@ zerinovic
tutti fatti in china,malesya,indonesia….le differenze sono meno marcate di quanto uno possa pensare..
Ma non credo che sia il luogo di produzione a definire le lunghezze dei tasti. Potrei essere d'accordo sulla qualità costruttiva e della componentistica, ma qui si tratta di scelte progettuali, ed a meno che si tratti di una rimarchiatura in generale tra case diverse le costruzioni son diverse.
Se invece il discorso è che si tratta di prodotti relativamente di massa e relativamente economici che debbono essere venduti ad un certo tipo di acquirente, allora siamo d'accordo.
Detto questo, se si parla del primo pianoforte digitale, mi ripeto, credo che qualunque modello alla fine vana bene, che sia Yamaha, Casio, Roland, Orla, Kawai, viscount, Kurzweil e compagnia. Credo che le cose importanti siano alla fine il post vendita, una buona cuffia, un panchetto decente, una luce extra per lo spartito ma come è stato già detto trovare un buon maestro che non ammazzi tutto a botte di Hanon da un lato ma che dall'altro non faccia una cosa che è troppo poco impegnativa.
Poi se son rose, fioriranno. Magari fra quattro anni la decisione che si dovrà fare sarà tra un verticale Kawai nuovo ed un Blüthner di seconda mano. Anzi lo auguro al papaà...