3 11-03-19 14.09
emidio ha scritto:
Quando l'anno scorso sono stato al Musikmesse, ho (molto immeritatamente) provato nello stand Yamaha un Bosendorfer da 135k euro, e l'emozione è stata indescrivibile..


Capitò anche a me all'Interexpo di Pesaro, circa nel 1995: provai un grancoda Bosendorfer, meraviglioso, lui solo teneva tutto lo stand.
Curioso di sapere il prezzo chiesi all'espositore (che parlava un italiano con marcato accento teutonico) "costa molto?"
L'espositore che aveva capito che non era pane per i miei denti mi rispose "Si, molto" emoemoemo
benjomy 11-03-19 14.29
@ vin_roma
So' tutti lassativi emo ...inutile illudersi. La cosa giusta è solo decidere quale difetto reputare accettabile prima di storcere troppo il naso.

E' vero, era da tempo che non suonavo assiduamente in live con un coda ma poi, ultimamente, a furia di farlo, mi è tornata evidente la differenza tra uno strumento vivo, magari non al meglio ma comunque reattivo, animalesco, ed uno strumento "fotografato". Con uno suoni e cresci, con l'altro suoni quello che hai imparato prima sui pianoforti vivi ma a furia di praticarli (i digitali) ...ti impoverisci.
eh vincenzo.. hai ragione... ma bisogna fare i conti con la realtà... e la realtà dice che di acustici a coda a disposizione dei pianisti ce ne sono sempre meno... emoquindi ci tocca "accontentarci" dei digitali.. se poi uno ci suona in tarda serata la scelta è quasi obbligata
per il resto.. io trovo le affermazioni del tipo "surclassa" etc. del tutto fuori luogo... la maggior parte dei top di gamma suona bene.. per il resto sono gusti personali etc.. sempre meglio affermare:" io preferisco quello piuttosto che questo"
poi qui mi pare di vedere l'utilizzo di un campione nord pure piuttosto datato....
vin_roma 11-03-19 14.34
Infatti, Emidio, sei stato un "riempitore" come spesso accade anche a me, senza nessuna velleità interpretativa, sei stato una sorta di arrangiatore estemporaneo e questo è il ruolo che spesso viene chiesto ai pianisti/tastieristi.

Il paragone sarebbe più pertinente se al posto delle cantanti avessero messo un file registrato o addirittura un sintetizzatore vocale ultra performante.

Comunque anche a me capita spesso di lasciare i coda da una parte sul palco ...perché spesso eseguo musica dove il mio ruolo, oltre al pianista, è quello di colorare le esibizioni.
Mi piacerebbe avere i coda midizzati ma ...tra me Lyle Mais ce ne passa... e mi accontento, ma non perdo mai di vista e nella memoria quello vero perché lo conosco e so a cosa serve.

...vi giuro che questo modo di pensare mi è venuto più prepotente da quando suono nel locale del mio amico con a disposizione due coda tenuti benissimo!
tsuki 11-03-19 14.37
Mha' Emidio,una volta son stato ad un noto festival Jazz ed il pianista di punta aveva sul palco un mezza coda Yamaha ed a fianco un S90 es col quale faceva appunto quelle cose miste che dici tu,piano "acustico" layerato o splittato con vari suoni che ha usato in alcuni brani,e con grande resa....Cio' non toglie che l'acustico vero era ben altra pasta...A mio modo di vedere è un po' il discorso dell'Hammond: si usano i "cloni" perché la disponibilita' del "Real" è limitatissima ai grandi circuiti o ai teatri di livello,non ci sono altre ragioni tecniche,in quanto il piano acustico o l'Hammond originale sono tecnicamente inarrivabili da parte dei loro rispettivi cloni....Ma chi li sposta? Chi li porta? Solo le grandi organizzazioni....Persino Rocchetti con Vasco gia' da anni ha sostituito il suo Hammond con un Nord electro.....
giosanta 11-03-19 15.06
Mi permetto di aggiungere un ulteriore punto di vista. In moltissimi concerti jazz che ho ascoltato, anche con artisti importanti, l'onnipresente, e sacrosanto per carità, coda era spesso amplificato malissimo. Non metto in dubbio, anzi capisco benissimo, che il pianista abbia potuto esprimersi al meglio, ma noi sentivamo malissimo.
vin_roma 11-03-19 15.13
@benjomy

tu sei un maestro di classe e gusto e sai di cosa parlo.
Il mio era un invito a non cadere nelle logiche commerciali divenendone succubi. Non tocca mai perdere di vista cosa può dare lo strumento vero in termini di crescita musicale, soddisfatta questa ci sta il digitale, perché è comodo, ti permette di avere un suono decente e sempre accordato, puoi suonarlo di notte e se è di fascia alta può anche sostituire quello vero in musica registrata ...ma tutto questo sempre con la coscienza che sotto le mani hai un surrogato e che col pianoforte vero faresti sicuramente di più.
emidio 11-03-19 17.43
@ vin_roma
Infatti, Emidio, sei stato un "riempitore" come spesso accade anche a me, senza nessuna velleità interpretativa, sei stato una sorta di arrangiatore estemporaneo e questo è il ruolo che spesso viene chiesto ai pianisti/tastieristi.

Il paragone sarebbe più pertinente se al posto delle cantanti avessero messo un file registrato o addirittura un sintetizzatore vocale ultra performante.

Comunque anche a me capita spesso di lasciare i coda da una parte sul palco ...perché spesso eseguo musica dove il mio ruolo, oltre al pianista, è quello di colorare le esibizioni.
Mi piacerebbe avere i coda midizzati ma ...tra me Lyle Mais ce ne passa... e mi accontento, ma non perdo mai di vista e nella memoria quello vero perché lo conosco e so a cosa serve.

...vi giuro che questo modo di pensare mi è venuto più prepotente da quando suono nel locale del mio amico con a disposizione due coda tenuti benissimo!
Assolutamente d'accordo con te: per una vera esecuzione pianistica, un digitale è un compromesso difficile da digerire... Mentre per un "riempitivo" molto spesso il digitale può essere la scelta migliore, per i motivi di cui parlavo prima.
In ogni caso per me il problema non si pone, perché più che il "riempitore" non sono in grado di fare! emo Io non sono (purtroppo) un pianista, ma un cantante che si accompagna emo
emidio 11-03-19 17.45
@ tsuki
Mha' Emidio,una volta son stato ad un noto festival Jazz ed il pianista di punta aveva sul palco un mezza coda Yamaha ed a fianco un S90 es col quale faceva appunto quelle cose miste che dici tu,piano "acustico" layerato o splittato con vari suoni che ha usato in alcuni brani,e con grande resa....Cio' non toglie che l'acustico vero era ben altra pasta...A mio modo di vedere è un po' il discorso dell'Hammond: si usano i "cloni" perché la disponibilita' del "Real" è limitatissima ai grandi circuiti o ai teatri di livello,non ci sono altre ragioni tecniche,in quanto il piano acustico o l'Hammond originale sono tecnicamente inarrivabili da parte dei loro rispettivi cloni....Ma chi li sposta? Chi li porta? Solo le grandi organizzazioni....Persino Rocchetti con Vasco gia' da anni ha sostituito il suo Hammond con un Nord electro.....
amico mio, hai detto già tutto scrivendo "festival Jazz": quelle sono situazioni in cui c'è gente che sa suonare per davvero, e lì il pianoforte è assoluto protagonista e non comparsa come nelle situazioni in cui suono io.
benjomy 11-03-19 19.24
emidio ha scritto:
per una vera esecuzione pianistica, un digitale è un compromesso difficile da digerire

d'accordo con voi ma non esageriamo
questa
o questa non mi pare che possano considerarsi esecuzioni pianistiche

SimonKeyb 11-03-19 21.04
insomma, mi pare di capire che i confronti tra pianoforti digitali sono derubricati a "guerre tra poveri"emo dinnanzi a qualsivoglia pianoforte acustico, e alle esigenze di un pianista d'alto bordo.

chiedo venia al Maestro Vin e ad altri per la volgarità, ma posso dire anche.... "grazie al Casio"! emo
maxpiano69 11-03-19 22.03
@ SimonKeyb
insomma, mi pare di capire che i confronti tra pianoforti digitali sono derubricati a "guerre tra poveri"emo dinnanzi a qualsivoglia pianoforte acustico, e alle esigenze di un pianista d'alto bordo.

chiedo venia al Maestro Vin e ad altri per la volgarità, ma posso dire anche.... "grazie al Casio"! emo
Beh ci puó stare dai emo
emidio 12-03-19 00.33
@ benjomy
emidio ha scritto:
per una vera esecuzione pianistica, un digitale è un compromesso difficile da digerire

d'accordo con voi ma non esageriamo
questa
o questa non mi pare che possano considerarsi esecuzioni pianistiche

Nicola, non fraintendermi... È ovvio che chi ha un manico del genere suona tutto e benissimo. Intendevo dire che - potendo scegliere - un vero pianista che esegue performance degne, sceglie senza dubbio un piano acustico; a differenza di non pianisti come me, che invece, anche potendo scegliere, sceglierebbero comunque un digitale in quanto offre possibilità più adatte a performance “riempitive” e meno “pianistiche”.
Roberto_Forest 12-03-19 01.23
@ emidio
amico mio, hai detto già tutto scrivendo "festival Jazz": quelle sono situazioni in cui c'è gente che sa suonare per davvero, e lì il pianoforte è assoluto protagonista e non comparsa come nelle situazioni in cui suono io.
Non capisco.... Ora il jazz lo può suonare solo il mega professionista che suona solo il piano a coda? Il jazz è di tutti. Ora è andato un po' fuori moda, ma 4-5 anni fa nella mia città durante i festival jazz tutti i locali facevano suonare gruppi, tutti ovviamente col piano digitale. C'era chi era bravissimo e chi meno.
Il jazz è un linguaggio, ed è un linguaggio importante, personalmente il più importante, e non vorrei mai togliere questa opportunità a nessun musicista.
vin_roma 12-03-19 02.04
@ Roberto_Forest
Non capisco.... Ora il jazz lo può suonare solo il mega professionista che suona solo il piano a coda? Il jazz è di tutti. Ora è andato un po' fuori moda, ma 4-5 anni fa nella mia città durante i festival jazz tutti i locali facevano suonare gruppi, tutti ovviamente col piano digitale. C'era chi era bravissimo e chi meno.
Il jazz è un linguaggio, ed è un linguaggio importante, personalmente il più importante, e non vorrei mai togliere questa opportunità a nessun musicista.
Nessuno ha detto questo.

Si è detto che certa musica per farla riuscire al meglio va affrontata (se possibile) con uno strumento all'altezza, tanto più se è jazz.
Lo strumento vero è vivo e reagisce, un digitale, per quanto buono, è statico, può non sembrare a chi l'ascolta, ma chi lo suona e pretende se ne accorge dei limiti.
Ma se il convento passa il digitale ...te lo tieni e fai buon viso a cattivo gioco.
Io anche in orchestra l'ho usato il digitale ...eee... la differenza comunque si sente.
Antony 12-03-19 08.08
@ vin_roma
Nessuno ha detto questo.

Si è detto che certa musica per farla riuscire al meglio va affrontata (se possibile) con uno strumento all'altezza, tanto più se è jazz.
Lo strumento vero è vivo e reagisce, un digitale, per quanto buono, è statico, può non sembrare a chi l'ascolta, ma chi lo suona e pretende se ne accorge dei limiti.
Ma se il convento passa il digitale ...te lo tieni e fai buon viso a cattivo gioco.
Io anche in orchestra l'ho usato il digitale ...eee... la differenza comunque si sente.
Lo avevo postato qualche settimana fa.......
Ovviamente non lo ha cagato nessuno. Del resto non è che mi aspettassi chissà quali commenti in questo forum.
Forse con questo esempio è lecito rivalutare una esecuzione "jazz" su un digitale?
Magari solo un pochetto....

Autumn Leaves suonato con un Kawai ES8 dal M.tro Marco Colagiacomo

zerinovic 12-03-19 08.12
Da piccolo 12-13 anni circa quando provai per la prima volta un acustico non ben tenuto mezza coda di un locale,rimasi delusissimo e scioccato, dopo poco realizzai che non ci avevo capito una c@zzo...perche avevo nella testa l'asettica perfezione del suono digitale,quel leggero detune di qualche tasto,non mi garbava proprio, il suono era cupo e nasale, mi aspettavo un suono pieno, ma brillante...(da digitale) arriva il pianista, che mi inquadra subito....ragazzo mi dice, devi suonare con le palle senno lui (il pianoforte) se ne accorge...infatti in mano sua era irriconoscibile...da li capii nei fatti, che il digitale appiana il manico.
maxpiano69 12-03-19 09.08
@ Antony
Lo avevo postato qualche settimana fa.......
Ovviamente non lo ha cagato nessuno. Del resto non è che mi aspettassi chissà quali commenti in questo forum.
Forse con questo esempio è lecito rivalutare una esecuzione "jazz" su un digitale?
Magari solo un pochetto....

Autumn Leaves suonato con un Kawai ES8 dal M.tro Marco Colagiacomo

Fammi sentire lo stesso pezzo, suonato dallo stesso esecutore, su un acustico e allora ne riparliamo. Nessuno ha detto che non si puó suonar bene anche su un digitale, se rileggi bene la discussione, non é quello il punto.
giosanta 12-03-19 09.15
Antony ha scritto:
... Lo avevo postato qualche settimana fa.......
Ovviamente non lo ha cagato nessuno.

tranquillo, è normale.

zerinovic ha scritto:
... capii nei fatti, che il digitale appiana il manico

magari.

maxpiano69 ha scritto:
Fammi sentire lo stesso pezzo, suonato dallo stesso esecutore, su un acustico e allora ne riparliamo

Senz'altro, specie se l'audio non è quello di Youtube, che oramai pare diventato "la misura di tutte le cose", da cui le tante amenità che si leggono e scrivono.